È stato inaugurato nel cuore di Rimini Augeo Art Space, creato da un’idea dell’architetto e designer Yasmine Mahmoudieh e dalla riconversione degli spazi storici di Palazzo Spina: si tratta di un concept unico che avvicina l’arte contemporanea e il mondo del wellness.
Il progetto di Augeo, commissionato da Sergio Antolini e dal suo direttore creativo Matteo Sormani, che verrà replicato in altre importanti città all’estero, ha interessato il pianterreno e il sotterraneo dell’ex-Palazzo Brancaleoni, oggi Palazzo Spina, in una distribuzione su due aree, quella della galleria d’arte e quella della spa.
La galleria d’arte. Ad accogliere gli ospiti è un’opera pensata dalla designer e realizzata completamente in Hi-Macs >>: la «scultura funzionale», che parte dal lato destro dell’ingresso per nascondere le vecchie imperfezioni nella struttura originale, si trasforma poi in seduta che «scivola» lungo il perimetro delle sale e termina trasformandosi infine in zona accoglienza e bar.
Hi-Macs è stato lavorato dall’azienda italiana Dform >>, che lo ha plasmato con grande abilità e precisione, conferendo alla «scultura» quel suo aspetto di spontanea sinuosità, tratto distintivo della progettista, che ha sfruttato le linee curve in molte delle sue realizzazioni.
Le superfici bianche, come quella retrostante il bancone, verranno utilizzate come schermi per progetti di arte digitale. Il primo apparterrà a Zuth, al quale è stato richiesto di interpretare in chiave personale e artistica l’idea di Augeo in merito alla contemplazione, al desiderio, alla meditazione e alla libertà.
Il pavimento, volutamente «sporcato» dai toni del cemento, richiama i colori del cortile esterno, tipicamente italiano.
L’illuminazione è stata accuratamente studiata per far apparire gli ambienti più ampi e luminosi, optando per una luce prevalentemente indiretta che non stanca la vista degli ospiti e li accompagna tra le diverse stanze. Strisce di luce, ai piedi delle pareti, alleggeriscono invece la struttura, facendo «galleggiare» i muri con un effetto scenografico affascinante.
La spa. Accessibile anche da un ingresso separato, si sviluppa al piano inferiore. Per sottolineare la contrapposizione dell’ambiente spa con quello art, la progettista ha pensato per la zona benessere dei toni molto più scuri: infatti, grandi lastre di pietra nera, rivestimenti metropolitani e mosaici dai toni molto scuri sostituiscono il bianco del piano superiore.
L’illuminazione tenue e indiretta, crea suggestivi giochi di luce sulle superfici, senza stancare gli occhi e contribuendo attivamente al relax degli ospiti.
Le linee nette, spesso angolari, delle pareti e dei divisori interrompono l’abbraccio delle forme curve e definiscono gli spazi.
La sala fitness, attrezzata con macchinari di ultima generazione, sorprende con luci artificiali colorate, semplici e in grado di dare profondità e movimento all’ambiente.
Gli spazi irregolari di tutta l’area benessere, invece, si intersecano creando molti angoli, che danno l’immagine di un labirinto, angoli sfruttati per creare piccole soluzioni bagno e camerini. Le fragranze diffuse nell’ambiente completano l’atmosfera olistica, così come la selezione dei materiali che, con accostamenti coscienziosi, danno una gradevole sensazione di calore e tranquillità.
Hi-Macs. Pietra acrilica naturale in grado di assumere qualsiasi forma, largamente utilizzata per allestimenti d’interni e progetti architettonici dalle forme scultoree e dalle prestazioni elevate, che includono facciate, rivestimenti per pareti o cucine, stanze da bagno e superfici d’arredo, in complessi commerciali, spazi privati e locali pubblici. Hi-Macs è composto da resina acrilica, minerali naturali e pigmenti, che insieme creano una superficie liscia, non porosa e priva di giunzioni visibili, soddisfacendo gli standard più elevati da un punto di vista estetico, costruttivo, funzionale e igienico, offrendo così molteplici vantaggi rispetto ai materiali convenzionali.
Il materiale, concepito e prodotto da Lg Hausys >>, prevede un processo di riscaldamento molto semplice e presenta proprietà di stampaggio termoplastico tridimensionale, consentendo così di realizzare progetti privi di giunzioni visibili e offrendo una gamma di colori virtualmente illimitata che, in alcune tonalità cromatiche, presenta una speciale translucenza se esposta alla luce. Hi-Macs è un materiale robusto quasi quanto la pietra, tuttavia può essere lavorato come il legno, infatti può essere tagliato, smussato, forato o levigato. È realizzato mediante una tecnologia di ultima generazione, il trattamento termico avanzato (thermal cure). La temperatura raggiunta durante il processo produttivo contraddistingue il prodotto rispetto alle altre pietre acriliche, creando un composto più compatto e dalla struttura ancora più omogenea, robusta e durevole, dotata di un maggior grado di resistenza e una migliore plasmabilità termoplastica. Da un punto di vista igienico, non assorbe l’umidità, è estremamente resistente alle macchie, facile da pulire, da mantenere e riparare. Innumerevoli certificazioni internazionali confermano le qualità di Hi-Macs in materia di ambiente, igiene e resistenza al fuoco. È il primo materiale Solid surface sul mercato ad aver ottenuto la certificazione Eta (European technical approval) per le facciate esterne, nella tonalità Alpine white S728.
Chi a fatto Cosa
Progettazione: Yasmine Mahmoudieh, Studio Mahmoudieh >>
Team: Irina Gibert, Tomaso Boano
Committente: Sergio Antolini e Matteo Sormani
Consulenza tecnica: Studio Cumo Mori Roversi
Trasformatore Hi-Macs: Dform srl
Distributore Hi-Macs per l’Italia: Bonomi Surfaces
Installazione: Dornbracht >>
Crediti fotografici: Riccardo Gallini
