Hilti | V edizione di Seismic Academy

Progettare e costruire con criteri antisismici: l’approfondimento Hilti

La prevenzione antisismica e gli aspetti legati al rischio sismico al centro dell’evento promosso da Hilti con case studies, esempi costruttivi e simulazione delle opere murarie di fronte a sollecitazioni sismiche.

A Milano la V edizione di Seismic Academy organizzata da Hilti Italia ha focalizzato i temi legati al rischio e alla prevenzione antisismica.

Ing. Alessandro Aronica | Studio Msc Associati

Aronica ha presentato il progetto strutturale dell’Unicredit Pavillion, sede del convegno, ponendo l’accento sugli elevati standard qualitativi e tecnologici della struttura e spiegando la posizione dell’edificio rispetto al podio esistente e la sua interferenza con le infrastrutture (strade, treni e metropolitane) già realizzate sotto di essa. Presentando il progetto dalle sue origini fino alle fasi finali, è stato inoltre evidenziato come la location sia stata costruita seguendo le più innovative norme antisismiche in seguito all’utilizzo soluzioni tecnologiche che lo rendono un esempio di edilizia moderna. L’Unicredit Pavilion è di fatto il primo esperimento di progettazione integralmente realizzato con tecnologia Bim dallo studio Msc, richiesto fortemente dall’arch. De Lucchi. Dalla progettazione Bim è stato in seguito ricostruito il modello strutturale non solo relativo al nuovo edificio ma anche a quello dei corpi sottostanti per adeguare le strutture già esistenti catturare le sollecitazioni. È stato inoltre realizzato con tecnologia Cad/Cam il modello che ha governato la macchina numerica per la fresa di tutti gli elementi lignei che formano le varie strutture esterne del Pavilion.

Ing. Paolo Riva | Dipartimento di Scienze Applicate Università degli Studi di Bergamo

Riva ha fornito una panoramica dettagliata sulla bozza della nuova Normativa Tecnica delle Costruzioni. Nell’assenza di nuove vere normative tecniche sono state illustrate le modifiche rispetto alle vigenti dal 2008: tra le poche novità concettuali, le principali sono la scomparsa di qualunque riferimento alle zone sismiche per la progettazione, la distinzione tra le fasi di progettazione, in capacità e gerarchia delle resistenze e l’adozione di tavole sinottiche di riepilogo dei diversi coefficienti per facilitare i confronti sistematici tra le diverse classi d’uso. È stata approfondita la definizione degli stati limite (operatività, danno, salvaguardia della vita e prevenzione del collasso) e i nuovi requisiti legislativi ai quali prestare attenzione nella progettazione di un edificio.

Ing. Ted Przybylowicz | Hilti

Przybylowicz ha portato l’attenzione dei presenti sul tema della ricerca antisismica nelle tecnologie di fissaggio, rimarcando l’impegno della multinazionale del Lichtenstein nel produrre dispositivi capaci di garantire il massimo degli standard di sicurezza, rispettando le esigenze legate ai costi. Le soluzioni di fissaggio proposte da Hilti rappresentano un connubio tra software, servizi di prove di trazione in situ, servizio di verifica che riescono a garantire soluzioni sicure. Una mission, quella di Hilti, che persegue fedelmente in sedi di produzione decentralizzate in Usa, Germania, Cina e Svizzera, collaborando anche con enti e università come la San Diego University, la Ntu di Atene, l’università di Stoccarda ed Eucentre in italia.

Prof. Franco Mola | Politecnico di Milano

Mola ha approfondito il tema del design delle tecnologie di fissaggio nell’ingegneria antisismica, volte ad aumentare la resistenza delle connessioni nelle strutture esistenti ed in fase di realizzazione. Sono stati mostrati alcuni esempi di retrofitting applicati: gli interventi eseguiti al palazzo di Giustizia di Milano (iniezioni di cemento a espansione nei danneggiamenti del marmo), il consolidamento di alcuni viadotti autostradali (dopo casi di connessioni esposte a seguito di trazioni ripetute).

Ing. Vincenzo Macillo | Università Federico II di Napoli

Macillo ha presentato il comportamento di strutture leggere in metallo, sotto effetto del sisma. Le ricerche dell’ateneo campano hanno avuto lo scopo di colmare il gap tra le norme specifiche e l’applicazione di strutture leggere di metalli nelle zone ad alto rischio sismico, al fine di applicarle nella richiesta in aumento di edifici low cost ad alte prestazioni. La ricerca è stata caratterizzata dalla valutazione della resistenza dei sistemi in acciaio, attraverso sollecitazioni di tipo sismico riprodotte in laboratorio.

Successivamente è stato illustrato l’Elissa project, ricerca finanziata dalla Commissione Europea a cui partecipano università ed enti del settore, acronimo di «Energy Efficient Lightweight Sustainable Safe Steel Construction», nel quale un’abitazione riprodotta in scala reale (3 stanze, 2 piani e 5,55 m di altezza composta da travi di metallo leggere), viene sollecitata da una scossa sismica pari a quella de L’Aquila del 2009. Un’applicazione di questa tecnologia è stata la realizzazione della scuola elementare all’interno della base Nato di Napoli.

Elizabeth Vintzileou | National Technical University Atene

Vintzileou ha illustrato gli interventi eseguiti sul Monastero di Dafne dopo il terremoto del 1999: un complesso dell’undicesimo secolo, la cui cupola è internamente coperta da mosaici antichi. Dopo aver analizzato la storia architettonica del complesso attraverso le documentazioni letterarie, è stata effettuata una simulazione delle proprietà meccaniche delle opere murarie, prima e dopo gli interventi ipotizzati.
Gli interventi sono stati pianificati tramite modellazioni 3d, sia per facilitare le simulazioni che per lasciare tracce chiare in vista di eventuali lavori futuri. Per non intaccare i mosaici e le opere d’arte esistenti, si è intervenuto applicando diaframmi di legno e metallo nel soffitto dell’edificio e nel tamburo della cupola.

Ing.Giovanni Spatti | Wood Beton

Spatti ha spiegato alcune soluzioni innovative per costruzioni antisismiche e prefabbricate, in un momento storico in cui l’edilizia va sempre di più verso l’utilizzo di prodotti industrializzati. Le case study riportata da Spatti è stato il Moxy Hotel di Malpensa, interamente realizzato attraverso l’utilizzo delle «wet box», ovvero elementi prefabbricati tridimensionali per muri divisori, facciate, corridoi e solai, interamente assemblati in cantiere. Questo ha permesso di realizzare l’edificio in tempi brevi ( un ritmo di 6 camere al giorno, con costi ridotti, sono sufficienti pochi macchinari e un team di 4 operai), rispettando tutte le norme di progettazione antisismica. L’altro esempio portato in esame è stato quello del Padiglione dell’Angola ad Expo 2015: una struttura smontabile le cui componenti sono costituite da giunti meccanici di legno, calcestruzzo e acciaio e da resine epossidiche utilizzate con il sistema «Ferwood».

Prof. André Filiatrault | State University of New York di Buffalo

Filiatrault ha incentrato il suo intervento sull’isolamento sismico per gli elementi non strutturali utilizzando lo smorzamento. Elementi che ad oggi rappresentano l’investimento più dispendioso in ogni realizzazione edilizia e quello soggetto a potenziali danni più disastrosi. I sistemi di smorzamento sono apparecchi meccanici che dissipano l’energia sfruttando il movimento degli elementi strutturali: quando l’energia sismica viene dissipata meccanicamente, non si verificano danni. I sistemi di smorzamento sono composti da un pistone di acciaio con una testa in bronzo, riempiti di una soluzione al silicone. L’altro sistema in uso è quello dei cuscinetti in gomma laminata, che dissipano l’energia di sollecitazioni di tipo orizzontale. Questi sistemi sono stati applicati nei due case studies proposti: nella simulazione di isolamento sismico di un magazzino di pallet e in quella di un soffitto sul quale sono stati installate delle tubature.

Ing. Gianluca Vallerini | Incide Engineering

Vallerini ha ribadito il ruolo e l’importanza della progettazione antisismica degli elementi non strutturali, specialmente nel nostro Paese che registra un elevato rischio sismico. Dopo una panoramica sulle normative tecniche in ambito di progettazione antisismica e di diverse tipologie di staffaggi longitudinali e trasversali è stata riportata una case history di Incide Engineering dedicata alla progettazione di un edificio multipiano a destinazione d’uso mista, situato nel centro della città di Milano. L’altro case study riguardato il progetto di un centro di stoccaggio di materiali nucleari, dove grazie ad un’analisi Bim è stato possibile effettuare la progettazione integrata delle strutture e degli impianti, ed è stato possibile determinare le sollecitazioni sismiche sugli staffaggi.

Qui per scaricare gli interventi

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