Assodimi/Assonolo | Indagine SmartLand

Covid-19: decresce anche il noleggio dei beni strumentali

La previsione di crescita presentata durante il congresso 2019, Assodimi/Assonolo stimava un +10% del settore per il 2020. Il blocco del mercato dovuto all’emergenza Coronavirus ha invece creato un decremento dell’1,5% che potrebbe arrivare al 4%. Tutti i settori merceologici stanno soffrendo della situazione attuale, con qualche distinzione per il settore nolo-verde e per il settore dei gruppi elettrogeni. A riferirlo è l’indagine condotta da SmartLand per Assodimi.
Assodimi | Previsioni fatturato.

L’analisi sul mercato del noleggio dei beni strumentali condotta da SmartLand per Assodimi è stata redatta su un campione che rappresenta più del 25% del fatturato del mercato.

I primi due mesi del 2020 facevano intravedere un notevole aumento del fatturato con il 52% delle aziende che denotavano un mercato in aumento (16.5% con aumenti dal 10% al 25% e 12.7% con incrementi dal 25% al 50%).

Classi dimensionali

La situazione si accentua ulteriormente se si suddivide per classi dimensionali, per quelle oltre i 5 milioni di fatturato ben il 60% dei rispondenti vedeva il mercato in incremento.

Dal mese di marzo la variazione del fatturato è stata negativa per oltre 80% degli intervistati con il 26,6% che ha visto decrementi tra il 25% e il 50% e il 25,3% che ha riscontrato decrementi tra il 50% e il 75%. Con questi numeri è naturale vedere un 72% degli intervistati che si dice preoccupato per il futuro.

Assodimi | Divisione per settori merceologici.

Tutti i settori merceologici stanno risentendo in maniera molto negativa della situazione attuale, con qualche distinguo per il settore nolo-verde e in maniera poco evidente per il settore dei gruppi elettrogeni.

Il settore del noleggio di beni strumentali si è organizzato con un 17.7% di aziende completamente chiuse, un 50.6% chiuse con servizi a richiesta e un 30,4% aperti ma in modalità ridotta.

Come ha evidenziato Marzia Giusto, amministratore delegato di Loxam Access, e vicepresidente di Assodimi, la riduzione dei servizi aziendali è stata obbligata non solo per i decreti ma anche per venire incontro alle esigenze del personale.

Nel mese di marzo sono aumentati notevolmente anche gli insoluti con un 33% delle aziende che vede un aumento della mancata riscossione tra il 10% e il 30% e un 28% che vede salire tale mancanza tra il 30% e il 50%.

Mauro Brunelli, amministratore delegato di UpRent, e presidente di Assodimi, ha ricordato l’importanza di pagare i propri fornitori e di far rispettare le regole contrattuali ai propri clienti rispettando la normale dialettica commerciale e continuando a fare squadra fra i noleggiatori per individuare i clienti che operano con modalità commerciali discutibili.

Le stime disattese

Le prospettive per il prossimo periodo dipenderanno moltissimo dalla durata di questi blocchi: a ottobre 2019 al congresso dei noleggiatori Assodimi, le previsioni per quest’anno erano di una crescita media del 10%.

Se il mercato risulterà operativo da maggio questa crescita sarà attenuata fino a scendere al 1,5% ma se il blocco durerà fino a fine giugno avremo un decremento del mercato del 4%.

In base ai decreti ministeriali, le aziende di noleggio possono continuare ad essere operative, rispettando tutti i protocolli di sicurezza, in quanto attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere aperte informando la prefettura di competenza oltre al fatto che possono accedere ai propri locali per svolgimento di manutenzione, sanificazione, amministrazione e ricezione forniture.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here