Produzione | Autodesk

Integrazione del Bim a supporto della progettazione di impianti e reti

Aec Collection e Bim Collaborate Pro di Autodesk sono stati implementati da Heratech, società operante nei settori ambientale, energetico e idrico, a supporto delle fasi di progettazione e costruzione e della standardizzazione dei processi tecnici e gestionali. Lavorare con il Bim consente alla società di trarre vantaggio sia dai progetti più complessi che da quelli più semplici ma a elevata ripetitività.

La Direzione Ingegneria di Heratech è la struttura che si occupa della progettazione e della costruzione degli asset del Gruppo Hera, una delle più importanti multiutility nazionali nei settori ambientale, energetico e idrico.

All’interno della Direzione Ingegneria sono presenti circa 200 professionisti tra tecnici, ingegneri, geometri e periti, con specializzazioni che spaziano dalla progettazione meccanica, civile, elettrica e di automazione, sia in ambito impiantistico che in ambito reti, alla costruzione e che operano nelle tre filiere.

Nel piano industriale Heratech ha attualmente in sviluppo circa 400 interventi, con investimenti per oltre un miliardo di euro. Numeri e obiettivi che hanno reso necessario strutturare un programma di trasformazione digitale sfidante di cui la società si è resa protagonista e che ha previsto l’integrazione del Bim a supporto delle fasi di progettazione e costruzione e della standardizzazione dei processi tecnici e gestionali.

Autodesk | Il termovalorizzatore di Trieste.

Integrati a seguito di una software selection e confermati dopo un progetto pilota avviato nel 2018, l’Aec Collection e Bim Collaborate Pro di Autodesk hanno permesso a Heratech di avviare e mettere a frutto il processo di trasformazione basato sul Bim e sui modelli di progettazione pluridimensionali e interdisciplinari.

I vantaggi della sperimentazione di Heratech hanno quindi convinto il Gruppo all’estensione della scelta anche all’ambito Facility in cui si conferma l’utilizzo di Revit e in ambito reti di distribuzione in cui si sta sperimentando l’utilizzo di Civil 3D.

La progettazione collaborativa, uno dei punti di forza delle soluzioni Autodesk e dell’approccio Bim, ha permesso a Heratech di allestire un unico ambiente in cui raccogliere la documentazione organizzata in maniera strutturata e necessario alla condivisione di contenuti e informazioni alle discipline coinvolte.

Il progetto per il termovalorizzatore di Trieste

Un approccio di ultima generazione, quello dell’ingegneria della qualità, che si ritrova in uno dei più recenti impianti in carico ad Heratech e attualmente in realizzazione, il termovalorizzatore di Trieste.

Si tratta di una complessa opera di revamping dell’impianto esistente che prevede la sostituzione di una linea di incenerimento collocata tra le due linee esistenti, lo spostamento di servizi comuni, oltre al potenziamento del ciclo termico a servizio di tutte e tre le linee per il recupero energetico che include l’upgrade della turbina a vapore di circa 2 Mw per una potenza elettrica immessa in rete pari a 18,6 Mw, il tutto senza interrompere l’attività dell’impianto.

Progettare e costruire con un unico modello condiviso ha reso possibile la piena comprensione del progetto a tutti gli attori coinvolti e agli enti incaricati di fornire le autorizzazioni. Poter collaborare sulla stessa base rende infatti più evidenti e in modo reciproco, a tutte le discipline, le singole necessità.

Pensare in tre dimensioni e a più discipline simultaneamente è uno dei principali vantaggi offerti dagli strumenti dell’Aec Collection e permette di precorrere i problemi, riducendo tempi e costi.

Un approccio completato da Autodesk Bim Collaborate Pro, che mette a disposizione di Heratech uno spazio comune e condiviso con tutte le informazioni utili a sviluppare un progetto di cantiere in grado di evidenziare immediatamente le necessità sul campo. Un vantaggio che si traduce anche in decisioni più facilmente condivisibili con i clienti e, quindi, non contestabili a giochi fatti.

Un’ulteriore dimensione del Bim è quella dei dati e delle informazioni di cui il modello si arricchisce e che permette di effettuare analisi predittive efficaci. L’ambito in cui Heratech opera prevalentemente, il brownfield, non può non prescindere da tutti i fattori che costituiscono l’intero ciclo di vita di un impianto. La valutazione a preventivo del riuso, della sostenibilità e dei costi associati allo smaltimento dei materiali è fondamentale.

Il futuro di Heratech vede l’integrazione del Bim e delle soluzioni Autodesk in tutti i settori in cui opera il Gruppo, un obiettivo ambizioso impossibile senza il cambiamento che le persone che fanno parte della società hanno contribuito a portare a compimento.

Erika Carloni | Responsabile Sviluppo e coordinamento Bim Heratech.

Erika Carloni | Responsabile Sviluppo e coordinamento Bim Heratech

«Ci occupiamo di impianti e reti altamente diversificati attraverso divisioni di progettazione e realizzazione dedicate. Siamo nati dall’unione di più strutture di ingegneria, da qui l’esigenza di trovare un percorso omogeneo e comune. Abbiamo individuato nel Bim l’ambiente perfetto per crescere e per migliorare la qualità del nostro lavoro. Oltre alle problematicità del progetto in sé e alla valutazione delle interferenze, l’uso delle soluzioni presenti nell’Aec Collection ci ha confermato che il Bim, al servizio dei progettisti e della qualità del loro lavoro, è fondamentale per costruire e gestire modelli di cantiere a elevata complessità. Interpretare le fasi operative e anticipare il rischio di fermi dovuti al posizionamento di mezzi in grado di interferire con la gestione ordinaria dell’impianto ha costituito un forte vantaggio. Un aspetto che fa la differenza è la possibilità di avere molto chiaro che cosa fa la disciplina di fianco a te. Quella delle soluzioni Autodesk è un’interdisciplinarietà vera, che altrimenti sarebbe unicamente demandata alla disponibilità altrui. Ora ne approfittiamo quotidianamente. A fronte di un impegno iniziale superiore si abbattono i rischi in fase costruttiva. Contiamo di ottenere una riduzione del 10% sulle varianti dall’integrazione del Bim con gli altri sistemi di computazione e dalla digitalizzazione e dalla standardizzazione dei processi che ha reso possibile. Abbiamo già verificato la possibilità di ridurre di circa il 4% la quota delle varianti che prima si verificavano in cantiere, e questo solo ottimizzando i documenti progettuali».

Giuseppe Viti | Ingegnere e Bim coordinator Heratech

«I software Revit e Navisworks, parte dell’Aec Collection, sono stati impiegati per la progettazione degli asset impiantistici e per i relativi controlli informativi (Model Validation, Code checking e Clash detection). È stato possibile definire un modello dati standard per ogni fase progettuale e successivamente utilizzare Dynamo per estrarre dal modello tutti i dati necessari alla produzione di documenti progettuali». (vb)

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