Professioni Tecniche | L'impegno dei Geometri

28 aprile: giornata mondiale contro l’amianto

L'amianto continua a mietere vittime e l'Europa chiede che entro il 2023 venga rimosso da tutti siti che lo contengono. Una giornata di approfondimento sul tema per mettere a fuoco necessità e modalità d'intervento per contribuire a dare una risposta efficace e risolutiva all'esigenza di bonifica del costruito è stata organizzata dal Collegio dei Geometri di Casale Monferrato il prossimo 12 Maggio in collaborazione il Consiglio Nazionale Geometri e l’Associazione Nazionale Donne Geometra.

Oggi si celebra la
«Giornata mondiale contro l’amianto». Sono oltre 4000 i morti per amianto in Italia, 11 al giorno, uno ogni due ore per mesotelioma pleurico o altri tumori asbesto correlati.

A 25 anni dalla sua messa al bando, nel 1992, con l’entrata in vigore della legge 257/92, l’amianto continua a uccidere.
Fino a qualche anno fa, la convinzione di tutti era che le persone maggiormente esposte al rischio fossero gli operai delle fabbriche Eternit, oggi la mappa del rischio si è allargata coinvolgendo le scuole (circa 2.400), con l’esposizione al rischio di circa 350.000 studenti e 50.000 dipendenti (tra docenti e non); gli ospedali; gli edifici pubblici; gli edifici residenziali; gli aeromobili, le navi…
Per non parlare di canne fumarie, isolanti, rivestimenti delle tubature, lastre per controsoffitti, barriere frangifuoco, isolamento di soffitte/soffitti.

Fino al 1992, l’Italia è stato il secondo produttore europeo di amianto, dopo l’allora Unione Sovietica, e ancora oggi sul nostro territorio ci sono circa 40 milioni di tonnellate di amianto, compresi i materiali contenenti amianto, in circa 50mila siti e un milione di micrositi.

Secondo le stime del professor Julian Peto, dell’Institute of Cancer Research di Londra, entro il 2019 in Europa Occidentale circa 250mila uomini saranno morti di cancro pleuritico e secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sono 107mila le persone che, ogni anno, perdono la vita per cause relative all’amianto: la metà in Europa.

Le più diffuse malattie correlate all’amianto

Oltre al mesotelioma pleurico, il tumore più diffuso tra quelli provocati dall’amianto, possono verificarsi altre patologie, sia di tipo tumorale, come il mesotelioma del peritoneo o del pericardio, comunque rarissimi, o l’adenocarcinoma polmonare, più diffuso, anche se clinicamente non distinguibile da quello non amianto-correlato.

Tra le patologie non tumorali, la più diffusa è l’asbestosi, che insorge in seguito all’inalazione di fibre di amianto. Per i lunghi tempi di latenza, si arriva fino a 40-50 anni, l’epidemia di queste malattie è ancora in corso. Ecco perché l’unico sistema per evitare nuove malattie e quindi nuovi decessi è quello di evitare ogni forma di esposizione a queste fibre mortali, e ciò è possibile attraverso opere di bonifica o la valutazione dello stato di  manutenzione, la cui responsabilità fa capo al proprietario dell’edificio, come riconfermato dalle diverse sentenze tra cui quella del 21 aprile 2017 n. 94.

Tutte le esposizioni di amianto sono dannose, non essendoci limiti di soglia al di sotto del quale il rischio scompare. Secondo Iarc 2012 (International Agency for Research on Cancer), tra le neoplasie causate dall’esposizione all’amianto, oltre al tumore del polmone rientrano anche il cancro alla laringe e alle ovaie, ed è stata confermata l’associazione tra esposizione ad amianto e maggiore incidenza di cancro alla laringe, allo stomaco e al colon retto.

Entro il 2023 dovrà essere eliminato tutto l’amianto presente in Europa. L’Osservatorio Nazionale Amianto ha realizzato la piattaforma digitale (Ona Repac) che consente di acquisire la ricognizione epidemiologica del Paese, uno supporto per i cittadini per affrontare l’eventuale  insorgenza di patologie legate all’amianto e poter verificare le diagnosi, terapie e cure, oltre il poter usufruire della tutela legale e previdenziale.

L’impegno dei geometri | Informazione, formazione e rimozione dell’amianto

Paola Allegri | Presidente Associazione Nazionale Donne Geometra.

Paola Allegri | Presidente Associazione Nazionale Donne Geometra: «Per seguire la procedura di bonifica o di valutazione dello stato di manutenzione è bene affidarsi ad un tecnico/professionista esperto; in molti casi non è obbligatoria la rimozione tramite una ditta specializzata, infatti  la normativa riguardante la bonifica dei tetti in amianto prevede che sia valutato lo stato di conservazione, con il monitoraggio dei materiali da parte dei proprietari. L’amianto di solito diventa pericoloso solo quando è in condizioni di deterioramento, fase in cui potrebbe rilasciare nell’atmosfera le fibre pericolose per la salute. La pericolosità non si arresta con lo smaltimento dell’amianto messo in opera negli anni passati ma richiede oggi più di ieri un’apparato di informazione e formazione tecnico-professionale, basti pensare al report sulle esportazioni di minerali estratti in India (Indian Minerals Yearbook 2012, disponibile dal febbraio 2014) che attesta l’Italia come primo acquirente di asbesto indiano al mondo. Ma non finisce qui perché l’Italia importa l’asbesto anche dagli Stati Uniti: il “2013 Minerals Yearbook”, pubblicato dal Us Geological Surveys del governo statunitense, cita l’Italia infatti insieme all’India quali unici importatori di fibre d’amianto prodotte negli Usa».

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri: «Il tema della rimozione e del corretto smaltimento dell’amianto richiede la partecipazione attiva degli Ordini delle professioni tecniche soprattutto in materia di formazione. Occorre preparare professionisti capaci di partecipare allo smaltimento, dalla fase di rilevazione delle zone e degli edifici contaminati, a quella dell’accesso ai fondi stanziati, alle corrette modalità di predisposizione delle istanze previste dalla normativa vigente. È di questi giorni il protocollo d’intesa firmato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Struttura di Missione per l’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che prevede il ricorso alle più moderne tecnologie di telerilevamento, mediante l’utilizzo di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione. I risultati del progetto pilota, che inaugura una metodologia che potrà essere progressivamente estesa sul territorio, forniranno, un quadro omogeneo e scientifico del fenomeno amianto in Italia e saranno d’ausilio a interventi più mirati e consapevoli anche per i nostri professionisti».

Giovanni Spinoglio | Presidente Collegio dei Geometri di Casale Monferrato.

Giovanni Spinoglio | Presidente Collegio dei Geometri di Casale Monferrato: «I Geometri italiani, da anni attenti alle problematiche legate alla salubrità degli ambienti confinati, dedicheranno una giornata nazionale di studio all’amianto in edilizia: l’evento si terrà il prossimo 12 maggio a Casale Monferrato dove la vicenda delle morti da amianto della cementifera è solo uno dei tanti casi in Italia. Un appuntamento organizzato dal Collegio dei Geometri di Casale in occasione dei 70 anni di presenza nel territorio, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne Geometra e con il patrocinio del Consiglio Nazionale. Interverranno: il Presidente Nazionale Maurizio Savoncelli, il Presidente dell’Associazione Nazionale Donne Geometra ed Esperti della Salubrità in Edilizia, Paola Allegri, Massimo D’Angelo, Responsabile con il Ministero per l’amianto, il Direttore generale dell’Arpa, Angelo Robotto, il sindaco e il Prefetto di Casale.
A chiusura del convegno riceveranno l’attestato di Esperto in Edificio Salubre altri trenta professionisti che hanno completato il Corso di formazione professionale».

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