Cni | Crediti pubblica amministrazione

Armando Zambrano: «Crediti pa? Gli ostacoli li pongono banche e intermediari»

In una circolare il presidente del Cni illustra agli iscritti tutte le opportunità disponibili in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione lamentando che intermediari finanziari e istituti bancari non vogliono essere coinvolti in queste operazioni, impedendo di fatto agli ingegneri la cessione dei propri crediti pa.

Armando-ZambranoAntonio Zambrano | Presidente Cni
«È il sistema bancario ad ostacolare un provvedimento che riteniamo di notevole importanza per il rilancio dell’economia. Lo stesso sistema creditizio che fruisce di imponenti flussi finanziari da parte della Bce, che dovrebbero essere resi disponibili al sistema produttivo e invece gli istituti bancari si rifiutano di accettare la cessione dei crediti certificati dalla pubblica amministrazione. Siamo di fronte ad un comportamento inaccettabile, che dimostra ancora una volta dove risiedono i veri ostacoli che pongono un freno al rilancio dell’economia e del Paese».

Infatti, istituti bancari e intermediari finanziari, nonostante i protocolli vigenti, ostacolano le operazioni oppure si dichiarano non a conoscenza delle problematiche o, peggio ancora, non vogliono essere coinvolti: con il risultato che gli ingegneri non riescono a cedere i propri crediti pa. La denuncia che arriva da Armando Zambrano, sulla base di alcune specifiche testimonianze di numerosi iscritti, è stata documentata con una circolare in cui il Consiglio nazionale degli ingegneri illustra agli iscritti le opportunità disponibili in materia di pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione. Entrando nel merito, nella circolare è specificato che i professionisti e le imprese che vantano un credito commerciale nei confronti delle pubbliche amministrazioni possono procedere allo sblocco attraverso la certificazione del credito, che avviene gratuitamente attraverso la piattaforma messa a disposizione dal Ministero dell’Economia a questo indirizzo >>.
La domanda dunque può essere presentata per i crediti commerciali che si vantano nei confronti di:

  • regioni e province autonome
  • enti locali
  • amministrazioni statali, centrali e periferiche
  • amministrazioni pubbliche
  • enti del servizio sanitario nazionale.

L’iscrizione alla piattaforma può essere richiesta direttamente da società e imprese individuali, mentre i professionisti devono richiedere le credenziali alla pa debitrice. Una volta certificato il credito, il professionista lo può utilizzare in questi modi:

  • attendere il pagamento della somma da parte della pa entro la data indicata nella certificazione
  • effettuare la cessione anche parziale o chiedere un’anticipazione presso istituti bancari o intermediari finanziari abilitati ad un determinato tasso di sconto
  • compensare la somma, anche parzialmente, presso l’Agenzia delle Entrate.

Per rendere concreta l’attuazione della cessione del credito, il 17 luglio scorso è stata stipulata una specifica convenzione tra il Mef e l’Abi.

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