Progetti | Architettura temporanea

A Baselworld 2014 il Padiglione di Ottavio Di Blasi

L'architetto Ottavio Di Blasi ha curato la progettazione del padiglione Patek Philippe presente al Baselworld 2014. Struttura innovativa votata alla trasparenza con i giunti in vetro su misura studiati per ridurre al minimo le parti metalliche.

Baselworld è considerato il più importante evento mondiale dell’orologeria e della gioielleria, i suoi padiglioni sono architetture a tutti gli effetti, che creano una cittadina «abitata» dai maggiori marchi dell’orologeria, veri e propri edifici di più piani con ascensori, servizi e ampi spazi, frutto di progettazione e ricerca da parte dei più importanti nomi dell’architettura internazionale.Patek Philippe Baselworld 2014La firma del padiglione Patek Philippe 2014 è stata dell’architetto milanese Ottavio di Blasi che, con il suo team, ha studiato per due anni l’architettura e l’ingegneria di questa «scatola magica» di vetro e luce.
L’idea dell’architetto, selezionata dalla maison di Ginevra in seguito ad un concorso internazionale, è stata quella di realizzare un padiglione che si allontanasse dalla tradizionale idea di stand come blocco opaco, dando vita invece ad un involucro di vetro.PatekPhilippe_2 Bacheca trasparente. Una grande e raffinata bacheca trasparente, delle dimensioni di 20x20x9 m dagli spigoli vivi, con un cuore in Corian retroilluminato e dai bordi arrotondati, che vola sospeso al centro dello spazio: un richiamo al Cristal Palace, prototipo dell’architettura moderna e fonte di ispirazione per quella contemporanea, basata sui concetti di trasparenza e innovazione.
Quest’architettura temporanea è divisa in due parti: quella anteriore è stata dedicata all’esposizione e a una zona lounge mentre quella posteriore è stata dedicata a uffici e servizi.Baselworld 2014Il design non convenzionale che ha contraddistinto la struttura non è stato il risultato di un semplice approccio alla moda ma, al contrario, la sua forma ha risposto alla necessità di un suggestivo spazio espositivo semi-pubblico, dotato anche di un blocco privato e discreto.
L’involucro di vetro ha rappresentato la precisione e l’eccellenza in esecuzione, i sofisticati giunti in vetro su misura sono stati studiati per ridurre al minimo le parti metalliche e conseguire una trasparenza estrema.
Le pareti di vetro erano costituite da singoli pezzi lunghi 9 metri, che rappresentavano un sistema costruttivo rivoluzionario in questo settore, ogni parte del progetto, dalla più sofisticata articolazione tecnica al dettaglio artigianale degli arredi, è stato il frutto di una ricerca mirata all’eccellenza e all’innovazione.Baselworld 2014
Vetro e Corian. L’architetto Di Blasi ha scelto il vetro e il Corian come materiali di base: la facciata trasparente, che ha fatto risaltare 16 vetrine espositive, ha una superficie di 600 mq per un totale di 70 tonnellate di vetro. All’interno del padiglione, la struttura centrale è stata costituita da 400 mq di Corian illuminato con 5 km di nastri led che l’hanno trasformata in uno scrigno di luce, lo spazio della lounge era articolato per mezzo di un sofisticato separé semitrasparente costituito da un nastro in cuoio di 5 km di lunghezza.Baselworld 2014 Ottavio Di Blasi & Partners >>| Lo studio di architettura opera a Milano dal 1988. Per dieci anni Ottavio Di Blasi è stato uno dei più stretti collaboratori di Renzo Piano, per poi trasferirsi a Milano alla fine degli anni ‘80, aprendo un proprio studio con Paolo Simonetti, con una forte impronta internazionale che ne ha sempre caratterizzato le attività, con commesse in Australia, Svizzera, Usa, Senegal, Ghana, Singapore, Hong Kong, Libya, Oman.

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