Urbanistica | Infrastrutture

A Urbanpromo si presenta l’Atlante della mobilità dolce

L’Atlante della mobilità dolce sarà presentato nell’ambito di Urbanpromo, la manifestazione organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit a Torino, a Cascina Fossata, dall’11 al 14 ottobre. Il progetto dell’Atlante è promosso da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) e dalle 29 associazioni che costituiscono Amodo, l’Alleanza per la mobilità dolce.

L’Atlante della mobilità dolce sarà presentato nell’ambito di Urbanpromo, la manifestazione organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit a Torino, a Cascina Fossata, dall’11 al 14 ottobre. Il progetto dell’Atlante è promosso da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) e dalle 29 associazioni che costituiscono Amodo, l’Alleanza per la mobilità dolce.

Si parte dai big data e dalla geografia collaborativa per mettere in relazione stazioni ferroviarie, ciclovie, cammini, sentieri e greenways con il patrimonio storico, artistico e naturalistico presente su tutto il territorio nazionale: è il primo compendio che opera questa rilevazione in modo integrato.

Il protocollo, avviato nel marzo dello scorso anno, è di durata triennale e si vuole arrivare, oltre ad offrire uno strumento di divulgazione, ad orientare e aiutare le scelte delle istituzioni e degli enti locali per lo sviluppo della mobilità dolce nei propri territori.

Nella prima fase del lavoro è stata conclusa la mappatura integrata di oltre 3.000 stazioni ferroviarie attive (di cui circa 2.000 di Rfi), delle 28 linee ferroviarie turistiche attive o in progetto (per circa 1.600 km), dei circa 900 borghi delle reti appartenenti ad Amodo (Bandiere Arancioni, Borghi Autentici d’Italia, Cittaslow, Comuni Virtuosi, Borghi più Belli d’Italia), dei circa 12.000 km di sentieri nazionali e internazionali (Sentiero Italia del Cai e i sentieri internazionali di Fie), degli 83 cammini (per un totale di circa 24.000 km), delle 1.656 aree protette per un totale di circa 100.000 km2 (24 Parchi Nazionali, 147 Riserve Naturali Nazionali, 134 Parchi Naturali Regionali e Riserve Naturali Regionali, 68 Sic e 610 Zps, 171 Altre Aree Naturali Protette, 112 Oasi Wwf, 3 Parchi Naturali Sommersi e 27 Aree marine protette, 66 Parchi Minerari ReMI), dei 55 siti Unesco (per circa 5.700 km2), dei circa 18.000 km di greenways e ciclovie, esistenti e in progetto (37 greenways, 3 itinerari Eurovelo, 10 Ciclovie Turistiche Nazionali, 20 itinerari Bicitalia). 

Sono state, inoltre, individuate e mappate le 50 linee ferroviarie in esercizio di straordinaria bellezza che attraversano le aree interne ed i territori italiani, che sono state denominate da Rfi e Amodo come “Linee del paesaggio” da proporre per il turismo slow.

L’Atlante della mobilità dolce viene presentato a Urbanpromo nell’ambito del convegno “Mobilità attiva cura la città”, curato da Iginio Rossi e Francesco Sbetti, che rientra nel fitto programma delle quattro articolazioni dell’edizione 2022 della manifestazione che si svolgono in parallelo: “Urbanpromo Città”, “Urbanpromo Social Housing”, “Urbanpromo Green” e “Urbanpromo Digital”. Le informazioni sono disponibili su www.urbanpromo.it

Giulio Senes | Componente del Comitato di Gestione ristretto Amodo

Giulio Senes | Componente del Comitato di Gestione ristretto Amodo.

«Si è esaurita la prima fase in cui sono state raccolte e sistematizzate le informazioni. Ora fino al marzo 2024, momento di conclusione del protocollo Amodo – Rfi, il lavoro proseguirà con l’aggiornamento e l’implementazione delle banche dati, lo sviluppo ulteriore della analisi e il confronto con gli enti interessati, ovvero Regioni, Province e città di dimensioni maggiori, per promuovere la traduzione delle informazioni in politiche. Emerge che abbiamo a disposizione un potenziale importante di accessibilità dolce, ma in generale manca l’ultimo miglio. Perciò vogliamo scegliere tra le oltre tremila stazioni ferroviarie quelle che diventeranno hub della mobilità dolce per pianificare e realizzare, con il Ministero delle Infrastrutture, Rfi e gli enti locali interessati, i collegamenti con gli elementi della rete che sono ad esse prossimi, come i sentieri, i cammini, le piste ciclabili».

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