Ance Lazio-Urcel | Dati sul comparto

Ancora lontana la ripresa per l’edilizia nel Lazio

Il presidente dei costruttori del Lazio, Stefano Petrucci, ha chiesto alla giunta regionale una particolare attenzione sul fronte dei lavori pubblici, attenzione che deve realizzarsi in azioni concrete e in scelte coerenti con gli obiettivi, ispirate a competenza e ad un confronto proficuo con il sistema imprenditoriale delle costruzioni.

L’analisi di Ance Lazio >> sulle costruzioni a livello regionale conferma il trend negativo che caratterizza il settore dal 2008: secondo i dati delle casse edili, nell’ultimo anno il monte ore lavorate si è ridotto del 9,6%, con una perdita complessiva di oltre 2 milioni di ore. Dal 2011 oltre 16 milioni di ore (-46%). Gli effetti sull’occupazione sono pesanti: da ottobre 2014 a marzo 2015 il calo del numero di operai attivi nelle casse edili del Lazio è stato poco meno dell’8%, corrispondente a 3.387 unità. Rispetto a quattro anni fa, il Lazio registra 25mila lavoratori regolari in meno (di cui 16.500 soltanto a Roma). In tre anni e mezzo l’occupazione nelle costruzioni si è ridotta del 38,4%. Nell’ultimo anno sono scomparse 700 imprese e oltre 4.100 dal 2011, di cui 2.600 a Roma: in tre anni e mezzo sono uscite dal mercato un terzo delle aziende del settore.

Stefano Petrucci
Stefano Petrucci | Presidente Ance Lazio

Stefano Petrucci | Presidente Ance Lazio
«Di fronte a questo scenario e ai recenti fatti di cronaca, che evidenziano una fase molto difficile nelle relazioni tra imprenditoria e chi gestisce la cosa pubblica, ci aspettiamo dalla politica e in particolare dal governatore Zingaretti un protagonismo virtuoso, diretto a sostenere le forze sane dell’imprenditoria e dell’economia. Un protagonismo che restituisca fiducia e si consolidi in quel ruolo di guida che il sistema democratico gli affida. Ciò ha una particolare importanza per un settore come le costruzioni, che continua a vivere una situazione critica e che si aspetta urgentemente risorse e politiche mirate. Al presidente della regione chiediamo di fare propria l’affermazione del governatore della Banca d’Italia Visco, che non può esserci una concreta e stabile ripresa economica senza maggiori investimenti nelle costruzioni. Il nostro è un settore che, se sostenuto, può costituire un consistente volano. Basta con i rinvii, con le decisioni, con gli annunci. Faccio solo un esempio: la delibera di sblocco dei primi finanziamenti relativi al bando 355, per l’edilizia sociale. È oltre un anno che le imprese attendono. Si tratta di 53 milioni, in grado di attivare risorse per oltre un miliardo e trecento milioni da parte degli investitori privati e di creare, secondo le nostre stime, oltre 20mila nuovi posti di lavoro. Senza contare che il ritardo di approvazione della delibera da parte della regione, di fronte all’acuirsi periodico dell’emergenza abitativa nella capitale, non contribuisce certo a ridurre i rischi di conflitti e disagi.

Abbiamo chiesto alla giunta regionale una particolare attenzione sul fronte dei lavori pubblici, attenzione che deve realizzarsi in azioni concrete e in scelte coerenti con gli obiettivi, ispirate a competenza e ad un confronto proficuo con il sistema imprenditoriale delle costruzioni. Purtroppo invece riscontriamo una serie di scelte e di comportamenti che vanno nella direzione contraria. In questi mesi abbiamo assistito alla pubblicazione di bandi che sono stati oggetto da parte nostra, insieme all’Acer, di ricorsi andati a buon fine e finalizzati a contrastare modalità e procedure in palese violazione delle norme della concorrenza. Scelte e comportamenti che vanno ad impattare su un mercato regionale che ha registrato negli ultimi anni un costante ridimensionamento in termini di valore. Un mercato in calo e soprattutto caratterizzato da una bassa incidenza sul piano delle aggiudicazioni e dei tempi di contrattualizzazione delle opere».

Dialogo col sistema associativo e accelerazione dei provvedimenti. Il presidente Petrucci ha auspicato un maggiore dialogo con il sistema associativo delle imprese, al fine di individuare le soluzioni procedurali e i meccanismi di selezione e di affidamento delle gare d’appalto più efficaci rispetto agli obiettivi. Ne è un esempio il recente caso del piano per la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico (nella maggior parte dei casi scuole), che ha visto un 40% di gare andate deserte.
Nello stesso tempo, Petrucci ha colto l’occasione per invitare il governatore a:

  • un’accelerazione del varo di provvedimenti riguardanti la sicurezza e le opere pubbliche
  • fare chiarezza rispetto alle risorse disponibili, evitando annunci che illudono imprese e cittadini, come nel caso dell’edilizia scolastica
  • prendere una posizione chiara sulla realizzazione della Roma Latina, offrendo al Governo l’aiuto necessario per orientarne la scelta nell’interesse reale dell’economia e dello sviluppo regionale.

Augurandosi che già nei prossimi giorni si possa riscontrare una maggiore efficienza da parte dell’amministrazione regionale attraverso decisioni mirate in grado di dare fiducia.

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