Urbanpromo, l’evento sul marketing urbano e territoriale organizzato dall’Istituto nazionale di urbanistica >> e da Urbit, che si è tenuto alla Triennale di Milano, ha visto un’importante partecipazione del gruppo Cdp relativamente al tema dell’housing sociale e all’evoluzione dei modelli dell’abitare, in vista di un’eventuale seconda stagione dell’esperienza legata al fondo Fondo investimenti per l’abitare di Cdp Investimenti Sgr.
A questo proposito, è stato presentato il «progetto 10mila», promosso e finanziato da Cdp Investimenti Sgr e realizzato da Investire Sgr e Fondazione Housing Sociale, per selezionare proposte operative, da parte dei costruttori, di realizzazioni efficienti e low cost. In tutto, sono arrivati una trentina di spunti progettuali, fra i quali ne sono stati selezionati due. I risparmi previsti si aggirano nell’ordine del 5 o 10% rispetto ad oggi. In particolare, è di grande interesse il lavoro svolto per l’ottimizzazione degli spazi, che consentirà di accrescere la superficie «vendibile» a fronte di una riduzione del costruito.
L’ex-caserma Guido Reni. La stessa Sgr del gruppo Cdp ha ricevuto il Premio Urbanistica nella sezione «Equilibrio degli interessi», premio che è stato ritirato dal direttore generale di Cdp investimenti, Marco Sangiorgio. Il Premio Urbanistica ha valutato che la riqualificazione dell’ex-caserma Guido Reni, di proprietà del fondo Fiv gestito da Cdp Investimenti rappresenti un esempio dell’«equilibrio degli interessi».
La collaborazione tra soggetti istituzionali ha fatto sì che il Comune di Roma e il Fiv abbiano infatti definito insieme le linee guida di un’operazione di rigenerazione urbana coerente con gli indirizzi di sviluppo di Roma, che prevede l’insediamento di importanti funzioni urbane, quali la Città della scienza, residenze, un albergo, servizi commerciali e servizi di quartiere, e che risulta economicamente e finanziariamente sostenibile. Inoltre, da segnalare la collaborazione con la città e con le associazioni di quartiere. Fin dalle prime fasi di messa a punto del progetto, si è attuato un processo partecipativo rivolto ai cittadini e alle associazioni di quartiere, attraverso riunioni e incontri pubblici svolti in presenza dei progettisti invitati al concorso per illustrare le linee guida della trasformazione dell’area e raccogliere le proposte, i suggerimenti e le richieste dei cittadini.