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Calabria: chiuso il bando per la riqualificazione sismica di 19 immobili dello Stato

Sono 16 gli operatori specializzati che hanno presentato la propria partecipazione al bando di gara per l’affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica per 19 immobili dello Stato, collocati in Calabria. Tali Audit si sommeranno a quelli già in corso per circa 420 immobili statali. Al termine dell’analisi della documentazione amministrativa saranno valutate le offerte e avviati i progetti e gli interventi per gli eventuali adeguamenti sismici necessari.

Si è chiuso il bando per l’affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica per 19 immobili dello Stato dislocati nelle cinque province calabresi. La gara, pubblicata lo scorso 15 marzo, ha visto la partecipazione complessiva di 16 operatori specializzati che hanno presentato le offerte per i 5 lotti banditi.

L’audit interessa, tra gli altri immobili, anche le case circondariali di Corigliano- Rossano, Castrovillari, Crotone, nonché la Prefettura e il Tribunale di Vibo Valencia, il Comando Gruppo Carabinieri di Lamezia e il Comando dei Vvf di Serra San Bruno (Vv).

A seguito dell’apertura delle buste presentate dagli offerenti, i lavori delle commissioni di gara passeranno alla disamina della documentazione amministrativa prima, e alla valutazione delle offerte tecniche poi. Tale iniziativa, si inserisce nel quadro più generale del lavoro di messa in sicurezza e riqualificazione sismica del patrimonio pubblico che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti su tutto il territorio nazionale.

In Calabria, il cui territorio è per la maggior parte caratterizzato dal massimo rischio sismico, le attività su questo fronte sono state avviate con le prime gare bandite nel 2018 per affidare a operatori specializzati lo svolgimento di rilievi e indagini necessari a valutare lo stato degli immobili o lo sviluppo di progetti di miglioramento sismico.

Attualmente sono già in corso audit sismici che interessano circa 420 beni dello Stato, a fronte di un impegno economico di circa 31 milioni di euro. I risultati di questi audit, redatti attraverso il Bim, consentiranno di digitalizzare informazioni sullo stato e i livelli manutentivi dei beni per una superficie complessiva di circa 750.000 mq. Al termine di tali attività, saranno poi messi in campo i progetti e gli interventi edilizi per gli eventuali adeguamenti sismici necessari. (vb)

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