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A Milano e Cosenza mix di parchi e servizi, a Prato il perno è il rapporto tra fiume e città

A Milano il progetto della ex caserma Mameli prevede un nuovo quartiere composto da residenze, commercio e terziario su 70mila mq di spl. A Prato il progetto «Riversibility – il Parco fluviale urbano» ha lo scopo di trasformare l’ambito fluviale urbano. A Cosenza la cooperativa Abitcoop Calabria ha presentato un intervento in un’area a forte degrado ambientale per una definizione più coerente al disegno di città.

Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento per la rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto nazionale di urbanistica e da Urbit, propone nella sua gallery i progetti che hanno partecipato alla manifestazione lo scorso anno.

Milano, ex caserma Mameli.

A Milano l’ex caserma Mameli: mix di nuovi manufatti

Tra questi il progetto della ex caserma Mameli a Milano, presentato da Cassa depositi e prestiti investimenti sgr. E’ prevista la trasformazione della struttura attraverso l’insediamento di spazi e servizi pubblici e di un nuovo quartiere composto da residenze (50% Ers), commercio e terziario, per 70mila mq di slp.

Il parco urbano al centro del progetto di riuso dell’ex Caserma Mameli.

Il progetto è costruito intorno a un grande parco urbano pubblico dotato di attrezzature e infrastrutture per il gioco e il tempo libero all’aperto e persegue il recupero ambientale delle aree abbandonate dell’ex caserma.

Il progetto valorizza le sei casermette vincolate che delimitano il parco prevedendone il riuso per servizi pubblici, residenze speciali e servizi commerciali e reinterpreta l’impianto rigoroso dell’ex caserma aprendolo al tessuto urbano circostante e introducendo nuovi manufatti articolati per tipologie e altezze e caratterizzati da mixité funzionale e sociale.

«Riversibility – il Parco fluviale urbano di Prato».

Prato: trasformazione dell’ambito fluviale urbano

Interessante per le sue accezioni innovative è anche il progetto presentato dal Comune di Prato, «Riversibility – il Parco fluviale urbano di Prato».  Lo spirito del progetto è di trasformare l’ambito fluviale urbano con interventi di limitato impatto e facilmente reversibili, sia per conformare le trasformazioni ai limiti imposti dalle norme di sicurezza idraulica sia per facilitare gli adeguamenti alle diverse esigenze che emergeranno sulla base dei nuovi modelli di vita urbana del futuro.

Gli interventi non si limitano alla graduale implementazione della qualità delle acque e della salute degli ecosistemi ma sono orientati a promuovere sani stili di vita nella comunità, affrontando le trasformazioni di un rapporto delicato quale quello tra città e fiume in area mediterranea derivanti dal cambiamento climatico, nel complesso contesto sociale ed economico pratese.

L’obiettivo mira a creare nuove opportunità sociali ed economiche nel terzo settore con attività sportive e di benessere che non richiedono grandi investimenti per l’avviamento e a utilizzare parte delle energie aggregate nell’area per la gestione del parco pubblico.

Il progetto della cooperativa Abitcoop Calabria a Cosenza in un’area di forte degrado ambientale.

Cosenza: verde,spazi pubblici attrezzati e parcheggi

Infine la cooperativa Abitcoop Calabria ha presentato a Urbanpromo un intervento condotto a Cosenza, in una zona che  si presenta come un enorme spazio libero che di fatto è un’area a forte degrado ambientale. Con l’intervento proposto si assegna a questa parte di tessuto urbano una definizione più coerente al disegno di città e si punta a dare un’organizzazione spaziale finalizzata a riqualificare il comparto sul piano urbanistico ed edilizio.

La scelta progettuale è stata determinata dall’esigenza di dare un assetto che favorisse la creazione di spazi pubblici attrezzati con parcheggi e verde, che permette un’articolazione dell’ area funzionale ad una buona qualità dell’abitare con un disegno sul piano edilizio che  definisce gli spazi con elementi architettonici ben definiti e per ciò meglio identificabili.

Scelta progettuale all’insegna della buona qualità dell’abitare con un disegno sul piano edilizio che definisce gli spazi sociali, ricreativi e residenziali.

Per le persone anziane, l’insediamento abitativo assume un nuovo significato, da un lato fortemente ispirato ai principi di indipendenza ed autonomia, e dall’altro strettamente connesso ai concetti di prossimità e fruibilità di servizi: sanitari, sociali, culturali e ricreativi, domestici, di mobilità ed accompagnamento. Al dualismo fra l’abitazione di proprietà e la casa di riposo, da sempre respinta dall’anziano, in quanto luogo dove concludere la propria esistenza in seguito allo sradicamento da ambienti nei quali si erano consolidate le proprie componenti emotive ed affettive, si contrappone l’opportunità di un centro residenziale nel quale concentrare e rendere fruibili i servizi per il benessere e la qualità della vita dei propri ospiti.

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