Agenzia del Demanio | Federalismo demaniale

Beni dello Stato trasferiti nel Lazio e a Piacenza i risultati della consultazione pubblica

L’Agenzia del Demanio ha trasferito due ampie aree ai comuni di Rieti e Roccasecca. A Piacenza presentati i risultati della consultazione pubblica dedicata alla valorizzazione di un portafoglio di 10 immobili statali tra cui spicca l’ex rimessa Locomotori della Ferrovia Piacenza – Bettola e il bastione di Porta Borghetto.

Proseguono i trasferimenti dei beni di proprietà dello Stato agli enti territoriali grazie alla procedura prevista dall’ art. 56 bis dl 69/2013 sul federalismo demaniale. La direzione regionale Lazio dell’Agenzia del Demanio ha trasferito definitivamente due ampie aree ai comuni di Rieti e Roccasecca, in provincia di Frosinone.

A Rieti ceduta agli enti locali un'area di 1.100 mq con un edificio di 100 mq.
In Lazio aree cedute agli enti a Rieti e Roccasecca.

In particolare, alla città di Rieti passa gratuitamente l’ex campo di tiro a segno S. Antonio di oltre 1.100 mq con un edificio di 100 mq. Dismesso lo scorso anno dal ministero della Difesa, l’ex bene militare è stato richiesto dall’amministrazione comunale per essere valorizzato in un’ottica di mercato. Un’area di 40mila mq è stata, invece, trasferita al comune di Roccasecca che la utilizzerà per finalità pubbliche. Continua così  la collaborazione Stato – Territorio per recuperare il patrimonio statale inutilizzato con progetti di sviluppo e di rigenerazione urbana, in linea con le esigenze dei cittadini.

Bastione di Porta Borghetto a Piacenza.
Bastione di Porta Borghetto a Piacenza.

A Piacenza la consultazione pubblica, le idee di cittadini, associazioni e imprese sono al centro dell’iniziativa «Futuro prossimo per gli immobili dello Stato a Piacenza»  promossa dall’Agenzia del Demanio e dal comune.

Sono stati presentati i risultati della consultazione pubblica dedicata alla valorizzazione di un portafoglio di dieci immobili statali distribuiti sul territorio piacentino. L’incontro, è stato occasione per discutere della riqualificazione degli immobili, oggi non utilizzati, e inseriti in percorsi di valorizzazione coerenti con le aspettative del territorio.

Ricordiamo che la consultazione si è conclusa il 31 dicembre scorso e ha visto la partecipazione di 19 attori, che hanno formulato 17 proposte per ridare un futuro ai 10 immobili come luoghi da destinare ad attività imprenditoriali, enogastronomiche, culturali, sociali e sportive.

Le proposte per il riuso. Il recupero del Bastione di Porta Borghetto  ha raccolto la maggior parte delle proposte, sia come singolo bene che come parte del circuito delle mura, con idee che spaziano dall’utilizzo sportivo fino alla realizzazione di una cittadella della cultura e dell’artigianato.

il recupero dell'edificio punta alla realizzazione di uno spazio multiculturale e di co-working.
Ex rimessa Locomotori: il recupero dell’edificio punta alla realizzazione di uno spazio multiculturale e di co-working.

Nell’ex Locomotori Ferrovia Piacenza – Bettola, invece, i partecipanti propongono di realizzare un centro multiculturale o uno spazio urbano per il co-working; nell’ ex Caserma Jacopo Dal Verme,  si propone di attivare una «Casa Bottega» per permettere a giovani coppie di condividere spazi abitativi e attività lavorative.

Il Bastione S. Sisto, il Torrione Fodesta e l’ex Chiesa di Sant’Agostino, potrebbero essere convertiti in bar e location enogastronomiche per promuovere il vino piacentino e le altre eccellenze del territorio.

L'ex Chiesa di Sant'Agostino potrebbe divenire centro enogastronomico piacentino.
L’ex Chiesa di Sant’Agostino potrebbe divenire centro enogastronomico piacentino.

Per l’ex Chiesa di Sant’Agostino, in particolare, i partecipanti suggeriscono di realizzare uno spazio a destinazione mista: culturale, ricreativa e ristorativa. Altri due immobili, la Porta del Soccorso e l’ex Chiesa delle Benedettine, sono immaginati come luoghi ideali per le attività culturali e musicali.

Grazie a questi suggerimenti sarà ora possibile avviare un percorso condiviso di valorizzazione, alcuni beni potranno essere trasferiti al comune attraverso il federalismo culturale, altri saranno immessi sul mercato con procedure di evidenza pubblica, come la concessione di valorizzazione di lunga durata, la locazione – concessione ordinaria o l’alienazione, se autorizzata dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Entro l’estate saranno infatti pubblicati i primi bandi di gara per la riqualificazione dei beni.

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