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Messori: “l’Italia colga le opportunità offerte dai finanziamenti Ue”

La riflessione di Marcello Messori, professore di Economia Europea e Banking and Financial Regulation alla Luiss e direttore della School of European Political Economy, sul piano degli investimenti europei per contrastare la crisi economica che ha colpito gli stati membri a causa dell’epidemia di Covid-19.

A partire dalla scorsa primavera, sono molte le iniziative di politica fiscale e monetaria messe in campo dall’Europa per aiutare a risollevare l’economia degli stati membri messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria.

Una delle proposte che potrebbe rappresentare una straordinaria opportunità per l’economia italiana è sicuramente il programma Next Generation Eu, con il quale, per la prima volta, l’Unione Europea ha deciso di centralizzare l’emissione di un ingente ammontare di titoli di debito (750 miliardi di euro) da ripartire fra gli Stati membri in base all’impatto dello shock pandemico e ai preesistenti squilibri economici.

Fra le altre iniziative europee vanno citate: il Sure, lo strumento sviluppato per finanziare interventi di sostegno alla disoccupazione temporanea, 10 miliardi che l’Europa ha destinato all’Italia, e il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), detto anche Fondo salva-Stati, che potrebbe coprire le spese per il rafforzamento della sanità fino al 2% del Pil del paese richiedente.

Il Recovery Fund, programma di finanziamento europeo, mira a rilanciare l’economia dell’Ue incentivando e sostenendo l’investimento privato e le riforme relative ai progetti relativi all’innovazione digitale, alla sostenibilità ambientale e sociale.

Se approvati, dalla metà del 2021 i singoli progetti saranno finanziati per tranche in base a un sistematico monitoraggio del loro effettivo avanzamento in modo conforme a quanto preventivato. Ma non solo, la Bce ha previsto un ammontare di liquidità pari ad almeno 1.800 miliardi di euro entro la metà del prossimo anno per sostenere le economie degli stati membri.

Nel volume “Italia 2030. Proposte per lo sviluppo” di Assolombarda, e in particolare nelle conclusioni, un gruppo di studiosi tra cui il professore Marcello Messori, ha riportato molte delle raccomandazioni specifiche suggerite all’Italia dalla Commissione europea nel 2019, anticipando aspetti rilevanti del programma Next Generation Eu, elaborato dalla nuova commissione europea di Ursula von der Leyen.

Prof. Marcello Messori | Direttore School of European Political Economy Luiss.

Prof. Marcello Messori | Direttore School of European Political Economy Luiss

«Attraverso questo piano europeo il nostro Paese ha ottenuto il più elevato ammontare di risorse in valore assoluto: circa 210 miliardi di euro, ripartiti in circa 90 miliardi di trasferimenti e 120 miliardi di finanziamenti a lungo termine a tassi di interesse prossimi a 0. Il disegno strategico degli investimenti e delle riforme da realizzare può essere ora finanziato con un ammontare di risorse ingente che, se utilizzato per iniziative rivolte all’innovazione digitale e alla sostenibilità ambientale e sociale, rappresenterebbe un grande passo avanti per l’economia. Le istituzioni europee ci stanno offrendo la straordinaria opportunità di allentare la scarsissima capacità fiscale per un congruo ma limitato periodo di tempo. Se il Paese dissipasse tale opportunità e usasse le risorse europee in modi inefficienti, gli squilibri macroeconomici italiani si aggraverebbero e il debito pubblico diventerebbe insostenibile». (vb)

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