I lavori di costruzione della chiesa parrocchiale di Gottolengo, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, iniziarono nel 1746 e terminarono nel 1765. L’edificio fu consacrato nel 1778. Il progetto originario è dell’arch. di Calvisano Domenico Prandini, al quale fu affidato il compito di realizzare un nuovo polo per le funzioni religiose del paese.
La chiesa, in stile barocco, ospita numerosi affreschi, e la sua facciata, oggetto d’intervento di restauro negli anni Novanta, è suddivisa in due ordini, sul primo marcapiano si trovano le statue di San Pietro e di San Paolo, mentre sulla sommità è presente la scultura della risurrezione di Cristo.
Stato di fatto
Al momento del sopralluogo del Gruppo Deldossi le superfici esterne risultavano ricoperte da depositi biologici, soprattutto nei punti nord e nord-est, poco esposti a luce solare, e presentavano una generale abrasione superficiale.
Il Gruppo ha appreso da testimonianze verbali e relazioni tecniche che gli intonaci furono completamente ricostruiti nel precedente intervento di restauro. Non si sono notati difetti di adesione, ma lesioni superficiali sotto forma di cavillature che hanno permesso all’acqua meteorica di penetrare negli strati sottostanti degli intonaci e determinare tensioni e disgregazioni durante le fasi di gelo disgelo.
Alla base delle murature del lato sud l’impresa ha rilevato visibili interventi manutentivi eseguiti con malta cementizia, utilizzata per riparazioni d’intonaco disgregato dalla risalita di umidità, probabilmente a seguito del convogliamento delle acque meteoriche nella rete di raccolta comunale.
I lavori hanno dunque previsto la sostituzione di questi intonaci con malta a base di calce idraulica. Sul lato nord si sono individuati inoltre punti circoscritti con distacchi di materiale, ricostruiti dall’impresa bresciana rimuovendo le sole parti disgregate.
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Zone, consacrata nel 1717, si trova in posizione scenografica, nella parte alta del paese. Si tratta di uno tra i più importanti edifici religiosi del territorio sebino, in particolare per la presenza delle opere di Andrea Fantoni.
La facciata principale è il risultato di un ampliamento effettuato all’inizio del Novecento, mentre l’interno ha forma rettangolare con volta a botte, conclusa dal presbiterio rettangolare.
Nella documentazione depositata all’Archivio dell’ufficio tecnico comunale di Zone si riporta che precedenti lavori di restauro e risanamento conservativo delle facciate esterne della chiesa risalgono alla fine degli anni Ottanta.
Da allora, i fenomeni di degrado materico rilevati sono riconducibili agli effetti delle acque piovane sugli intonaci e sul materiale lapideo presenti nel fabbricato, aggravati dalla posizione plano-altimetrica di Zone.
Ad aggravare lo stato dell’arte pre-intervento l’erosione diffusa dell’intonaco esterno, la formazione di patina biologica, l’ossidazione del materiale metallico, le lacune negli strati pittorici delle facciate esterne della parrocchiale e del campanile. Nella cella campanaria, inoltre, è stata rilevata la presenza di vegetazione infestante.
Le maggiori criticità si sono rinvenute nelle facciate esposte a nord, dove la mancanza dell’illuminazione naturale favoriva la formazione di colonie microbiologiche, la presenza di erosione e la formazione del gelo. Infine, il sistema di smaltimento delle acque piovane riportava in diversi punti segni di ristagno, dovuto probabilmente alla mancata manutenzione ordinaria delle canaline di gronda, dei bocchettoni e dei discendenti.
L’intervento del Gruppo Deldossi nasce dalla volontà di don Lorenzo Pedersoli, parroco pro-tempore della Parrocchia di San Giovanni Battista, di realizzare interventi di restauro e risanamento conservativo mirati non solo all’abbellimento del luogo di culto, ma anche alla preservazione dei ricchi apparati decorativi custoditi al suo interno.
Il cantiere e le soluzioni tecnologiche
L’intervento eseguito dal Gruppo Deldossi sulla facciata della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Gottolengo e sulle superfici della torre campanaria ha previsto il mantenimento dell’assetto cromatico iniziale. Dopo le opportune indagini preliminari, la parte operativa ha incluso fasi di pulitura delle superfici e di ricostruzione delle fasi cementizie alla base delle murature del lato sud, con successiva applicazione di malte a base di calce idraulica.
L’impresa ha anche integrato lacune o parti disgregate sugli intonaci alla base del lato nord e rasato le parti ricostruite utilizzando malta a base di calce aerea, sabbia e/o polvere di marmo. Sulle restanti superfici si è optato per l’applicazione a pennello di materiale rasante a base di silicati di potassio, in modo da colmare le abrasioni superficiali causate dai dilavamenti e per chiudere le cavillature superficiali.
L’impresa ha continuato l’intervento colorando le superfici con materiali ai silicati di potassio, per la compatibilità materica che questa sostanza ha con la malta di rivestimento e il tinteggio a calce già presente e per la sua azione antimuffa e anti-alga.
Per gli elementi lapidei, la pulitura è stata eseguita con impacchi di polpa di carta e carbonato d’ammonio in corrispondenza delle croste nere. Le restanti superfici sono state ripristinate con applicazioni a pennello di soluzioni acquose di carbonato d’ammonio e successivi risciacqui con acqua.
Per le stuccature necessarie, il Gruppo Deldossi ha utilizzato malta a base di calce caricata con aggregati idonei alle caratteristiche materiche del materiale lapideo. A seguire sono stati applicati sistemi protettivi sulle superfici oggetto dell’intervento.
Gli interventi conservativi sulle facciate della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Zone hanno interessato il sistema di smaltimento delle acque piovane, gli elementi metallici e lapidei, le superfici intonacate. Le indagini preliminari propedeutiche agli interventi di restauro hanno previsto l’esecuzione di saggi stratigrafici sulle superfici intonacate e sugli strati di finitura presenti nelle facciate esterne.
La procedura esecutiva è stata divisa in cinque fasi: individuazione delle aree significative, esecuzione di prove preliminari per l’identificazione di massima degli strati, tracciamento, esecuzione stratigrafica, riproduzione fotografica e stesura della relazione tecnica specialistica.
Gli interventi di restauro materico hanno incluso operazioni di rimozione di depositi superficiali sulle superfici intonacate, pulitura del materiale lapideo, consolidamento del materiale decoeso, disinfezione o disinfestazione, pulitura, rimozione di stuccature e di elementi inidonei, stuccatura, reintegrazione e protezione superficiale.
Per prevenire il degrado riconducibile a infiltrazioni, è stata prevista la revisione del sistema di smaltimento delle acque piovane mediante la sostituzione parziale di coppi, la pulizia di canali di gronda e discendenti, la sostituzione degli elementi ammalorati.
Arch. Marzia Camozzi e ing. Alessandro Dancelli | Progettisti e direzione lavori per il cantiere di Gottolengo
«Le operazioni di recupero conservativo delle facciate della chiesa parrocchiale di Gottolengo, intestata ai Santi Pietro e Paolo, costituiscono un intervento di grande respiro se si prendono in considerazione due fattori: l’estensione delle pareti, comprensive anche dell’altitudine, alla quale arrivano sia le facciate sia la torre campanaria e la tempistica ricostruibile in cinque mesi, in cui noi progettisti, ma soprattutto l’impresa DelArs del Gruppo Deldossi, abbiamo saputo condensare il lavoro per garantire i benefici economici garantiti dal bonus facciate alla committenza».
Arch. Javier Atoche Intili | Progettista e direzione lavori per il cantiere di Zone
«Il restauro delle facciate esterne della seicentesca chiesa parrocchiale di Zone e della sua torre campanaria è stato svolto mediante l’attento studio del monumento e la proficua collaborazione tra il progettista e i diversi attori coinvolti, quali la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, la Diocesi di Brescia, l’Ufficio tecnico del comune di Zone, la Parrocchia di San Giovanni Battista e il Gruppo Deldossi srl che ha curato i lavori».
Geom. Giovanni Massimo | Project manager e direzione tecnica cantieri di Zone e Gottolengo
«Le chiese di San Giovanni Battista a Zone e dei Santi Pietro e Paolo di Gottolengo sono due dei cantieri di restauro conservativo che il nostro team ha portato a termine con rispetto dei tempi e dei progetti, ma soprattutto con grande soddisfazione per tutti. Non sono mancati riscontri di apprezzamento da parte dei committenti, dei tecnici, ma anche di numerosi cittadini, che hanno visto i loro punti di riferimento tornare a nuovo splendore. Sono stati mesi di lavoro intenso, ma alla fine ampliamente ripagati».
Ing. Massimo Angelo Deldossi e dott. Stefano Tucci | Titolare impresa esecutrice Deldossi srl e restauratore DelArs srl
«Siamo onorati di aver restituito alle comunità di Zone e di Gottolengo, grazie anche al bonus 90% e allo sconto in fattura, dei luoghi di ritrovo e preghiera rinnovati e riqualificati nelle loro bellezze architettoniche e storico-culturali. L’immensa ricchezza artistica e culturale del nostro territorio dovrebbe essere sempre opportunamente valorizzata e mantenuta tale nel tempo. È nell’interesse del Gruppo Deldossi, approfittando delle detrazioni fiscali, contribuire a riportare immobili di rilievo storico-architettonico al loro antico splendore».
Chi ha fatto Cosa
Opera: Chiesa dei Santi Pietro e Paolo – Gottolengo
Imprese subappaltatrici: Montaggio ponteggio: DI & ERI srl; Opere di restauro: Delars srl (Gruppo Deldossi); Posa sverniciatore e idrolavaggio pareti: Bonfardini Alessandra; Installazione piattaforma trasporto persone e materiali: PS Servizi, Pulizia facciata con idrolavaggio: Valsugana srl.
Chi ha fatto Cosa
Opera: Chiesa di San Giovanni Battista – Zone
Imprese subappaltatrici: Montaggio ponteggio: DI & ERI srl, Opere di restauro: Delars srl (Gruppo Deldossi), Rifacimenti del quadrante dell’orologio del campanile: Bonfardini Alessandra, Fornitura e posa di canali di gronda, scossaline e tubi pluviali: Eurogronde srl, Opere di carpenteria: Steeldel srl (Gruppo Deldossi).
Chi ha fornito cosa
Materiale da verniciatore, decoratore, pittore: colorificio Duesse snc di Salvi M. e Scalvini F.
Rimotore di graffiti in gel a base acquosa: Turco Italiana spa
Biointonaco: Kerakoll spa
Nolo montacarichi: PS Servizi
