Inail │ Domande per incentivi

Ammissioni disponibili sul sito

Il 27 maggio è il termine per la presentazione della documentazione richiesta. Solo ad avvenute verifiche di realizzazione e rendicontazione del progetto l'Inail erogherà il contributo per le imprese che investono in prevenzione e ristrutturazione degli ambienti di lavoro. Il 54% sono microimprese.

Si è conclusa la seconda fase dell’operazione incentivi Inail, per l’assegnazione dei 155,35 milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione dall’Istituto con il bando Isi 2012 per sostenere le imprese che investono in prevenzione attraverso progetti di ristrutturazione degli ambienti di lavoro, l’acquisto di macchinari e l’adozione di modelli organizzativi di gestione della sicurezza.

Online si possono trovare le imprese ammesse ai finanziamenti per regioni e province autonome, secondo l’ordine cronologico di ricevimento e con una “S” che evidenzia l’ammissione al finanziamento.
È ora necessario per queste ultime trasmettere all’Inail la documentazione che prevedeva l’avviso pubblico. Il termine per la presentazione è stato stabilito al 27 maggio 2013.
Dal 2010 a oggi sono stati già stanziati 750 milioni di euro come incentivo che, in quanto a copertura del 50%, hanno promosso opere di messa in sicurezza per un valore di 1.5 miliardi. Il metodo “a sportello” per accedere all’erogazione del contributo ha ridotto ulteriormente i tempi rispetto al metodo precedentemente utilizzato a “graduatoria”.

La documentazione
Entro il 27 maggio bisogna trasmettere quanto richiesto in bando per Pec alla sede Inail competente. Entro un anno poi andrà realizzato e rendicontato il progetto: solo a compimento l’Inail erogherà il contributo, ad avvenute verifiche.
In particolare, andrà inviata: la copia della domanda telematica generata dal sistema (modulo A) sottoscritta dal titolare o dal legale rappresentante dell’impresa; tutti gli altri documenti, previsti per la specifica tipologia di progetto. Per i progetti ai quali è stato assegnato un contributo superiore a 30mila euro, però, è possibile chiedere un anticipo pari al 50%.

Gli elenchi
Sono 2 gli elenchi pubblicati dall’Inail: il primo contenuto contraddistinto dalla lettera “I” riguarda i progetti per l’adozione di sistemi di responsabilità sociale, il secondo elenco, contraddistinto dalla lettera “M” riguarda i progetti relativi all’adozione di modelli organizzativi. Le domande in entrambe i casi ammessi al finanziamento sono contrassegnate dalla lettera “S”.

Il contributo
I fondi stanziati con il bando Isu 2012 saranno assegnati rispettando la priorità cronologica di arrivo del codice, fino alla copertura del budget previsto per ogni regione.
Il contributo copre fino al 50% dei costi di ogni progetto fino a un massimo di 100mila euro. I 155,35 milioni di euro messi complessivamente a disposizione dall’Istituto sono ripartiti in budget regionali e composti da 146,25 milioni di risorse Inail destinati a progetti di investimento strutturali, all’acquisto di macchinari e all’adozione di un sistema di responsabilità sociale certificato, e da 9,1 milioni trasferiti dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per l’adozione di modelli organizzativi di gestione della sicurezza, in base a quanto stabilito dall’articolo 11 del Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

Le stime
I soggetti richiedenti sono per lo più aziende piccole (con meno di 10 dipendenti) dislocate in tutta Italia: i dati parlano di 3690 aziende di cui il 45% al nord, il 28% al sud e il 21% al centro.
I dati registrati dimostrano che il 94% dei finanziamenti è stato destinato a progetti d’investimento in ambito di sicurezza al lavoro e altri 6% a progetti di ammodernamento organizzativo e sociale.
Gli importi medi dei finanziamenti sono stimati in 42mila euro e ha riguardato molte microimprese del settore dell’edilizia e delle costruzioni: si tratta di un 54% con un ammontare di 25 milioni.
Il 32% di questi fondi è stato utilizzato per interventi che tendono a ridurre i rischi di infortunio (50 milioni di euro): di questi il 95% sono stati utilizzati per opere tese a ridurre la movimentazione manuale di carichi e le posture inadeguate (35 milioni).
Il restante 68% viene utilizzato per opere di bonifica dell’ambiente lavorativo di cui 20 milioni destinati alla bonifica da amianto.

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