Agenzia delle Entrate | Dl 83/2014

Artbonus: manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici

Sono ammessi tutti i contribuenti a prescindere dalla loro forma o natura. Il limite annuo ammissibile è il 15% del reddito imponibile per i non imprenditori e il 5x1000 dei ricavi per gli imprenditori.

guida pratica affrescoL’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 24/E dedicata all’Artbonus previsto dall’art. 1 del dl 83/2014 ha specificato che le erogazioni liberali destinate alla manutenzione, sostegno, protezione del patrimonio culturale pubblico potranno essere eseguite sia attraverso gli ordinari canali bancari e postali sia attraverso l’uso di carte di debito o di credito prepagate sia con assegni bancari e circolari.

Per i titolari di redditi d’impresa il credito d’imposta per le erogazioni a sostegno della cultura potrĂ  essere utilizzato anche in compensazione nel modello F24 mentre le persone fisiche e gli enti non commerciali potranno utilizzare il bonus fiscale in dichiarazione per compensare le imposte sui redditi.

Il documento spiega che potranno accedere all’Artbonus tutti i contribuenti. Per poter ottenere il credito d’imposta le erogazioni effettuate dovranno riguardare interventi di protezione, restauro e manutenzione di beni culturali pubblici, di sostegno degli istituti e dei luoghi di cultura di appartenenza pubblica oltre alla realizzazione di nuove strutture o di restauro di quelle giĂ  esistenti delle fondazioni (lirico-sinfoniche) o di enti e istituzioni pubbliche che operano senza scopo di lucro e in via esclusiva nel campo dello spettacolo.

L’Artbonus spetta in misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei periodi d’imposta successivi a quello n corso al 31/12/2013 e in misura del 50% di quelle effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2015.
Per le persone fisiche e gli enti che non svolgono attivitĂ  commerciale il credito d’imposta è riconosciuto fino al 15% del reddito imponibile annuo mentre per i titolari di redditi d’impresa il credito spetta nel limite del 5×1000 dei ricavi conseguiti.
Per effetto della disposizione contenuta nell’art. 1 del dl 83/2014 (2° comma) il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di uguale importo.

Per quanto concerne la modalitĂ  concreta di fruizione del bonus occorre distinguere fra soggetti titolari di redditi d’impresa e altri contribuenti:
– per quanto riguarda i primi la quota annuale del credito d’imposta potrĂ  essere utilizzata in compensazione all’interno del modello di pagamento F24 a decorrere dal primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello di effettuazione delle erogazioni liberali agevolabili;
– per i contribuenti non titolari di redditi d’impresa utilizzeranno ciascuna delle tre quote annuali del bonus nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui è stata effettuata l’erogazione liberale a scomputo delle imposte sui redditi.

In caso di mancato utilizzo del credito d’imposta all’interno di una delle tre annualitĂ  lo stesso potrĂ  essere riportato in avanti per essere utilizzato nei periodi d’imposta successivi. Da ricordare che l’Artbonus deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi.

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