Mercato immobiliare | Mipim 2017

Ance: le opportunità d’investimento in Italia

L’Ance ha mostrato alla fiera di Cannes, dedicata al settore immobiliare, le opportunità di investimento in Italia presentando nel padiglione italiano alcuni progetti nel settore del turismo di lusso o riuso di patrimonio storico oltre al servizio «Invest In Italy».

I dati che l’Ance ha esibito agli investitori internazionali presenti numerosi alla fiera Mipim di Cannes appena terminata, confermano che il mercato immobiliare italiano è in una fase di crescita stabile: l’aumento delle compravendite è in atto dal 2014 toccando il +45% Milano, +44% Torino, +43% Firenze e +27% a Roma e Genova.

Mediatore per gli investimenti

Nel padiglione Italia del Mipim, coordinato dall’Ice, sono stati presentati alcuni progetti di imprese associate all’Ance, oltre al nuovo servizio ‘Invest in Italy’ ideato per far incontrare la domanda degli investitori (internazionali e nazionali) con l’offerta delle imprese di costruzione italiane.
In pratica l’Associazione nazionale dei costruttori edili si propone agli investitori come intermediario per individuare le opportunità di investimento nel territorio nazionale, selezionando i progetti attraverso la rete associativa presente in tutte le province.
Tra i progetti presentati direttamente dalle imprese associate sono da evidenziare le iniziative nel campo del turismo di lusso (dalla Lombardia alla Calabria), gli interventi di recupero di immobili storici finalizzati ad uso residenziale e terziario(nelle città di Milano, Torino, Roma e Firenze) che testimoniano come il mercato sia orientato al business della riqualificazione dell’esistente.

Filippo Delle Piane | Vicepresidente Ance

Filippo Delle Piane | Vicepresidente Ance.

«Tre anni di crescita costante delle compravendite ci dicono che il mercato è tornato in una fase di ripresa e non siamo più di fronte a fiammate positive che si esauriscono presto. L’immobiliare italiano è tornato a essere un investimento sicuro in termini di redditività e qualità. Resta la necessità di incentivare maggiormente il prodotto nuovo, sicuro e efficiente che risulta ancora un po’ penalizzato rispetto all’usato».

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