Dal prossimo 30 aprile c’è il rischio concreto di non poter più assumere apprendisti nelle aziende artigiane del legno e dei lapidei, comparti che occupano 80mila addetti e che storicamente fanno molto ricorso ai contratti di apprendistato.
Il grido di allarme arriva dai sindacati dei lavoratori e dalle associazioni datoriali che ricordano l’immediata scadenza dell’accordo ponte senza che si sia provveduto alla sua proroga. Confartiginato, Cna, Casartigiani, Clasi accusano Feneal Uil, Fillea Cgil e Filca Cisl di aver abbandonato il tavolo negoziale per il rinnovo del contratto (in scadenza il 30 aprile) per il quale le associazioni datoriali avevano chiesto un rinvio di 30 giorni per approfondire i temi più complessi, in particolare gli aumenti salariali.
Si tratta di un’interruzione delle trattative che impedisce la possibilità di assumere apprendisti.
«La responsabilità di questo – ha sostenuto Paolo Acciai, segretario nazionale della Filca Cisl – è da attribuirsi al comportamento alquanto singolare tenuto da Confartigianato e Cna, che nell’incontro di trattativa per il rinnovo del contratto dei settori ha deciso di non sottoscrivere la proroga del contratto di apprendistato. Una scelta che conferma un atteggiamento d’improvvisazione nella gestione del tavolo contrattuale.
Nel corso dell’incontro si doveva affrontare il nodo della parte normativa del contratto legno-lapidei artigianato e invece ci siamo trovati davanti a una sorprendente posizione di chiusura rispetto all’incontro precedente, con la richiesta di avere una proroga e di rinviare a fine maggio tutta la discussione contrattuale».
«Mi domando – conclude l’esponente della Filca nazionale – come Confartigianato e Cna giustificheranno alle loro imprese il perpetuare di questo atteggiamento irresponsabile e che certamente non risponde alle reali esigenze dei tanti, piccoli artigiani e di decine di migliaia di potenziali apprendisti».
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