Costruzioni | Meccanizzazione

Bauma 2019, un laboratorio di tecnologia applicata

Bauma 2019 ha chiamato a raccolta 620.000 visitatori provenienti da più di 200 Paesi. Specchio tangibile delle trasformazioni in atto, un vero e proprio laboratorio di tecnologia applicata, con esperienze imprenditoriali provenienti da tutto il mondo, è la conferma che l’industria delle costruzioni è ancora uno dei maggiori driver dell’economia mondiale, in grado di portare innovazione e miglioramento della qualità dell’ambiente vissuto, con un ruolo da leader e non da follower.

Dall’8 al 14 aprile nel mondo delle costruzioni è stata la settimana del Bauma, la fiera-evento triennale del Construction Equipment and Machinery che si svolge a Monaco di Baviera e non ha pari a livello internazionale, per numeri e dimensioni.

Bauma 2019 | Ingresso al Centro fieristico di Monaco di Baviera.
Staff Tecniche Nuove (Macchine Edili e Imprese Edili) in visita a Bauma 2019 | Da sinistra, Matteo Cazzaniga, Daniela Grancini, Corrado Colombo e Livia Randaccio.

L’impressione generale, ai blocchi di partenza della giornata inaugurale, è stata quella di sempre, ulteriormente amplificata, se possibile: se c’è qualcosa di nuovo da scoprire nel mondo delle macchine e attrezzatura per edilizia, questo è il posto dove trovarlo!

Lo dimostra l’incredibile ressa in attesa di entrare ai tornelli d’ingresso, così come il brulicare di stand piccoli, medi e grandissimi a seconda del marchio espositore, che occupano quest’anno ancor di più i padiglioni interni e le sconfinate aree esterne.

Bauma 2019 | Una delle aree esterne.

Ma cosa ci portiamo a casa da questo Bauma anno 2019? In primo luogo soprattutto un aspetto fondamentale: la digitalizzazione sta modificando tutti gli ambiti della nostra vita e anche il mondo delle costruzioni ne è ormai completamente pervaso.

Ogni attrezzatura o macchinario per edilizia, anche il più tradizionale, è sottoposto a una rivoluzione nelle metodologie di uso corrente: modalità di controllo remoto, raccolta dati, integrazione con app e dispositivi multimediali, rappresentano una realtà ormai diffusa.

Dagli escavatori le cui cabine sono ormai sempre più sature di monitor e computer, fino alle casseforme dotate di microchip per il monitoraggio delle proprietà del calcestruzzo o applicazioni cantieristiche della realtà aumentata per un miglior controllo della qualità costruttiva.

In tutto questo, Bauma 2019 è stato lo specchio tangibile delle trasformazioni in atto, un vero e proprio laboratorio di tecnologia applicata, con esperienze imprenditoriali provenienti da tutto il mondo.

In questo percorso s’inserisce l’altro grande tema dei giorni nostri: l’ecosostenibilità dei processi produttivi.

Ecco allora che la ricerca in termini di carburanti alternativi, alimentazioni elettriche, riuso ed economia circolare pervade tutti i padiglioni della Fiera, come in una rincorsa all’innovazione migliore.

È una bella sensazione, che trasmette ai visitatori il messaggio di come sia in fase di cambiamento il mondo delle costruzioni, da sempre tradizionalmente conservatore e invece oggi così dinamico in ogni sua componente.

Bauma 2019 ha chiamato a raccolta 620.000 visitatori provenienti da più di 200 Paesi, dicono sia il miglior risultato nei suoi 65 anni di storia.

Al di là di tutto questo, però, a noi interessano quanto mai i contenuti e di sicuro ce ne sono stati molti, accompagnati soprattutto da una speranza tramutata in certezza che l’industria delle costruzioni sia ancora uno dei maggiori driver dell’economia mondiale, in grado di portare innovazione e miglioramento della qualità dell’ambiente vissuto, con un ruolo da leader e non da follower.

di Matteo Cazzaniga

Immagini dal Bauma

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