Punti di Vista | Fabrizio Conicella, presidente Apsti

Parchi tecnologici per lo sviluppo e la crescita dell’innovazione

Il presidente dell’associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani Fabrizio Conicella è intervenuto su uno dei gap che gravano sul sistema della ricerca italiana, ovvero i lunghi tempi che passano tra il risultato di una ricerca e la sua trasformazione in prodotto o in processo industriale. L’Apsti è un elemento di connessione tra ricerca e applicazione industriale.
Fabrizio Conicella | Presidente Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani.

In Italia tra il risultato di una ricerca e la sua trasformazione in prodotto o in processo industriale passa troppo tempo. È qui che Apsti può intervenire cercando di accorciare i tempi di questo passaggio fondamentale del ciclo della ricerca.

In Italia la lentezza nei tempi di conversione dalle invenzioni scientifiche ai prodotti e processi industriali è un po’ la sintesi di tutte le criticità legate al cosiddetto processo di ‘trasferimento tecnologico’.

La lunghezza dei tempi si accompagna a un contesto nazionale poco orientato all’innovazione e caratterizzato da molte ombre: dalla frammentazione amministrativa alla complessità burocratica, dalla fuga dei talenti alle problematiche economiche, fino a una comunità imprenditoriale spesso caratterizzata da piccola dimensione e difficoltà al proprio sviluppo.

A fronte di un’eccessiva frammentazione delle iniziative di trasferimento tecnologico e a investimenti comunque insufficienti rispetto alla portata della sfida che il mondo industriale ha davanti, è fondamentale focalizzare il ruolo e i compiti dei facilitatori del processo di trasferimento.

I Parchi Scientifici e Tecnologici, gli incubatori, gli acceleratori e i Cluster sono il cuore degli ecosistemi territoriali e sono in grado di ottimizzare i tempi del trasferimento tecnologico e delle risorse favorendo la crescita e l’attrattività anche per imprese straniere.

Questi soggetti sono infatti inseriti all’interno della catena del valore a metà strada tra la ricerca scientifica e le esigenze del mercato, presidiando una fase delicata nel passaggio che porta alla trasformazione dal risultato della ricerca al prodotto finale o al processo industriale.

La nostra associazione come integratore di sistema ed elemento di connessione tra Parchi scientifici e tecnologici, opera per favorire la condivisione delle eccellenze tecniche e organizzative, svolgendo un ruolo d’interfaccia tra istituzioni nazionali e internazionali e chi fa trasferimento tecnologico, applicazione industriale e ricerca.

Apsti, attraverso i suoi soci, opera tra l’altro come abilitatore nazionale di attività di trasferimento tecnologico al fine di creare, attraverso la crescita delle imprese, reale valore in termini economici, occupazionali e attrattività internazionale di aziende, know e investimenti.

I Parchi scientifici e tecnologici possono infatti facilitare il trasferimento tecnologico, sia dei risultati della ricerca sia di materiali e tecnologie già consolidati da alcuni settori ad altri, permettendo in tale modo anche l’innovazione, con tempi e costi contenuti, di processi produttivi e prodotti già disponibili grazie allo sfruttamento di economie di scala e di conoscenza e allo stimolo di attività di ricerca.

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