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Bene i servizi d’ingegneria ma i liberi professionisti restano ai margini

Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi del Consiglio nazionale degli ingegneri nel mese di giugno sono state bandite gare senza esecuzione per 22,6 milioni di euro, il +12,2% rispetto allo scorso anno. Michele Lapenna ha sottolineato che «il mercato stenta ad aprirsi agli operatori di piccole dimensioni».

Prosegue la congiuntura favorevole per i servizi di ingegneria e architettura in Italia, sebbene il mese di giugno evidenzi uno scenario in cui i liberi professionisti vengono relegati ai margini di un mercato sempre più monopolio delle società di ingegneria.

I dati del Cni

Sulla base dei dati elaborati dal Centro Studi del Consiglio nazionale degli ingegneri nel mese di giugno sono state bandite gare senza esecuzione per un totale di 22,6 milioni di euro, il 12,2% in più rispetto al mese di giugno del 2016.

Ancora un mese positivo rispetto all’anno scorso segno di una progressiva e costante crescita che porta l’importo cumulato di questo primo semestre a raggiungere i 185 milioni di euro, più del doppio di quanto rilevato nei primi sei mesi del 2016.

Primo mese con il Correttivo Appalti

Il mese di giugno è il primo mese completo di osservazione in cui vige il decreto Correttivo al Codice dei contratti pubblici (dlgs 19/04/2017 n° 56), approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 aprile ed entrato in vigore il 20 maggio, per cui i risultati dell’analisi danno anche una primissima idea dell’impatto del Correttivo sul mercato dei servizi di ingegneria e architettura.

Michele Lapenna | Consigliere Cni

Michele Lapenna | Consigliere tesoriere Cni.

«Il mercato dei Sia risulta ancora chiuso e stenta ad aprirsi agli operatori professionali di piccole dimensioni. Su questo aspetto chiediamo che intervenga l’Anac. Detto questo, i dati relativi a giugno 2017, a circa un mese dalle modifiche apportate dal Correttivo, dimostrano un andamento positivo dei valori messi a base di gara. Le modifiche apportate al comma 1 dell’articolo 59 del Codice, relative soprattutto alla possibilità di utilizzo dell’appalto integrato sui progetti definitivi approvati entro il 18 aprile del 2016, non influenzano negativamente il mercato.
Notizie molto positive arrivano anche dal rispetto dell’obbligo da parte delle stazioni appaltanti di utilizzo del dm Parametri che passa a giugno al 63% del totale dei bandi. In questo caso, è evidente l’effetto prodotto dalle modifiche apportate dal Correttivo al comma 8 dell’articolo 24 del Codice.
Restano stabili i valori relativi ai ribassi medi. Tutti questi fattori positivi però, come dicevo, non si traducono purtroppo in una apertura del mercato ai liberi professionisti che nel mese di giugno si aggiudicano solo il 10% del totale del mercato e da gennaio a giugno il 22%.

I requisiti di partecipazione, così come indicati nelle Linee Guida n.1 dell’Anac e come purtroppo affermato da Cni e Rtp in fase di consultazione delle stesse, non aprono il mercato agli operatori professionali di piccole e medie dimensioni.
Il Cni presenterà a breve ad Anac un dossier relativo al primo anno di applicazione del Nuovo Codice, evidenziando i dati positivi e soprattutto quelli negativi, augurandosi che l’Autorità, in ragione del ruolo attribuitogli dal Nuovo quadro normativo, possa intervenire per correggere le distorsioni presenti».

Per consultare il Rapporto sui bandi Sia del mese di giugno 2017 del Centro Studi clicca qui

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