L’intervista | Luigi Di Carlantonio, presidente Andil

Andil al Saie: sostenibilità e antisismica

Al Saie di quest’anno il settore del laterizio sfida il legno e rilancia il made in Italy sui temi della sostenibilità ambientale e dei materiali antisismici. Ce ne parla Luigi Di Carlantonio, presidente dell’Associazione nazionale degli industriali del laterizio.
Luigi Di Carlantonio | Presidente Andil
Luigi Di Carlantonio | Presidente Andil

Il Saie >> costituisce, per il settore delle costruzioni, un momento di comunicazione e confronto imprescindibile, un appuntamento immancabile nel quale imprese, associazioni e utenti hanno la possibilità di diffondere e condividere idee progettuali e orizzonti strategici.

In questo contesto il comparto del laterizio costituisce un settore che, pur fortemente colpito dalla crisi, sta reagendo rinnovandosi e proponendosi come una soluzione fortemente green, compatibile con il modello tradizionale climatico e paesaggistico del nostro Paese, trovando nuove soluzioni, nuovi prodotti e nuove opportunità, puntando fortemente sui temi dell’efficientamento energetico e della sicurezza sismica.
Al fine di approfondire tali tematiche e di comprendere l’importanza del Saie per le aziende produttrici di laterizi abbiamo intervistato Luigi Di Carlantonio, presidente dell’Associazione nazionale degli industriali del laterizio.

Il Saie quest’anno è giunto alla cinquantesima edizione. Come valuta l’esperienza di questa fiera dal punto di vista dell’Andil >>? Come è cambiata nel corso degli anni?
I 50 anni di Saie rappresentano un traguardo importante, un compleanno che sentiamo anche un po’ nostro, in quanto il laterizio fa parte da sempre della storia di questa manifestazione di assoluto riferimento per il settore delle costruzioni.
In questi anni Andil e le aziende associate hanno partecipato al Saie da vere protagoniste. Gli allestimenti della nostre aree hanno avuto un grande impatto sul visitatore e incontrato particolare interesse, anche grazie alla qualità dei prodotti proposti espressi nelle sue diverse tipologie: coperture, facciate, divisori, murature, pavimenti, solai.
Da qualche edizione il settore ha cambiato volto e abbiamo deciso di rivoluzionare il modo di esporre i materiali creando la Piazza del Laterizio e della Ceramica, assieme ai “cugini” di Confindustria Ceramica (con cui abbiamo creato anche una Federazione: Confindustria Ceramica e Laterizi).
logo_saie_2014
Il Saie è stato lungimirante in questo, dandoci gli strumenti e lo spazio necessario per mettere in atto il nostro ambizioso progetto. Parliamo di circa 2000 mq in cui i produttori di laterizio fanno rete in sinergia con l’Associazione.
L’offerta per i visitatori è vastissima e a trecentosessanta gradi, con l’opportunità di esaminare con cognizione le tematiche più cogenti: dalla sicurezza strutturale all’efficienza energetica, dalla sostenibilità ambientale all’estetica, dal comfort abitativo al contenimento dei costi, dalla tradizione espressa dal materiale all’innovazione di prodotto.

Quali sono le novità che l’Associazione introdurrà in questa edizione del Saie?
Daremo seguito a quanto proposto lo scorso anno per andare “oltre l’Nzeb”, uno standard di edificio made in Italy capace di coniugare sicurezza, risparmio e salubrità in area Mediterranea (in questi mesi è ancora in corso il roadshow promosso da noi sull’efficienza energetica degli edifici: Edifici a energia quasi zero verso il 2020 www.edifici2020.it).
Il roadshow per l’efficienza energetica degli edifici vuole declinare le esigenze reali di tutte le tipologie abitative, residenziali in primis, le scuole, ma anche l’housing sociale, con attenzione all’ambiente, alla qualità del costruito e al benessere abitativo sono, infatti, le nostre priorità.
Andil rappresenterà con la sua area istituzionale le circa 100 imprese associate, alcune delle quali parteciperanno con un proprio stand alla collettiva delle aziende del laterizio presentando al pubblico mock-up realizzati in scala reale.
Un piano formativo, inoltre, arricchirà l’area espositiva all’interno di un’arena in cui si susseguiranno relatori qualificati approfondendo i principali temi del costruire in qualità: comfort, salubrità, efficienza energetica e progettazione antisismica.
C’è poi da ricordare la finale nazionale di “Ediltrophy”, la gara di arte muraria, promossa dal Formedil in collaborazione con BolognaFiere e Saie, iniziativa sostenuta anche da Andil, che si svolgerà nella giornata conclusiva del Saie.

La sostenibilità ambientale nell’ambito delle costruzioni è, quindi, uno dei temi centrali della vostra partecipazione Saie. Come si pone Andil nei confronti delle necessità della protezione e della preservazione dell’ambiente?
Andil è impegnata da diversi anni nello studio e nella pratica di determinati valori e principi che si applicano all’edilizia in maniera trasversale ed etica. Gran parte del merito è nel laterizio stesso, grazie alle sue prestazioni universalmente riconosciute, in svariati ambiti, tra cui la durabilità, in cui eccelle. Anche con evidenze alla mano, le ricerche dimostrano che la capacità di questo materiale naturale di resistere al tempo è del tutto eccezionale, mentre è di pochi mesi fa la notizia che il laterizio è stato posizionato dagli architetti europei sul gradino più alto del podio della sostenibilità (indagine European Architectural Barometer). L’usa e getta non ci appartiene, per gli italiani la casa è il patrimonio familiare, un tesoro che dona stabilità economica e che va tramandata ai figli. Deve quindi durare tanto e mantenere valore nel tempo, senza che si rendano necessari importanti interventi di manutenzione. La sostenibilità di un edificio va dunque valutata nell’intero ciclo di vita e per assicurarla occorre affidarsi a materiali come il laterizio che garantisce un’ottima resistenza nel tempo, anche oltre 100 anni.

Un altro aspetto fondamentale per il settore del laterizio è quello della resistenza di materiali e costruzioni a sollecitazioni di natura sismica. Può tratteggiare brevemente le iniziative di Andil nell’ambito del Saie in questo campo?
Mirando a un’aggiornata e documentata comunicazione per la prevenzione e riduzione del rischio sismico, nella Piazza del laterizio e della ceramica sarà allestito uno spazio interamente riservato alla cultura di impiego dei laterizi in zona sismica, con l’esposizione di pannelli tematici e l’istallazione di modelli in scala reale di una vasta gamma di sistemi antisismici ed ecosostenibili.
L’industria del laterizio investe costantemente sulla sicurezza sismica, puntando nel tempo su sistemi tecnologici sempre più evoluti e prodotti di ultima generazione, sviluppati e validati nell’ambito di progetti di ricerca, sperimentazioni e studi scientifici compiuti da centri di eccellenza italiani, tra i migliori riconosciuti anche a livello internazionale, in materia di costruzioni in muratura. La maggior parte dei risultati della ricerca sono stati trasferiti nell’attuale normativa tecnica nazionale e ne condizionano, coerentemente, la revisione e l’aggiornamento previsto per gli Eurocodici.

Il laterizio è un prodotto tradizionale, nonostante ciò, come abbiamo visto, si confronta efficacemente con le questioni più attuali che caratterizzano l’industria delle costruzioni. Come avviene l’innovazione in questo settore?
Il progredire delle capacità prestazionali del laterizio soddisfa le accresciute esigenze del consumatore anche con prodotti e soluzioni innovativi, più rapidi nell’installazione, più flessibili nell’uso, più sicuri, consentendo maggiore comfort, riduzione dei consumi nel rispetto dell’ambiente, assoluta affidabilità nel tempo.
I laterizi di ultima generazione rispondono in modo soddisfacente e contemporaneamente a una pluralità di importanti esigenze: da quella strutturale all’energetico-ambientale, dalla sicurezza in caso d’incendio al comfort abitativo, senza trascurare gli aspetti estetici e i costi di esercizio e manutenzione, questi ultimi a torto spesso trascurati al momento della scelta e del confronto tra soluzioni alternative.
In riferimento all’innovazione di prodotto, è possibile segnalare, nel settore delle murature, l’ottimizzazione delle geometrie dei blocchi (setti sottili e a incastro), la rettifica degli elementi per agevolarne la posa in opera con una significativa riduzione dei ponti termici, l’adozione delle strutture armate per rispondere in sicurezza al sisma; per quanto attiene le coperture, la produzione di tegole e coppi di grande formato, con geometrie ibride tegola-coppo, la realizzazione dei tetti ventilati, originali integrazioni per la captazione dell’energia solare; nei solai e nei forati, l’attenzione al passaggio dei cavi e degli impianti e la loro efficacia nella resistenza al fuoco. Fermo restando che anche le tipologie di prodotto classiche continuano a mantenere elevati standard, migliorandosi gradualmente attuando piccole modifiche e ottimizzando l’impasto ceramico. (di Luca Scialanga)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here