Palazzo Chigi | #sbloccascuola2017

771 enti locali hanno richiesto lo sconto per l’edilizia scolastica

Si tratta degli enti locali che hanno richiesto di accedere agli sconti di pareggio di bilancio previsti dall'ultima manovra a favore delle spese per la sistemazione delle scuole. Otto le Città metropolitane interessate e 33 le provincie.

I dati forniti dalla struttura di missione di Palazzo Chigi relativi all’operazione #sbloccascuola2017 per l’edilizia scolastica considerano 771 enti locali che hanno richiesto di accedere agli sconti su pareggio di bilancio previsti dall’ultima manovra a favore delle spese per la sistemazione delle scuole.

730 sono i comuni a fronte di 8 Città metropolitane e 33 provincie.

La misura è quella prevista dall’articolo 1, comma 485 della legge 232/2016 che ha stanziato 700 milioni di spazi finanziari per sbloccare gli investimenti (di comuni, provincie, città metropolitane) togliendoli dai vincoli di finanza pubblica.

Di questi 300 milioni sono destinati all’edilizia scolastica: per questa tranche entro il 20 febbraio scorso sono arrivate complessivamente 1400 richieste valide per un importo di 446 milioni.
I più attivi sono stati gli enti di Lombardia e Piemonte (rispettivamente 425 e 256 interventi proposti) mentre fanalino di coda è il Molise e il Trentino Alto Adige (rispettivamente 3 e 1 intervento).

L’entità del contributo dipende dal tipo di intervento proposto: saranno 829 le richieste soddisfatte integralmente e pervenute per le casistiche individuate come prioritarie dalla legge (interventi già agevolati dal 2016, interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione muniti di progetto esecutivo) per un importo di 272 milioni.

Altre richieste saranno trasmesse al Mef per la distribuzione dei restanti 400 milioni: il riparto dipenderà anche da altri parametri per cui occorre attendere per capire se l’assegnazione sarà sufficiente a far partire i cantieri. Gli spazi richiesti per investimenti finanziati con avanzo di amministrazione potranno essere riferiti ad imprese esigibili nel corso dell’anno nonché al fondo pluriennale vincolato di spesa a copertura degli impegni esigibili nei futuri esercizi.

Gli spazi richiesti per investimenti finanziati con operazioni di indebitamento devono riguardare esclusivamente e solo investimenti con impegni esigibili nel corso dell’anno e non anche fondo pluriennale vincolato di spesa.

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