INstabile ha origine tre anni fa nell’estrema periferia est di Bologna all’interno di un insediamento Ina-Casa dove un gruppo di cittadini conosciutisi grazie alla locale «Social street» si è autonomamente attivato per recuperare l’ex centro civico del villaggio abbandonato da 30 anni.
Il gruppo con il supporto dell’associazione Pro.Muovo, la collaborazione dell’associazione Architetti di strada, il supporto di Coop 3.0 e in sinergia con l’amministrazione pubblica locale, ha avviato sin dall’origine un processo di coinvolgimento allargato del territorio con un laboratorio partecipato di co-design a cui, in 6 mesi, hanno preso parte 200 cittadini e 30 organizzazioni del territorio. Con il laboratorio si è voluto immaginare il recupero e il modello d’uso futuro dell’edificio. In particolare è emersa la volontà di fornire risposte alle esigenze di rivitalizzazione socioculturale in uno spazio accessibile, inclusivo e dinamico dove realtà organizzate e non, possano incontrarsi e contaminarsi generando un impatto positivo sul territorio. Durante il laboratorio di co-design con Acer si è definito il contratto d’uso modale che prevede la realizzazione di opere di ristrutturazione in auto-recupero per ripagare l’affitto.
Propulsore urbano in periferia
L’obiettivo del progetto, presentato per il bando culturability – rigenerare spazi da condividere, è di rafforzare e sviluppare il processo già in realizzazione dando vita ad una «Agenzia di Sviluppo locale delle periferie» sul modello dei tedeschi Quartiersmanagement che operi su tre temi principali:
- cultura,
- welfare di comunità
- lavoro.
INstabile diventerà quindi perno, centro di coordinamento e coprogettazione dei servizi offerti oltre che luogo di incontro e contaminazione fra i diversi attori, sia fruitori che erogatori di servizi, che quindi cominceranno a riconoscerlo come un nuovo centro propulsore urbano in periferia. Questo soggetto gestore della governance sarà ispirato al concetto di ‘cooperativa di comunità intesa come un laboratorio di partecipazione permanente, che agirà in-itinere rispetto al processo di trasformazione urbana e non solo ex-ante, come accade tradizionalmente.
Modello sperimentale
INstabile vuole costituire un modello sperimentale per rigenerare le periferie con un atteggiamento immersivo e collaborativo: la proposta porta un alto grado di innovazione sociale e urbana, ed è replicabile anche in altri territori urbani declinandosi rispetto alla vocazione dei diversi contesti e partendo dalle esperienze che genereranno un maggior impatto in questa sperimentazione.