A Cavalese, in provincia di Trento, è partita la realizzazione di un nuovo Centro Intermodale, un polo logistico e infrastrutturale innovativo destinato a diventare il crocevia di mezzi, merci, persone e trasporti per le prossime Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026
Centro intermodale: pronto a fine 2025

Oltre a contribuire ai Giochi Olimpici e Paralimpici, quest’opera rimarrà in eredità alla valle di Fiemme e all’intero Trentino. L’opera, situata in uno dei principali snodi logistici del territorio, sarà funzionale al progetto Bus Rapid Transit (Brt), sistema di trasporto pubblico che rappresenta un’evoluzione al tradizionale sistema di Trasporto Pubblico Locale basata per quanto possibile su corsie preferenziali semaforizzate, bus a basso impatto ambientale e nuova logistica di supporto.
Sulla base dello studio di fattibilità elaborato da Trentino Trasporti, il nuovo Centro Intermodale di Cavalese che vedrà la luce in area Prà dei Tini – con la chiusura del cantiere prevista entro la fine del 2025 – dovrà contemplare un deposito per 15 autobus, un parcheggio interrato di interscambio capace di ospitare 137 posti, una nuova autostazione, l’infrastruttura di ricarica per autobus elettrici e servizi quali biglietteria, sala d’attesa e bar.

Resistenza al fuoco per il Centro intermodale
L’impresa incaricata dei lavori, la trentina D.S. Costruzioni, ha optato per la realizzazione delle murature ad alta resistenza al fuoco in Lecablocco Tagliafuoco, completo di pezzi speciali per la realizzazione di pareti di grandi dimensioni.
Il Sistema Costruttivo Lecablocco Tagliafuoco comprende i blocchi cavi per la realizzazione degli irrigidimenti verticali, i blocchi Architrave per la realizzazione degli irrigidimenti orizzontali e degli architravi all’in terno della muratura stessa, elementi di fissaggio alla struttura, staffe telescopiche, tralicci di rinforzo, malta di allettamento e calcestruzzo per la realizzazione dei pilastrini e dei cordoli.

Lecablocco Tagliafuoco: alta resistenza al fuoco e spessore contenuto
I blocchi Lecablocco Tagliafuoco, grazie allo speciale impasto in calcestruzzo di argilla espansa Leca (densità fino a 1.600 kg/mc), sono più leggeri e maneggevoli rispetto a blocchi in calcestruzzo pesante rendendo più facile la messa in opera con un notevole risparmio di tempo in fase di cantiere. Inoltre, grazie alla resistenza al fuoco certificata che li contraddistingue e alla robustezza del calcestruzzo di argilla espansa, rendono più sicuro l’intervento delle squadre di soccorso antincendio e, come hanno dimostrato numerosi casi reali, consentono di realizzare pareti che rimangono integre e riutilizzabili anche dopo lo spegnimento dell’incendio.
Sono state utilizzate diverse tipologie che si distinguono per spessore e classificazione al fuoco di spessore 20 e 25 cm nel formato da lasciare a vista per un totale di circa 1.200 mq di superficie.

Questa soluzione ha risposto all’esigenza progettuale di ottimizzare le prestazioni di resistenza al fuoco in spessori contenuti. I Lecablocco, infatti, in poco spessore offrono la massima prestazione di resistenza al fuoco, riducendo il peso dell’elemento del 35-40% rispetto a un blocco in calcestruzzo tradizionale. La leggerezza è importante sia per chi deve posare il prodotto, sia per tutti gli aspetti legati ai carichi delle strutture e alla loro risposta alle azioni sismiche, garantendo sicurezza statica sia in condizione di esercizio che in caso di incendio.
L’assistenza tecnica nella progettazione e nella fase di realizzazione è stata fondamentale per permettere praticità e velocità di esecuzione di un’opera destinata ad avere un ruolo di primo piano nelle ormai imminenti Olimpiadi Invernali 2026.