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Piattaforme digitali e Bim: il focus di Assobim dedicato alla filiera delle costruzioni

Assobim ha organizzato un webinar dedicato ai produttori di componenti e sistemi per sottolineare l’importanza dell’evoluzione digitale e i benefici che l’intera filiera delle costruzioni può trarre dall’adozione della metodologia Bim. Centrale il tema relativo alla necessità di creare una piattaforma digitale nazionale delle costruzioni.

Si è svolto ieri (martedì 19 ottobre) “Bim e processi digitali per i produttori di componenti per la filiera delle costruzioni”, l’evento online organizzato da Assobim dedicato ai produttori di componenti e sistemi per approfondire come l’introduzione del Bim possa portare valore al business, grazie alle piattaforme digitali con library di “oggetti Bim”.

L’iniziativa ha voluto sottolineare l’importanza dell’evoluzione digitale anche per quanto riguarda il comparto manufatturiero dell’edilizia e soprattutto la necessità della creazione di una piattaforma digitale nazionale delle costruzioni che consenta a tutti gli attori di rivoluzionare approcci, metodi e processi, per far fronte all’epocale cambiamento che sta investendo la nostra società̀ e avviare una vera transizione digitale dell’intero comparto.

In quest’ottica, le piattaforme di oggetti Bim sono un importante strumento di business al servizio dei fornitori di componenti. Le piattaforme digitali (altrimenti dette portali), infatti, consentono alle aziende di condividere sul web i propri cataloghi di prodotti e le library di oggetti Bim, dando la garanzia ai progettisti di utilizzare informazioni corrette e aggiornate di materiali, sistemi e tecnologie esistenti sul mercato.

Le piattaforme digitali sono importanti, ma è fondamentale che siano interoperabili e sincronizzate tra loro, per evitare di creare l’effetto “silos” a livello informativo con preclusione di scambio dati, duplicazione e incongruenze degli stessi. L’obiettivo della proposta è quindi quello di creare efficacia ed efficienza dei processi attraverso un riferimento unico per il settore.

La necessità diventa evidente anche se si guarda allo scenario europeo, in cui si è al lavoro per realizzare un portale comune delle costruzioni che dovrà federare i diversi portali nazionali. Se l’Italia non realizza con urgenza il proprio, si rischia di importare i prodotti di fornitori esteri, senza poter esportare i nostri.

Il webinar organizzato da Assobim ha trattato questi argomenti, fornendo indicazione utili alle aziende produttrici di componenti che si stanno avvicinando al Bim, con particolare riferimento al linguaggio con cui dialogare per lo sviluppo della propria attività.

Cuore dell’evento sono state le tre tavole rotonde. La prima è stata dedicata alla visione strategica e al ruolo che le piattaforme digitali per le costruzioni possono avere a livello nazionale. A questa è seguito poi il confronto tra gli operatori della filiera, che hanno portato il loro punto di vista sull’argomento. Infine, i rappresentanti di alcune tra le più importanti piattaforme di oggetti Bim operanti in Italia sono intervenuti raccontando come questa metodologia porti concreti benefici al business delle aziende produttrici di componenti.

Adriano Castagnone | Presidente Assobim.

Adriano Castagnone | Presidente Assobim

«Il Bim per i fornitori di componenti è una questione di business e una grande opportunità di crescita: consente di acquisire quote di mercato, di rimanere competitivi.
La creazione di una piattaforma Bim comune a tutta la filiera delle costruzioni sarebbe anche un formidabile acceleratore della digitalizzazione. Guardando anche agli obiettivi del Pnrr di promozione dello sviluppo del digitale in Italia, realizzare la piattaforma digitale nazionale delle costruzioni innescherebbe un processo virtuoso di transizione digitale di tutta la filiera Aec
».

Riccardo Perego | Consigliere Assobim.

Riccardo Perego | Consigliere Assobim

«Assobim è tra le realtà che hanno chiesto con urgenza una piattaforma digitale nazionale delle costruzioni, proponendo al Ministero dello sviluppo economico e poi al Ministero delle Infrastrutture di adottare il progetto DigiPlace.
Guardiamo all’esempio di Ainop, Archivio Informatico delle Opere Pubbliche, basato sulla interoperabilità delle varie amministrazioni che detengono e gestiscono i dati. Come insegna l’esperienza di Ainop, è possibile avere un database di riferimento comune. Le esperienze da cui partire non mancano: serve una piattaforma nazionale a cui agganciare le librerie di oggetti Bim dei produttori di componenti privati
». (vb)

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