Decreto Sblocca Italia | Provvedimenti

Bonus fiscali per la casa: interventi per l’energia pulita, contro il rischio sismico ed ecoincentivi

La detrazione d’imposta per gli interventi volti a ridurre il rischio sismico varierà dal 50% al 65% in base al tipo di edificio. Mutata la detrazione Irpef per la realizzazione di opere finalizzate al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici grazie all’uso di fonti rinnovabili. Liberalizzato il mercato dei grandi immobili non abitativi e, nei contratti con canone annuo superiore a 100mila euro, le parti potranno prevedere condizioni e termini in deroga alla legge 392/1978.

La bozza del decreto Sblocca Italia varata dal Consiglio dei ministri e ancora suscettibile di modifiche prevede una serie di misure fiscali, in particolare sulla casa.Edificio antisismico

Interventi contro il rischio sismico. Ad essere beneficiati di una detrazione d’imposta variabile dal 50% al 65% in base al tipo sono gli edifici soggetti a interventi di riduzione del rischio sismico e in particolare gli interventi realizzati sulle parti strutturali degli edifici. Lo sgravio Irpef varierà dunque tra il 50% e il 65% dei costi sostenuti in relazione al livello di rischio del fabbricato, che sarà fissato con decreto dal Ministero delle Infrastrutture. Il tetto di spesa su cui calcolare l’aiuto potrà arrivare a 60mila euro per unità immobiliare.

Energia pulita. In caso di installazione di impianti green, come per esempio i pannelli solari o il minieolico, la detrazione del 50% potrà essere calcolata su un massimo di 96mila euro. Questo beneficio seguirà le stesse regole già vigenti per il bonus di ristrutturazione, a cominciare dalla fruizione in dieci quote annuali da far valere nella dichiarazione dei redditi. È da definire la cumulabilità delle due nuove forme agevolative con quelle già previste dall’articolo 16 bis del Tuir, con possibile utilizzo di un tetto di spesa unico di 96mila euro.

Rottamazione immobili energivori. Sono previste agevolazioni fiscali per quanto concerne la cessione di unità abitative a bassa prestazione energetica. Nelle vendite effettuate da privati a favore di società immobiliari verranno applicate le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa. Questo avverrà ad una condizione, ovvero che l’impresa deve dichiarare nel rogito che intende ritrasferire l’immobile entro cinque anni dalla data di acquisto e solo dopo aver effettuato interventi di recupero tali da ottenere al cespite una classe energetica A oppure B. Se la ristrutturazione interessa un singolo appartamento, il requisito si intenderà soddisfatto in caso di riduzione del fabbisogno energetico pari almeno al 50%.
Il mancato rispetto del vincolo comporterà il recupero delle imposte proporzionali da parte dell’Agenzia delle Entrate (con maggiorazione degli interessi e delle sanzioni pari al 30%). Il meccanismo interessa anche in caso di permuta nei confronti di imprese di costruzione per l’acquisizione di fabbricati ristrutturati o nuovi: al privato acquirente spetta un ulteriore sgravio Irpef.Fonti rinnovabili

Detrazioni Irpef. Per ora non c’è nessuna proroga al bonus ristrutturazione potenziato, che dall’attuale 50% dovrebbe arrivare al 40% il prossimo anno. Dalla disciplina ordinaria definita dall’articolo 16 bis del Tuir vengono tolte tre tipologie di lavori:

  • realizzazione di autorimesse e posti auto pertinenziali
  • installazione di impianti a fonti rinnovabili
  • interventi antisismici.

Mentre la prima tipologia viene eliminata, le altre due tipologie sono destinatarie di due nuove agevolazioni in vigore dal prossimo anno.

Ecoincentivi. Riproposti gli ecoincentivi alla rottamazione di auto inquinanti con contestuale acquisto di veicoli immatricolati in Italia entro il 30 dicembre 2015 (anche in leasing). La misura degli aiuti potrà arrivare fino a quella prevista dal dl 83/2012.

Locazione a prezzo concordato. Aiuto fiscale per gli utenti che acquistano immobili residenziali per poi concederli in locazione a prezzo concordato per almeno otto anni. Questa agevolazione resterà in vigore fino al 31 dicembre 2017. Potranno accedervi, oltre alle persone fisiche non esercenti attività commerciale, le cooperative edilizie e i soggetti del terzo settore.
Il beneficio consiste in una deduzione dell’Irpef del 20% di quanto pagato per comprare o realizzare l’immobile. L’immobile dovrà essere accatastato come abitazione non di lusso e appartenere alla classe energetica A o B. Sono escluse le categorie A/1, A/8, A/9. Il tetto di spesa non potrà superare i 300mila euro e il recupero fiscale massimo sarà quindi pari a 60mila euro in otto anni, vale a dire 7.500 euro annui. Locatore e locatario non potranno essere legati da rapporti di parentela di primo grado. Ora si attende un decreto interministeriale (Economia-Infrastrutture) per l’attuazione del provvedimento.

Società di investimento immobiliare quotate. Le Siic (previste dalla finanziaria 2007) hanno visto potenziata la loro disciplina. La soglia massima di partecipazione da parte di un singolo socio viene elevata dal 51% al 60% con un arco temporale di 36 mesi. È stata prevista la riduzione dell’obbligo di distribuzione degli utili al 70%, ora sono all’80%, mentre per le plusvalenze da locazione si arriverà al 50%.

Immobili non abitativi. È stato liberalizzato il mercato dei grandi immobili non abitativi (locazioni): nei contratti con canone annuo superiore a 100mila euro (250mila per gli alberghi) le parti potranno prevedere termini e condizioni in deroga alla legge n. 392/1978.

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