Confartigianato | Riforma Codice degli appalti

Arnaldo Redaelli: «ddl appalti: svolta buona per valorizzare le micro e piccole imprese»

L’augurio per il vertice di Confartigianato edilizia è che l'iter del provvedimento prosegua velocemente e possa scongiurare ipotesi di sistemi di garanzia per l'esecuzione dei lavori che, di fatto, bloccano il mercato degli appalti, così come l'obbligo dei concorrenti di indicare i nomi dei subappaltatori in sede di gara.
Arnaldo Redaelli, presidente Anaepa
Arnaldo Redaelli | Presidente Anaepa

Il presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia >>, Arnaldo Redaelli, sul provvedimento licenziato da Palazzo Madama e che passa ora all’esame della Camera, ha spiegato che «il ddl delega di riforma del Codice degli appalti approvato oggi dal Senato va nella direzione sollecitata da Confartigianato per valorizzare il ruolo delle micro e piccole imprese, contribuire a risolvere il grave problema dei ritardi di pagamento, semplificare le norme sulla materia, garantire trasparenza nella filiera degli appalti».
In particolare, tra le condizioni previste dal ddl per migliorare l’accesso delle micro e piccole imprese agli appalti, la Confartigianato Edilizia segnala i criteri premiali per valorizzare, negli appalti sotto-soglia, la modalità a «chilometro zero» puntando sulle aziende «di prossimità» rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e che si impegnano ad utilizzare manodopera locale. Ugualmente positiva è giudicata la previsione di misure premiali per quei concessionari che coinvolgano le pmi negli appalti, così come positivo è il dimensionamento in lotti in modo tale da garantire l’effettiva possibilità di partecipazione da parte delle micro e piccole imprese.

Sul fronte dei pagamenti sono apprezzate le misure che obbligano la stazione appaltante al pagamento diretto dei subappaltatori in caso di inadempimento da parte dell’appaltatore o su richiesta del subappaltatore e commento positivo anche sul ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, sull’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera e sulla riduzione degli oneri documentali a carico delle imprese in un’ottica di semplificazione.

«L’augurio è – conclude Arnaldo Redaelli – che l’iter del provvedimento prosegua velocemente e possa scongiurare ipotesi di sistemi di garanzia per l’esecuzione dei lavori che, di fatto, bloccano il mercato degli appalti, così come l’obbligo dei concorrenti di indicare i nomi dei subappaltatori in sede di gara. Allo stesso tempo ci auguriamo che possano essere rafforzate le misure tese a valorizzare le micro e piccole imprese nella partecipazione agli appalti a partire dalla suddivisione in lotti di lavorazione o prestazionali. Sarà altrettanto essenziale che i decreti legislativi di attuazione della delega tengano nel debito conto tutti i criteri introdotti dal Parlamento».

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