Mapei | Uefa Champions League femminile 2016

Adriana Spazzoli: «trasmettere alla famiglia il messaggio che il calcio è uno sport per tutti e tutte»

Così la vicepresidente del Sassuolo Calcio nel suo intervento alla presentazione della finale della Uefa di Champions League femminile che si giocherà allo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia il 26 maggio, illustrando una serie di iniziative tese all’inclusione delle bambine e delle ragazze attraverso il calcio.

Presso la sala del Tricolore a Reggio Emilia si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della finale della Uefa Champions League femminile, che si giocherà allo Stadio Città del tricolore il prossimo 26 maggio. Tra i relatori della conferenza stampa Adriana Spazzoli, operationl marketing and communication director Mapei >>  e vicepresidente del Sassuolo Calcio >>.
Stadio mapeiQuesto il suo intervento:
«Siamo molto onorati come proprietari dello Stadio Città del Tricolore che la Uefa ci abbia scelto per ospitare la 1° finale di Champions League femminile in Italia. Abbiamo una forte responsabilità: essere all’altezza di un evento internazionale così importante. Il compito è di sicuro impegnativo ma abbiamo iniziato a lavorare da tempo per offrire alla Uefa uno stadio accogliente, ben organizzato, pronto ad una grande manifestazione sportiva, ma soprattutto all’avanguardia. Abbiamo investito in nuove tecnologie per avere una location ambiziosa in grado di ospitare anche grandi eventi. Oltre alle continue migliorie e all’investimento sulle strutture, un aspetto su cui lavoriamo ogni giorno, affinché possa essere un vanto, è che il nostro stadio sia a misura d’uomo ma soprattutto di famiglia.

Adriana Spazzoli | Operational marketing and communication director Mapei e vicepresidente Sassuolo Calcio
Adriana Spazzoli | Operational marketing and communication director Mapei e vicepresidente Sassuolo Calcio

Il 26 maggio vorremmo vedere lo Stadio di Reggio Emilia pieno di famiglie, bambini e ragazze pronti ad accogliere queste atlete di livello internazionale, che si sfideranno sul nostro campo. Anche come Sassuolo Calcio stiamo impiegando le nostre migliori energie per supportare la Uefa e la Figc nel trasformare questo evento internazionale in una grande festa per tutti e per tutte.La finale sarà un’occasione importante, per non dire ‘l’occasione’ per eccellenza, per sensibilizzare bambine e ragazze sul ruolo delle donne nel calcio, come atlete, spettatrici, dirigenti, semplicemente appassionate. Il cammino non si esaurisce il 26 maggio, per noi è solo l’inizio: abbiamo intrapreso un percorso importante incentrato sul calcio femminile. Oltre alla crescita del nostro settore giovanile femminile, abbiamo pianificato una serie di iniziative importanti volte all’inclusione delle bambine e delle ragazze attraverso lo sport e il calcio. Con «Tutti e Tutte al Mapei Stadium» coinvolgiamo ragazzi e ragazze under16 appartenenti ad associazioni sportive e scuole e anche tesserate del calcio femminile, in occasione delle partite del Sassuolo Calcio. In occasione dell’ultima gara della passata stagione, abbiamo organizzato un grande evento sul nostro campo, che ha visto la partecipazione prima della gara di oltre 700 bambini e bambine. Abbiamo voluto lanciare un messaggio importante sull’uguaglianza, nel calcio e nello sport più in generale, tra maschi e femmine. Quest’anno, in vista della finale, tutti i ragazzi e le ragazze partecipanti durante il girone di ritorno potranno prendere parte alla finale di Reggio Emilia. Il calcio femminile è una passione molto forte per chi lo pratica, vorremmo che questa passione si allargasse fino a contagiare le città di Reggio Emilia e Sassuolo, l’Emilia Romagna e l’Italia. Ma soprattutto l’obiettivo rimane trasmettere alle famiglie il messaggio che il calcio è uno sport per tutti e per tutte. Partiremo dal nostro pubblico della domenica per promuovere l’evento e coinvolgere le nostre famiglie, i tifosi neroverdi ma anche tifoserie delle altre società che ospiteremo, come ad esempio Milan, Inter, Udinese e Hellas Verona. Siamo diventati noti per il fair play neroverde, vorremmo che questo fair play non si fermasse ai giocatori e al pubblico ma che diventasse il punto di partenza per un percorso di inserimento delle donne nel nostro progetto di stadio e di club».

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