Bce | Indagine periodica sul credito

Bce: più credito alle famiglie ma meno alle imprese

L’indagine periodica condotta dalla Bce riferisce che mentre nell’area Euro la dinamica del credito bancario si sta stabilizzando, in Italia le banche favoriscono i mutui alle famiglie ma rimane restrittivo il contesto del credito alle imprese.

Il quadro emerso dall’indagine periodica condotta dalla Bce, che per la prima volta agli aggregati generali ha sommato i dati sulle cinque maggiori economie dell’area europea, specifica che mentre nell’area Euro la dinamica del credito bancario continua a stabilizzarsi, le banche favoriscono i mutui alle famiglie la cui domanda ha segnato un aumento nel primo trimestre.
La nota dolente per il nostro Paese resta comunque quella del credito alle imprese: qui gli istituti bancari continuano ad inasprire i criteri di concessione dei prestiti mentre la domanda delle aziende risulta essere in continui aumento.Credito alle imprese

Per l’Unione monetaria sono state coinvolte 137 banche. La quota di istituti che hanno comunicato inasprimenti sui criteri di concessione di credito alle imprese ha segnato l’1% passando dal 2% del quarto trimestre 2013.
Sui mutui alle famiglie la quota di banche che riporta inasprimenti è scesa del 5% e la domanda si è rafforzata dal -3% al +13%.
Il miglioramento nel Paese riguarda il segmento dei mutui: la quota netta di banche che ha riferito inasprimenti è scesa dal -25% del quarto trimestre 2013 al -50%. Risulta aumentato quindi in maniera significativa il numero di istituti bancari che hanno ammorbidito i criteri di concessione dei mutui e la domanda della famiglie da quota zero a fine 2013 è balzata a +38%.
Rimane comunque sempre restrittivo l’aspetto del credito alle imprese: la quota di banche che ha riferito inasprimenti è al 13%, come lo era nell’ultimo trimestre dello scorso anno, mentre la quota di banche che ha riferito aumenti di domanda di credito dalle imprese dal -13% di fine 2013 si è attestata a quota zero.

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