Montaggio | Autovictor

Posa del nuovo cavalcavia in acciaio e calcestruzzo del ponte di Annone Brianza

Le operazioni di trasporto e il sollevamento della nuova travata metallica a sostituzione del ponte crollato tre anni fa sulla Milano Lecco Ss 36 ad Annone Brianza, sono stati affidati da Anas alla società piemontese Autovictor che ha utilizzato due carrelli Spmt Scheurle per movimentare il nuovo impalcato da 250 t. Utilizzate anche tre autogrù, una Demag AC 300, una Terex Demag AC 500-2 e una Liebherr LTM 1750-9.1.

La società piemontese Autovictor ha progettato e portato a termine la movimentazione e il sollevamento per il ripristino del ponte di Annone Brianza, lungo la Sp 49 sormontante la Milano-Lecco Ss 36.

Il nuovo cavalcavia – intitolato a Claudio Bertini, vittima del crollo avvenuto tre anni fa – è costituito da un’unica campata in acciaio con soletta in calcestruzzo armato che assicura una luce libera maggiore rispetto al ponte precedente. La struttura sarà dotata di bilance, sensori e telecamere per monitorarlo e verificare il rispetto dei limiti di carico.

Ponte Annone Brianza | L’intervento è stato studiato, progettato e interamente gestito da Autovictor e dal proprio personale tecnico.

Anas ha affidato ad Autovictor le operazioni di trasporto dal punto di costruzione al punto di varo e il relativo sollevamento della nuova travata metallica a sostituzione del ponte crollato.

Il nuovo impalcato, che ha un peso di circa 250 t, è stato movimentato utilizzando due carrelli Spmt Scheurle a 4 assi e due carrelli Spmt Scheurle a 6 assi con relative Power Pack Unit. Oltre ai carrelli Spmt, Autovictor ha utilizzato tre autogrù: una Demag AC 300, una Terex Demag AC 500-2 e una Liebherr LTM 1750-9.1.

Autovictor | Gru Demag Ac300.

Per i lavori all’infrastruttura lombarda, il noleggiatore Autovictor ha messo in campo 15 persone tra operatori autogrù, operatori carrelli Spmt, autisti e tecnici. L’intervento è stato studiato, progettato e interamente gestito da Autovictor e dal proprio personale tecnico.

Il cantiere

La struttura di 44 m di lunghezza è stata preassemblata a circa 200 m di distanza dal luogo della sua collocazione definitiva, poi spostata e movimentata con i carrelli Spmt. Ruotata trasversalmente è stata sollevata dalle autogrù e fissata alle spalle di sostegno.

Per permettere lo svolgimento dei lavori in totale sicurezza la Statale 36, una delle più trafficate arterie dell’area tra Milano e la Valtellina, è stata completamente chiusa al traffico.

Gli uomini e le attrezzature di Autovictor non solo hanno dovuto rispettare tempi strettissimi e transitare con il manufatto in strade particolarmente strette, ma si sono trovati a fare i conti con la presenza di numerosi alberi lungo la carreggiata e hanno dovuto lavorare spesso con una pioggia battente.

Avversità che però non hanno rallentato i lavori, anzi la Ss 36 è stata riaperta con qualche ora di anticipo rispetto ai tempi previsti.

Alessandro Gino | Chief Operating Officer Autovictor

«Ci siamo occupati dello studio di fattibilità e della progettazione del sollevamento optando per l’utilizzo delle macchine telescopiche molto più rapide nelle operazioni di allestimento e disallestimento. Come accade in tutti questi lavori particolarmente delicati abbiamo dovuto affrontare e superare non poche problematiche. Nello specifico, la difficoltà principale che abbiamo incontrato è stata relativa al trasporto. A metà del tragitto è infatti stato necessario sollevare con le autogrù l’impalcato per ruotarlo e permettere il transito dello stesso su una carreggiata stretta di circa 5 metri. Inoltre, come al solito, abbiamo affrontato un’autentica corsa contro il tempo. Per tutte le operazioni, da inizio montaggio autogrù e carrelli Spmt a fine smontaggio e riapertura della Ss 36 (sulla quale si eleva il ponte) abbiamo avuto a disposizione solo 48 ore non stop».

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