Agenzia del Demanio | Federalismo demaniale

Alla città di Vicenza vanno il Parco della Pace e la piscina Ex Coni

È stato formalizzato il passaggio dall'Agenzia del Demanio al comune di Vicenza dell’area di 65 ettari dell'ex aeroporto civile, dove verrà realizzato un grande parco pubblico con il Museo dell’Aria dedicato alla storia dell’aeronautica. Trasferito anche l’impianto sportivo ex Coni che verrà gestito dal comune.

Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio  e Achille Variati, sindaco di Vicenza hanno formalizzato questa mattina il passaggio definitivo alla città, attraverso la procedura del federalismo demaniale, del Parco della Pace e della piscina ex Coni di viale Ferrarin.
La città di Vicenza entra così in possesso di oltre 600mila mq di superfici, coperte e scoperte, per un valore di oltre 19 milioni di euro.

Il momento dell’accordo di traferimento dei beni dallo Stato al comune di Vicenza. A sinistra Roberto Raggi, a destra Achille Variati.

Museo dell’Aria

Il passaggio definitivo del Parco della Pace, già in uso al comune tramite una concessione cinquantennale, rappresenta un’opportunità storica di rigenerazione del territorio: su un’area ex aeroporto civile, di oltre 65 ettari, su cui sono presenti alcuni hangar, palazzine uffici e una pista di volo, un tempo funzionali all’uso aeroportuale verrà infatti realizzato un grande parco pubblico e la nuova sede del Museo dell’Aria dedicato alla storia dell’aeronautica.
L’operazione di trasformazione in Parco della Pace è stata finanziata con 11,5 milioni di euro nell’ambito di un Protocollo d’intesa siglato dal comune con lo Stato nel 2011 per le compensazioni ottenute dal territorio in relazione alla costruzione della nuova base americana nell’area confinante, ex aeroporto militare.

Parco della Pace.

A questo finanziamento si aggiungeranno 3,7 milioni dei 18 stanziati tramite il «Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia» dalla Presidenza del Consiglio dei ministri: gli interventi proposti dal comune di Vicenza (incluso il Parco della Pace) si sono infatti posizionati al quarto posto nella classifica nazionale e hanno avuto accesso al finanziamento.

Area di 65 ettari ex aeroporto civile di Vicenza dove verrà realizzato il Parco della Pace.

Palazzetto del nuoto

Il trasferimento al comune della piscina ex Coni di viale Ferrarin, oggi Palazzetto del nuoto completamente ristrutturato, consentirà a sua volta all’amministrazione comunale di valorizzare al meglio l’intero impianto coperto e scoperto, continuando ad offrire ai cittadini un servizio sportivo e ricreativo di notevole qualità.

Roberto Reggi | Direttore Agenzia del Demanio

Roberto Reggi | Direttore Agenzia del Demanio

«Grazie alla procedura del federalismo demaniale e ad una fattiva collaborazione tra Stato e territorio gli immobili possono rappresentare una straordinaria occasione di sviluppo. Vicenza è l’esempio che quando si lavora in squadra si possono ottenere risultati importanti che hanno un risvolto immediato sulla vita dei cittadini. Questa sinergia ha permesso tra l’altro di candidare la città a un programma nazionale straordinario di finanziamento che consentirà anche di realizzare un parco aperto a tutti, in un’area prima militare. Siamo molto soddisfatti di poter restituire alla città spazi verdi, luoghi da dedicare allo sport e alle attività ricreative e realizzare progetti di rigenerazione urbana capaci di creare valore economico, culturale e sociale per il territorio».

Achille Variati | Sindaco di Vicenza

Achille Variati | Sindaco di Vicenza

«Credo che questo sia un momento che resterà nella storia della città. Vicenza ha siglato con lo Stato un passaggio che sa di collaborazione profonda e leale tra le istituzioni. Lo Stato ritiene infatti che nelle mani del comune la grande area dell’ex aeroporto Dal Molin possa essere portata a godimento pubblico molto di più di quanto avrebbe potuto fare l’amministrazione centrale. In questo riconoscimento c’è tutta la forza politica di questa operazione. Ringrazio gli uffici del Demanio, i nostri uffici, l’assessore con delega al patrimonio Michela Cavalieri per aver portato a termine questo obiettivo. Qualcuno dice che stiamo facendo un errore nel pensare a un grande parco per una città di media grandezza come la nostra. Io penso invece che la mia amministrazione sia lungimirante, perché la qualità della vita delle città si misurerà in futuro in un diverso rapporto tra vuoti e pieni. Questa è la città del Rinascimento. Le generazioni di allora hanno lasciato palazzi, monumenti e ville di enorme bellezza. La nostra generazione si prepara a lasciare altrettanta bellezza non nel costruito, ma nel verde, in una nuova armonia del cittadino con l’ambiente urbano. Alla bellezza e al valore delle architetture vogliamo affiancare la bellezza e il valore del non costruito».

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