Architettura | Archistart Studio

L’ex Galateo di Lecce riprogettato da Archistart Studio

I giovani architetti di Archistart Studio si sono aggiudicati il primo premio del concorso di progettazione internazionale dedicato alla valorizzazione dell’Ex Galateo di Lecce con un progetto dedicato alla salvaguardia della vocazione sociale dell’immobile. Valorizzazione del patrimonio storico con design contemporaneo e un mix di funzioni, un link tra centro urbano e prima periferia, case integrate con attività produttive, il tutto inserito all’interno di un parco urbano. Queste le caratteristiche principali del nuovo edificio che ospiterà una comunità sperimentale di cohousers di tutte le generazioni.

L’edificio dell’ex Ospedale sanatoriale Galateo di Lecce, realizzato tra il 1932 e il 1934 dall’Istituto nazionale fascista per la previdenza sociale nell’ambito delle azioni di contrasto alla tubercolosi, è frutto di un modello architettonico basato su principi prestazionali che dovevano rispondere alle tecniche di cura messe a punto durante gli anni ‘20 e ‘30. Il Galateo, rimasto in funzione fino alla metà degli anni ’90, poi definitivamente abbandonato, costituisce oggi un bene culturale.

Grazie al concorso internazionale di progettazione (del valore di 80 mila euro), indetto attraverso la piattaforma del Consiglio Nazionale degli Architetti, e vinto dal progetto di Archistart Studio (realizzato in collaborazione con il gruppo Alcotec), potrà prendere avvio la seconda vita dell’edificio.

Ai giovani architetti di Archistar Studio sarà affidato un incarico da 1,2 milioni di euro, indetto da Regione Puglia, Comune di Lecce, la società Puglia Valore Immobiliare e l’Arca Sud Salento con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e conservatori della Provincia di Lecce.

Il protocollo d’Intesa condiviso con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, ha puntato alla salvaguardia della vocazione sociale dell’immobile, ponendo il tema dell’abitare al centro delle politiche pubbliche, orientate a sviluppare una città più inclusiva.

Cohousing, studentato, laboratori, guest house e mercato sociale faranno diventare l’Ex Galateo un edificio accogliente e multifunzionale, un grande contenitore pubblico che andrà a generare valore sociale ed economico.

Il team Archistart Studio.

Grazie al progetto di Archistart Studio l’immobile diventerà anche l’asse di attraversamento dal centro storico verso il parco a sud, quindi un collegamento tra esterno e interno cittadino, una cerniera urbana. L’intervento prevede la creazione di nuove residenze sociali oltre a nuovi spazi commerciali accessibili a tutti, al fine di tenere a sistema i concetti di micro-comunità, relazione intergenerazionale e rigenerazione urbana.

In questo modo sorgerà una nuova comunità solidale in 12.300 mq di intervento complessivo: con 48 appartamenti di diverso taglio, 10 guest house, 1 community manager, 130 residenti; spazi per 35 studenti, 6 laboratori artigianali, 6 imprese sociali insediabili, 1.700 metri quadrati di spazio commerciale, 1 hub multifunzionale e 30mila metri quadrati di parco.

Ad azionare e mettere a sistema questa pluralità di usi e necessità, la proposta progettuale propone di insediare all’Ex Galateo un incubatore, Brain, di start up, imprese sociali, associazioni, cooperative e freelance che hanno come obiettivo comune quello di generare lavoro, a partire dalle risorse della comunità stessa.

Nella motivazione fornita dalla giuria si legge: «si tratta di un progetto maturo, di apprezzabile chiarezza e semplicità, che rispetta l’edificio storico nella volumetria con un’ottima riflessione sull’edificio come incubatore di innovazione sociale. Le buone scelte distributive consentono l’organizzazione di un mix funzionale. Di particolare interesse la proposta abitativa di integrare le residenze per anziani in modo diffuso nei vari piani dell’edificio, in modo da favorire lo scambio intergenerazionale, nonché di collocare lo studentato nei piani superiori del corpo nord di fabbrica in relazione con le funzioni pubbliche».

Il progetto

La prima zona dell’edificio in cui si procederà con i lavori sarà il cuore centrale del fabbricato, che una volta agibile sarà occupato dalle imprese sociali e dalle associazioni chiamate ad organizzare la comunità del Galateo, guidate dalla figura del community manager.

L’intervento privilegia l’insediamento di unità di cohousing (53% della superficie totale) nella parte più a sud e ai piani superiori del complesso, con l’obiettivo di stabilire un rapporto diretto con il parco e garantire maggiore privacy rispetto agli spazi collettivi del piano seminterrato e piano rialzato.

Il cohousing, nel progetto di Archistart Studio, è pensato come un sistema modulare e flessibile di abitazioni di differente taglio, in grado di accogliere gruppi sociali tra loro diversi sia per età che per composizione. La proposta abitativa immaginata è intergenerazionale. Da qui la scelta di integrare le residenze per anziani diffuse nelle comunità di piano, al fine raggiungere la massima mixité e mettere a valore le relazioni e gli scambi possibili.

Le unità abitative sono organizzate grazie a un sistema modulare e flessibile di pannelli u-build system (sistemi di autocostruzione in legno), già immaginando una futura trasformazione del mix residenziale in base alle necessità degli utenti. Anche le scelte tecnologiche e impiantistiche sono sviluppate per consentire l’accorpamento e la separazione delle unità abitative.

Il sistema di domotica e sensoristica integrati consentono ai residenti di conoscere in tempo reale i consumi e definire strategie ed obiettivi condivisi con la comunità di piano e con l’intera community del complesso.

Le residenze studentesche (il 7% della superficie) sono collocate nell’ala nord del complesso, ai piani superiori, scelta voluta per stabilire una relazione con gli ambienti pubblici. La residenza studentesca si articola in una successione di alloggi e di spazi di condivisione che favoriranno lo scambio e la sovrapposizione di competenze e saperi.

Gli spazi di distribuzione sono disegnati per garantire integrazione e supporto reciproco. La comunità di studenti rappresenterà un valore aggiunto per la comunità solidale dell’Ex Galateo e la collocazione dello studentato vicina al cosiddetto “Brain” garantisce lo scambio con le realtà insediate e con i fruitori dei laboratori.

La guest house (10% della superficie) si colloca al piano seminterrato, sul fronte sud, ed è pensata come area per gli ospiti temporanei, al fine di favorire contributi esterni che apportino un valore aggiunto all’Ex Galateo. Questa scelta progettuale mira a non concepire la comunità abitante come un organismo chiuso e definito, e consente di ospitare ad esempio residenze artistiche per lo sviluppo di progettualità collettive.

Al fine di favorire un continuo scambio con la città, i residenti temporanei avranno a disposizione laboratori e officine per sperimentare e mettere a disposizione della comunità competenze, mestieri e attività. I laboratori consentiranno di generare economie di scambio e servizi diretti di supporto all’abitare, oltre che generare una connessione con le tradizioni locali.

Il mercato sociale aperto alla città (il 16% della superficie) si trova al piano seminterrato e rialzato, in prossimità dell’ingresso principale. Il progetto vuole dotare Lecce di un mercato moderno, dove coesistono il consumo e la vendita.

Sarà un ambiente ibrido con temporary shop, spazi di vendita, ristorazione, caffetteria ed aree per il tempo libero. Queste funzioni rappresenteranno un servizio di comunità per i residenti e saranno ulteriore occasione di apertura alla città, oltre che di sostenibilità economica, considerando attraverso il progetto anche le questioni legate alla gestione del complesso immobiliare. (vb)

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