Edilizia, sottoscritto protocollo per inserimento dei migranti

L’Ance e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno sottoscritto, insieme con i ministri Orlando e Lamorgese, un protocollo per l’inserimento socio-lavorativo dei migranti titolari di protezione internazionale e più in generale migranti in condizioni di vulnerabilità.

L’Ance e le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno sottoscritto, insieme con i ministri Orlando e Lamorgese, un protocollo per l’inserimento socio-lavorativo dei migranti titolari di protezione internazionale e più in generale migranti in condizioni di vulnerabilità.

“Uno dei più importanti protocolli per la formazione e l’inserimento di lavoratori mai fatto congiuntamente dalle istituzioni e dalle parti sociali del settore delle costruzioni e in piena sintonia con gli obiettivi europei del Pnrr, per una società più giusta ed inclusiva.

«Il protocollo – sottolineano Gabriele Buia, presidente dell’Ance e Vito Panzarella, Enzo Pelle, Alessandro Genovesi, segretari generali di Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil – prevede concrete azioni per la promozione di percorsi formativi e opportunità di lavoro nel settore dell’edilizia, attraverso il sistema delle scuole edili presenti in tutto il Paese. Tali percorsi si svilupperanno a cura del sistema Formedil, con una formazione mirata per ogni singolo beneficiario e si concluderanno con tirocini presso diverse imprese del sistema».

In questo modo sarà possibile «promuovere l’occupazione dei migranti e favorire l’inclusione piena ed attiva di tante e tanti migranti che possono rappresentare una risorsa per il Paese, grazie soprattutto alla formazione e al lavoro». Allo stesso tempo, sottolineano i firmatari, con il coinvolgimento diretto di un minimo di 3000 destinatari, «si risponde al forte fabbisogno di manodopera da parte delle imprese, contrastando fenomeni di irregolarità, lavoro nero e sfruttamento che ha per vittime, spesso, proprio i lavoratori migranti».

L’individuazione dei destinatari avverrà grazie agli enti formativi territoriali e al circuito dell’accoglienza pubblica (Sai e Cas), in stretta collaborazione con ministero degli Interni, ministero del Lavoro e parti sociali, sia nazionali sia locali.

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