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Vertenza Italcementi: incontro al Mise con Heidelberg Cement e sindacati

Presente anche il neoministro Calenda e la vice Teresa Bellanova che hanno ribadito la necessità di rivedere il Piano industriale presentato da Hc facendo presente che un’apposita commissione si pronuncerà sull’inserimento del Piano industriale nella casistica prevista dall’articolo 42 del dl 148/15.

CriÈ stato considerato un incontro ‘interlocutorio’ quello tenutosi al Mise tra i rappresentanti di Italcementi e Heidelberg Cement, i sindacati di categoria FenealUil, FilcaCisl, FilleaCgil e i vertici dello stesso Ministero (il neoministro Carlo Calenda e la sua vice, Teresa Bellanova).

Carlo Calenda
Carlo Calenda, neoministro Mise

I segretari nazionali delle rappresentanze sindacali Pascucci, Gentile, Meschieri hanno considerato che: «la nota positiva è sicuramente il rinnovato impegno del governo nel seguire questa difficile vertenza e nel salvaguardare i livelli occupazionali di Italcementi a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo tedesco. Italcementi ha presentato l’ipotesi di ‘Piano sociale siglato’ il 20 maggio scorso, piano che come abbiamo sottolineato non ha nulla a che vedere con il Piano industriale, che va assolutamente rivisto. In particolare è necessario incrementare gli organici al Centro di ricerca di prodotto (I.lab), poiché diventerà il punto di riferimento mondiale, e prolungare i termini della Cig. È necessario inoltre che a Bergamo si costituisca un satellite di Hc per il centro tecnico (ex Ctg), dal quale far partire i tecnici a supporto di tutta l’area del Mediterraneo, e che siano mantenuti inalterati tutti i siti produttivi presenti oggi in Italia, almeno sino al 2020».

Teresa Bellanova, viceministro Mise
Teresa Bellanova, viceministro Mise

Il ministro Calenda e il viceministro Bellanova nei loro interventi hanno ribadito l’importanza di rivedere il Piano industriale presentato da Hc, sollecitando un incontro con la dirigenza tedesca prima della chiusura, prevista nella prima settimana di luglio annunciando un’ulteriore disponibilità finanziaria a favore di progetti per lo sviluppo tecnologico ed energetico.
Inoltre hanno affermato che serve tempo per la realizzazione del Piano sociale, e in risposta alle richieste sindacali ha ricordato che una Commissione apposita si pronuncerà sull’inserimento del Piano industriale nella casistica prevista dall’articolo 42 del dl n. 148/15, mentre si è ancora in attesa che il governo ne pubblichi il decreto attuativo.
Inoltre la Regione Lombardia ha reso noto di aver presentato un progetto con incentivi per le nuove azioni di sviluppo sul prodotto e sul processo, e quindi a favore dell’attività svolta dal Centro di ricerca di Bergamo.

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