Edilizia per la formazione | Bolzano

Adeguare una sala per la formazione

La sala corsi della Scuola Edile di Bolzano e l’ufficio limitrofo del comitato paritetico sono stati adeguati alle esigenze formative e di comfort attuali intervenendo sulla pavimentazione, l’acustica, l’impiantistica e l’inserimento di una parete vetrata che copre tutta la lunghezza della sala e che funge da filtro per la diffusione ottimale della luce esterna e contro l’abbagliamento.

La Cassa Edile di Bolzano è localizzata in via Marconi 2, nel centro Storico di Bolzano in prossimità del Teatro Stabile e di fronte al convento e parco storico dei Frati Capuccini, in un edificio risalente all’800 in stile baroccheggiante che ospitava un Hotel.

Negli anni 80’ l’edificio è stato completamente ristrutturato, lasciando inalterata la facciata esistente ma consolidando e rifacendo tutti i solai in modo da rendere la struttura sicura e in grado di ospitare anche funzioni pubbliche: al piano terra e al piano primo infatti è localizzato il centro della cultura in lingua Italiana con sale conferenza e biblioteca, al piano secondo la Cassa edile il comitato paritetico della provincia di Bolzano e agli ultimi due piani degli appartamenti privati.

Tra i tanti compiti della Cassa edile c’è quello di organizzare dei corsi di formazione e sicurezza per i lavori edili. Il consiglio direttivo della Cassa Edile nel 2018 ha deciso di ristrutturare completamente la sala corsi e l’ufficio limitrofo del comitato paritetico per renderli adeguati alle esigenze formative e di comfort attuali. In particolare, la sala corsi, oltre a risultare obsoleta da un punto di vista informatico e multimediale aveva problematiche acustiche, sia in rapporto ai materiali utilizzati sia al rumore prodotto dagli impianti.

Il sistema di areazione infatti, necessario per il ricambio d’aria, oltre a essere sottodimensionato era anche molto rumoroso. Il sistema di aria condizionata, anch’esso sottodimensionato aveva lo stesso problema di rumorosità. Nei mesi estivi inoltre, c’era il problema delle numerose finestrature, non schermate adeguatamente, che oltre a provocare un surriscaldamento della sala rendevano anche difficile seguire la lezione sullo schermo immettendo troppa luce e riflessi nell’ambiente.

Altra problematica importante era la pavimentazione della sala realizzata in legno, soggetta a notevole usura e degrado visto anche che i fruitori, per la maggior parte operai edili che si recano ai corsi subito dopo il lavoro con le scarpe da cantiere, sporche e piene di calcinacci.

Queste le problematiche riscontrate che si è cercato di risolvere nell’ambito del progetto di ristrutturazione che è risultato abbastanza complesso in quanto all’interno di un edificio storico con tutti i vincoli e attenzioni del caso.

Planimetria del secondo piano.

Interventi di rifacimento

Per la ristrutturazione completa della sala corsi e ufficio limitrofo sono state effettuate le seguenti opere edili:

  • demolizione completa di tutti gli elementi presenti nella sala (controsoffitti, rivestimenti, pavimenti, mobilio, porte, illuminazione, sistema di areazione) fino al grezzo
  • consolidamento della struttura portante del solaio di calpestio in modo da poter alloggiare il nuovo sistema di pavimentazione
  • rifacimento completo dell’impianto elettrico e di areazione
  • installazione dei nuovi controsoffitti acustici con integrati illuminazione e sistema audio
  • creazione di un nuovo sistema di sotto pavimentazione e pavimentazione
  • installazione vetrata come filtro per l’abbagliamento esterno
  • installazione nuovo mobilio su misura e sistema multimedia.

A livello cantieristico il progetto all’apparenza risultava di semplice realizzazione ma si è rivelato più complesso del previsto. Non possedendo planimetrie e dettagli del progetto di ristrutturazione eseguito negli anni ‘80 si era convinti che la struttura dei solai fosse “classica” ossia costituita da un solaio di laterocemento con sopra un massetto e la pavimentazione in legno.

Quando si è proceduto con le demolizioni con grande sorpresa si è scoperto che il solaio in realtà era a voltine (acciaio-mattoni) e che nella ristrutturazione degli anni ‘80 era stato rinforzato sul lato superiore con un sistema di travi in acciaio e legno.

La volontà di realizzare un pavimento in cemento con inerti per garantire la massima durabilità prevedeva che si avessero a disposizione almeno 10 cm sopra il solaio portante per effettuare il getto della pavimentazione. Per la conformazione del solaio esistente l’idea iniziale non era più realizzabile e quindi si è andati alla ricerca di una soluzione alternativa che permettesse di realizzare in ogni caso un pavimento ad alta durabilità.

La soluzione alternativa

Dopo verifiche strutturali e ricerca di materiali si è riusciti a trovare la soluzione ottimale: le travi secondarie di irrigidimento del solaio esistente realizzate in legno sono state sostituite con elementi in acciaio saldati sulle travi principali, sopra le quali è stato poi posato un doppio strato di osb in modo da garantire la resistenza e ridotta flessibilità della struttura; sopra l’osb è stato poi posato uno strato separatore in polietilene sul quale è stato gettato un massetto speciale a basso spessore e alta resistenza di 3 cm (massetto additivato con polimeri pct bass), sopra il quale è stato gettato una speciale pavimentazione cementizia in “microterrazzo” con uno spessore di 0,6 cm.

È stata così raggiunta l’auspicata realizzazione di una pavimentazione ad alta resistenza e durabilità. Nel sottopavimento, prima della posa dell’osb, sono stati installati anche tutti i nuovi corrugati elettrici e le torrette a scomparsa per l’alloggiamento delle prese elettriche. Si è proceduto in contemporanea alla realizzazione di tutte le tracce e nicchie necessarie all’interno della muratura.

Soluzione impiantistica

A livello impiantistico, per il ricambio dell’aria, si era inizialmente pensato di alloggiare la nuova macchina in un vano tecnico posto a distanza di circa 15 metri dalla sala in modo da rendere il tutto accessibile e far sì che con la distanza il rumore dell’aria in uscita fosse attutito.

Anche questa soluzione si è rivelata non fattibile in quanto a livello strutturale diventava troppo onerosa, quindi si è deciso di installare la nuova macchina nel controsoffitto del bagno limitrofo alla sala corsi, inserendo un silenziatore in modo tale da rendere il sistema più silenzioso possibile.

Il sistema di ricambio dell’aria accoppiato a dei faincoils per la produzione del caldo e del freddo è stato integrato nelle armadiature realizzate appositamente in lamiera metallica forata, in modo da garantire il passaggio dell’aria. Tale soluzione ha reso il tutto molto efficiente ma allo stesso tempo integrato perfettamente nel concetto architettonico.

La sala corsi com’era.

Controsoffitto acustico

Altro elemento importante è stato la realizzazione del controsoffitto acustico realizzato con pannelli Sto-Silent Board (Sto Italia) sui quali è applicato poi un intonaco acustico sempre della Sto; tale sistema è molto facile da montare e molto efficiente. Nel controsoffitto è stato integrato anche il sistema audio a scomparsa e il sistema di illuminazione realizzato da Xal.

Altro elemento importante da un punto di vista architettonico è la grande vetrata che copre tutta la lunghezza della sala e che funge da filtro per la diffusione ottimale della luce esterna e contro l’abbagliamento, realizzata da Rothaglas; i binari a terra sia delle parti fisse che di quelle mobili sono stati integrati nel massetto e sono a filo della pavimentazione, così come quelli a soffitto che sono a scomparsa. Quando la parete è completamente chiusa tutte le lastre sono perfettamente in linea.

Per rendere l’ambiente più accogliente si è deciso di stampare direttamente su vetro un cielo che diventa la grande quinta della sala. I mobili sono stati realizzati su disegno e sono realizzati in una struttura mista legno/metallo. La finitura esterna è stata realizzata con pannellature di ferro pre-immerse in una soluzione acida in modo da ottenere una colorazione e delle sfumature bronzee e aumentarne la durabilità.

I sistemi di regolazione audio/video sono integrati nel mobilio in modo da nasconderli alla vista. Con questo intervento si è riusciti a realizzare una sala che garantisce un ottimo comfort ambientale, abbinato a un sistema multimediale d’avanguardia per lo svolgimento dei corsi, con un’architettura suggestiva, minimale ma di carattere e personalità.

Arch. Marco Sette | M7 Architecture+Design.

Arch. Marco Sette | Cantiere a sorpresa

«Il progetto all’apparenza risultava di relativa semplice realizzazione ma si è rivelato più complesso del previsto. Non possedendo planimetrie e dettagli del progetto di ristrutturazione eseguito negli anni ‘80 si era convinti che la struttura dei solai fosse “classica” ossia costituita da un solaio di laterocemento con sopra un massetto e la pavimentazione in legno. Quando si è proceduto con le demolizioni con grande sorpresa si è scoperto che il solaio in realtà era a voltine (acciaio-mattoni) e che nella ristrutturazione degli anni ‘80 era stato rinforzato sul lato superiore con un sistema di travi in acciaio e legno. Dopo verifiche strutturali e ricerca di materiali si è riusciti a trovare la soluzione ottimale».

CHI HA FATTO COSA

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