Riqualificazione urbana | Strategie

Bologna: linee di sviluppo urbano

Gli strumenti urbanistici vigenti nel contesto della complessiva riqualificazione urbana prevedono nell’insieme tre grandi categorie di intervento: rigenerazione di aree dismesse (previsti da Poc e Pua), riqualificazione di attrezzature pubbliche e ammodernamenti di attrezzature metropolitane (quali i poli funzionali).

Gli atti approvati dalla Giunta Bologna a completamento della strategia di rigenerazione urbana riguardano la convenzione per l’interramento dei tre elettrodotti del Lazzaretto, il nuovo protocollo d’intesa comune/Città metropolitana/regione/Bologna Fiere per la fiera, l’invio al consiglio comunale per la definitiva approvazione del Piano operativo comunale (Poc) attrezzature e industrie insalubri e del Piano operativo comunale con valore di Piano urbanistico attuativo (Pua) definito Scandellara.

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Le aree di Bologna soggette alla rigenerazione urbana.

In particolare, il Poc attrezzature e industrie insalubri si aggiunge ai Poc relativo alla rigenerazione dei patrimoni pubblici e alla qualificazione urbana diffusa, disegnando una strategia generale di rigenerazione urbana e recupero dell’esistente che vede la città di Bologna in sintonia con i principi della riforma di legge urbanistica.

Nella prospettiva della rigenerazione urbana, gli strumenti urbanistici vigenti individuano nell’insieme tre grandi categorie di intervento:
interventi di rigenerazione di aree dismesse, previsti (da Poc o Pua vigenti);
interventi di riqualificazione di attrezzature pubbliche (previsti da Poc in quanto di dimensioni superiori a 7mila mc di ampliamento o nella città storica);
programmi e ipotesi di ammodernamento di attrezzature metropolitane (poli funzionali).

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Il Poc prevede la delocalizzazione della ex Gironi e della Ex Sintexcal.

Delocalizzazioni

Cinque quartieri su sei sono interessati da interventi di rigenerazione urbana a consumo di suolo pari a zero, una superficie utile complessiva di 53.454 mq con interventi per attrezzature a uso socio-sanitario, di formazione universitaria, per usi ricreativi e sportivi, per nuove abitazioni e per interventi di delocalizzazione di industrie insalubri (la localizzazione degli interventi nei quartieri).

Questi sono i pressuposti del piano operativo comunale denominato «Attrezzature e industrie insalubri», approvato dalla Giunta comunale ed ora in attesa del nullaosta in Consiglio comunale.

Il piano coordina con un unico strumento urbanistico una serie di interventi e trasformazioni riguardanti importanti strutture di servizio della città.

Lo strumento permetterà di attivare i progetti presentati da operatori pubblici e privati pronti a intervenire per migliorare l’erogazione dei servizi collettivi delle proprie strutture. Inoltre il Poc si occupa di due delocalizzazioni di industrie insalubri: la ex Gironi e la ex Sintexcal che non possono più restare in questa ubicazione.

Fra l’altro le aree di intervento si trovano in zone già urbanizzate ed edificate e quindi non è previsto il consumo di nuovo suolo. Lo strumento urbanistico, che recepisce specifiche richieste dei soggetti proponenti, potrà trovare attuazione entro i cinque anni di validità stabiliti dalla legge.

L’area Scandellara

La delibera che approva il Poc dell’area Scandellara, dopo il passaggio in Giunta, andrà al voto del Consiglio comunale. Il piano è strategico per riqualificare l’area eliminando cause di degrado sociale e ambientale e ricostruire un tessuto urbano compatibile con quello attuale caratterizzato da residenze e servizi pubblici.

Lungo la via Scandellara fino a poco tempo era presente area ribattezzata “dei rottamai”: un’antica cava senza fognature e non illuminata che fin dagli anni sessanta ospitava disordinati insediamenti spontanei di piccole attività artigianali (quali rottamai), che portarono alla costruzione di manufatti precari.

L’occupazione abusiva di parte dei terreni e di edifici e lo sviluppo di attività illecite avevano degradato quest’area: ora la zona è parzialmente bonificata. Il nuovo progetto urbanistico (promosso in accordo con i proprietari delle aree, il quartiere e con il coordinamento di Urban Center) prevede nuove abitazioni, servizi e spazi pubblici.

In particolare verranno migliorati i percorsi ciclabili e pedonali e le connessioni dell’area Scandellara con il resto della città.

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Il quartiere Navile interessato dal meccanismo della perequazione urbanistica.

Perequazione urbanistica

Il progetto urbanistico dell’area prevede 13.300 mq di superficie edificabile: di cui 12.300 mq destinati a uso abitativo (170 alloggi, un terzo dei quali destinati a edilizia sociale per affitti a canone convenzionato per un periodo minimo di dieci anni).

Una parte delle dotazioni territoriali sarà realizzata in via del Tuscolano (al quartiere Navile) attraverso il meccanismo della «perequazione urbanistica». L’attuatore privato dell’area Scandellara è anche proprietario di un lotto di terreno che si trova in via del Tuscolano e che il Psc aveva già classificato tra le aree da acquisire tramite perequazione con l’obiettivo di completare il sistema di verde pubblico.

Il Poc per Scandellara considera 9.400 mq di verde pubblico (di cui 5.800 in via del Tuscolano) e 4.500 mq di parcheggi pubblici (di cui poco meno della metà in via del Tuscolano).

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Verde pubblico, area giochi e piste ciclabili per gli interventi in Via del Tuscolano.

Via Scandellara

Via Scandellara verrà riqualificata, rientrando nella «zona 30», cioè con un limite di velocità di 30 chilometri orari, sarà a senso unico ed è previsto un percorso ciclopedonale.

A sud del comparto la strada prevede il doppio senso di marcia e l’accesso ai parcheggi: quello su via Scandellara sarà ampliato, verrà anche riqualificato il sottopasso della fermata Sfm Santa Rita e nuovo sottopasso ciclopedonale verrà edificato per la linea ferroviaria Bologna-Prato, in affiancamento al varco carrabile su via Mondo (che collega l’area a San Donato).

Percorso ciclopedonale tra l’area Scandellara e la zona verde che sta nascendo in corrispondenza tra via del Terrapieno e via Mondo (Torre Unipol). Infine sarà realizzata una nuova rotonda su via Scandellara in prossimità del plesso scolastico. Per consentire la realizzazione di queste opere, il comune acquisirà (l’investimento è di 30mila euro) le aree di proprietà di altri soggetti necessarie alla realizzazione dell’intervento.

Quartiere fieristico

L’approvazione da parte della giunta del nuovo protocollo per lo sviluppo del quartiere fieristico favorisce la riqualificazione del distretto Fiera District senza consumare nuovo suolo. Il nuovo protocollo è firmato dal comune di Bologna, dalla Città Metropolitana di Bologna, dalla regione Emilia-Romagna e Bologna Fiere Spa: l’aggiornamento del precedente accordo si è reso necessario perché nel frattempo sono cambiate le esigenze della fiera in merito alle nuove prospettive espositive e di sviluppo.

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Riqualificazione del Fiera District senza consumo di nuovo suolo.

Comparto Bertalia-Lazzaretto

Il nullaosta della giunta comunale all’interramento dei tre elettrodotti di alta tensione che attraversano il comparto urbanistico Bertalia-Lazzaretto dà il via sostenibilità del piano perché riduce drasticamente l’inquinamento elettromagnetico e rende attuabili alcuni lotti a destinazione residenziale che altrimenti non potrebbero essere realizzati.

Si tratta dell’elettrodotto Martignone-Battiferro, di quello della linea Calderara-Santa Viola/Crevalcore Fs-Santa Viola, e della linea Santa Viola Fs-Imola Fs/Santa Viola Fs-Beverara. Uno è di proprietà di Terna, due di Rfi, recentemente passati a Terna stessa.

L’operazione di interramento è molto complessa: durerà cinque anni e il comune ha deciso di attuarla a proprio carico prevedendo un importo di 19 milioni e 520mila euro. Gli oneri urbanizzativi complessivi, in ragione delle superfici utili possedute dal comune, ammontano a 24 milioni di euro.

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Nuovi sottopassi per Via Mondo, tra l’area Scandellara e la zona verde in corrispondenza di Via del Terrapieno.

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