Norme | Governo

Ance: positive le misure del dl Crescita su rigenerazione urbana e fondi salva imprese

L’associazione dei costruttori Ance ha espresso soddisfazione per il dl Crescita varato dal Governo che servirà al rilancio di tutto il comparto delle costruzioni. In particolare sono stati ritenuti positivi i provvedimenti fiscali che incentivano la sostituzione edilizia e l’istituzione di un fondo di garanzia per le imprese in difficoltà.

Sono ritenute positive dai costruttori Ance le misure fiscali che incentivano la sostituzione edilizia, l’istituzione di un Fondo salva opere per assicurare il pagamento dei creditori dei grandi gruppi in crisi e quella di un Fondo di garanzia per le imprese in difficoltà. A parlarne è il presidente dell’associazione Gabriele Buia.

Gabriele Buia | Presidente Ance.

Gabriele Buia | Presidente Ance

«Da parte nostra c’è soddisfazione per l’approvazione di alcune misure determinanti per sostenere e promuovere un rilancio dell’edilizia che come Ance chiedevamo da tempo. In particolare, è molto positivo il pacchetto di misure fiscali che prevede la detassazione delle imposte sull’acquisto d’immobili da demolire o ristrutturare, l’estensione del sismabonus per gli acquisti di case demolite e ricostruite con criteri antisismici alle zone 2 e 3 e la possibilità per le imprese di cedere il credito d’imposta acquisito sotto forma di sconto sui lavori. Finalmente il legislatore ha compreso l’importanza della leva fiscale per la rinascita e la messa in sicurezza dei centri urbani: vera priorità per il Paese. Mi auguro che nella legge di bilancio alcune di queste misure possano essere estese anche a tutti gli altri operatori immobiliari che svolgono un ruolo fondamentale per la crescita economica delle nostre città. Positive anche le misure sul credito con l’istituzione di un Fondo salva opere che consentirà il pagamento delle centinaia di imprese creditrici dei grandi gruppi in crisi e di conseguenza il completamento di quelle opere che attualmente risultano bloccate. Una battaglia questa che ha visto i comitati territoriali e il sistema Ance in prima linea per il riconoscimento di un diritto legittimo da parte delle imprese di essere pagate, garantendo quindi l’occupazione e la tenuta economica dei territori coinvolti. È una norma di civiltà che non poteva essere pagata dalle imprese e che salutiamo con soddisfazione. Ora però bisogna fare in fretta, non perdiamoci in estenuanti istruttorie prima di procedere al pagamento. Bene anche l’istituzione del Fondo di garanzia per le pmi che permette alle imprese in difficoltà, dopo oltre 10 anni di crisi estenuante e di liquidità a corto, di ristrutturare il proprio credito. Una boccata d’ossigeno che consentirà a molte imprese di dare continuità alla propria attività, salvaguardando occupazione. Ci preoccupa invece la misura che consente agli istituti bancari di cedere in blocco i crediti deteriorati, ma non ancora in sofferenza. Occorrerà vigilare affinché sia garantito il sostegno finanziario alle imprese cedute evitando un approccio meramente liquidatorio che rappresenterebbe la pietra tombale per migliaia di operatori con problemi finanziari superabili».

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