Punti di Vista | Rosario Fresta, presidente Ance Catania

Allarme sicurezza sul luogo di lavoro

I tragici fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno riacceso i riflettori sui temi della «formazione, regolamentazione delle attività e investimenti per qualificare il settore edilizio». Ne parla il presidente Ance Catania, Rosario Fresta.
Rosario Fresta | Presidente Ance Catania.

Dati preoccupanti quelli relativi agli incidenti sul lavoro, in crescita nel 2021, che fanno scattare ancora una volta l’allarme sul tema della sicurezza nel mondo delle costruzioni.

I tragici fatti di cronaca degli ultimi giorni hanno acceso i riflettori sui temi della «formazione, regolamentazione delle attività e investimenti per qualificare il settore edilizio.

Un aspetto sul quale l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha richiesto di porre l’attenzione in tempi non sospetti e che oggi, con la ripresa dei cantieri, grazie allo slancio dei bonus edilizi, diventa imprescindibile. Inoltre, le agevolazioni hanno portato alla presenza nel mercato di imprese poco strutturate, che fanno cattiva concorrenza a chi ha storia, ma soprattutto esperienza e competenza.

Rispetto del contratto e investimenti in sicurezza e formazione: questi i tre elementi fondamentali individuati da Ance Catania. La sicurezza non è un costo, ma è un elemento che fa parte del costruito e sinonimo di qualità dello stesso. La ripresa del Paese non deve rappresentare un rischio. Anzi, un’opportunità.

La quantità degli investimenti dev’essere accompagnata da operatori sempre più competenti e, conseguentemente, dalla formazione delle maestranze. Il vero rilancio è possibile solo se gli investimenti pubblici passano da imprese qualificate. Qualificate attraverso un lavoro regolamentato e l’adeguata formazione di tecnici e operai.

Occorre il controllo sui contratti applicati. In un cantiere edile non è possibile assistere al proliferare di contratti diversi da quello delle costruzioni, che da tempo, con le Scuole Edili, ha fatto della formazione un elemento centrale.

Vorremmo che si potesse parlare di una strage finita perché la ripresa di un Paese civile non può essere una corsa alla spesa, ma la costruzione di un futuro solido e qualificante».

di Rosario Fresta | Presidente Ance Catania

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