Edilizia | Mercato

Boom dell’edilizia nel 2022? Una riflessione

La Legge Bilancio 2022 conferma il Superbonus, l’Ecobonus  e la cessione del credito, aumenta il valore del bonus mobili e riduce il tetto Isee sotto 25mila euro, revoca l’obbligo del visto di conformità e di asseverazione per i lavori di importo complessivo inferiore a 10mila euro, ma solo per i lavori conclusi entro giugno 2022. La riflessione di Guido Alberti, fondatore di Marketing al Millimetro.

Per chi opera nel settore dell’edilizia il 2022 si preannuncia davvero come un anno di grande produttività. La Legge di Bilancio 2022 ha infatti confermato Ecobonus e Sismabonus, la possibilità di cedere il credito (che per il proprietario dell’immobile vuol dire lavori a costo zero, senza dover anticipare nulla), sconto in fattura.

Secondo lo studio realizzato da Confartigianato sui dati diffusi dal ministero dell’Economia e della finanza, già nel 2021 l’Italia è stato il primo paese in Europa per dinamismo d’investimenti nel settore delle costruzioni.

Le novità 2022

Oltre alle attese conferme, ci sono ulteriori novità, come:

  • l’abbattimento del tetto Isee di 25mila euro per le abitazioni unifamiliari (le villette);
  • l’aumento del bonus mobili a 10 mila euro, consentendo di detrarre fino a 5mila euro, ovvero, il 50% della spesa;
  • la revoca dell’obbligo del visto di conformità e di asseverazione per i lavori d’importo complessivo inferiore a 10mila euro e i progetti che rientrano nell’ambito di bonus casa diversi dal 110% o lavori in edilizia libera.

Per poter usufruire delle agevolazioni statali sulle unifamiliari per tutto il 2022, però, è necessario che almeno il 30% dei lavori del progetto vengano ultimati entro la data del 30 giugno 2022. Una scadenza improrogabile, che gli imprenditori edili devono tener ben presente.

L’opinione | Guido Alberti, fondatore di Marketing al Millimetro

Guido Alberti | Fondatore Marketing al Millimetro.

«Il prossimo anno potremmo assistere a un vero e proprio boom del settore, con centinaia di cantieri pronti a partire. A mio avviso, soprattutto le realtà medio piccole, devono iniziare sin da subito a lavorare sull’organizzazione aziendale, per prepararsi a tutto questo lavoro, evitando il rischio d’implodere. Per loro la partita si giocherà principalmente su quelli che sono i bonus minori, ma è proprio qui che si concentrerà la maggiore concorrenza. Moltissimi imprenditori, attratti dall’elevato flusso di denaro che muovono gli incentivi, proveranno a entrare nel settore. In molti avranno dalla loro la possibilità d’investire somme maggiori rispetto ai piccoli imprenditori, che, però, avranno il vantaggio di una maggiore esperienza. Dati alla mano, per chi vuole crescere in questo settore, il 2022 rappresenterà l’occasione giusta, ma bisogna farsi trovare pronti. Questo vuol dire, soprattutto per le realtà più piccole, migliorare l’organizzazione aziendale interna, rendere la propria struttura in grado di gestire più progetti, e questo può essere fatto solo se ci si avvale di personale qualificato a ogni livello. Sarà, inoltre, importante farsi trovare pronti a ispezioni e controlli, fiscali, ma anche nei cantieri, che saranno più frequenti.
Per poter affrontare al meglio questa nuova età dell’oro, gli imprenditori dell’edilizia devono puntare anche sul marketing, un’importantissima leva strategica che spesso sottovalutano. Il marketing, invece, può essere ciò che ci distingue dagli altri, ciò che ci permette di migliorare il posizionamento, facendo sì che la nostra azienda non debba accontentarsi delle briciole di una torta così succulenta, ma riesca ad accaparrarsene una bella fetta. Del resto, è proprio nei momenti di cosiddette ‘vacche grasse’ che bisogna pensare alle strategie di crescita e ai numeri in cassa, costruire qualcosa di stabile e duraturo».

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