Ministero dell’Ambiente | Sostenibilità

Appalti verdi e criteri ambientali minimi

Rivisto, con il decreto ministeriale del 10 aprile, il Piano d’azione per la sostenibilità che stabilisce che il 50% degli appalti pubblici su cui si applicano i criteri ambientali minimi dovranno qualificarsi come «verde» e che gli stessi verranno aggiudicati con criteri premiali.

Il decreto 10 aprile 2013 siglato dall’ex ministro Corrado Clini che rivede per l’anno 2013 il Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (varato nel 2008), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 3 maggio 2013, afferma che gli appalti pubblici verranno aggiudicati con criteri premianti per le offerte migliori sotto il profilo ambientale. In secondo luogo, entro il 2014 gli appalti dovranno qualificarsi come «verde» per il 50% del totale su cui si applicano i Criteri ambientali minimi (Cam).
Il presupposto dell’intervento consiste nella consapevolezza che un migliore uso degli appalti pubblici possa sostenere obiettivi politici e sociali come richiesto dall’Unione europea che lo ha reso noto con diverse comunicazioni tra il 2010 e il 2011.
Criteri ambientali minimi. Assume dunque un particolare interesse il capitolo in materia di «appalti verdi e criteri ambientali minimi», che fornisce indicazioni per l’applicazione negli appalti pubblici degli elementi di valutazione ambientale all’interno del criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
I criteri ambientali minimi consistono in indicazioni specifiche, applicabili per gli appalti sopra e sotto la soglia comunitaria in diversi settori: arredi, edilizia, gestione dei rifiuti, servizi urbani, servizi energetici, elettronica, servizi di gestione degli edifici e trasporti.
Applicare il metodo. Il decreto ha sottolineato come le stazioni appaltanti per qualificare «verde» una procedura devono recepire almeno le prescrizioni tecniche, le clausole e le condizioni di esecuzione e selezione dei candidati previsti nei decreti attuativi del piano di azione.
Nella fase di selezione verrà fatto riferimento all’opportunità di «selezionare gli offerenti in base alla loro capacità tecnica di assicurare migliori prestazioni ambientali». Nella fase di aggiudicazione si ipotizza di utilizzare criteri premianti con i quali valutare le offerte che offrono prestazioni o soluzioni tecniche più avanzate rispetto alle caratteristiche definite nel capitolato.

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