Lavorare in quota | Termovalorizzatore Amager Bakke

Bracci Genie: precisione e fluidità dei movimenti

I bracci Genie hanno assunto un ruolo chiave per la realizzazione del termovalorizzatore offrendo funzionalità di sollevamento ad alta precisione, facilità di utilizzo e stabilità per garantire la massima sicurezza di lavoro.

Amager Bakke è un impianto di termovalorizzazione in fase di costruzione a Copenhagen su progetto curato da Amager Ressource Centre (Arc), un’organizzazione di proprietà di cinque amministrazioni comunali danesi.

Progettato dall’architetto danese Bjarke Ingels, l’impianto sostituirà il precedente termovalorizzatore, in attività da 45 anni, che sarà demolito una volta completata la nuova struttura.

2016-06-08 Amager Bakke Copenhagen, Denmark Photo: Jaakko Jaskari
L’edificio costruito sul fronte del porto di Copenhagen sarà dotato di una pista da sci che dal tetto raggiunge il livello della strada. (Immagine gentilmente concessa da Scanclimber).

 

Amager Bakke sarà in grado di riciclare le 400.000 tonnellate annuali (secondo le stime) di rifiuti prodotti dalla città offrendo elettricità e riscaldamento per 170.000 famiglie. Oltre a trasformare i rifiuti in risorse preziose, la struttura metterà a disposizione per uso ricreativo una pista da sci che scenderà dagli 85 m di altezza del tetto fino a livello della strada.

Il rivestimento finestrato in pannelli di alluminio simili a mattoni che copre i 26.000 mq di superficie esterna dell’edificio è stato progettato, realizzato e installato dall’azienda specializzata in facciate Sipral,con sede nella Repubblica Ceca.

Per garantire il completamento dei lavori entro gli stretti tempi assegnati, Sipral ha utilizzato tre bracci Genie, scegliendoli per le loro caratteristiche di sbraccio, precisione e capacità di sollevamento in sicurezza per le operazioni in quota.

2016-06-08 Amager Bakke Copenhagen, Denmark Photo: Jaakko Jaskari
Due bracci Genie Z-135/70 in azione per predisporre la facciata. (Immagine gentilmente concessa da Access International).

Michal Prokop | Responsabile del progetto per Sipral
«Per rispettare una serie di vincoli associati alle enormi dimensioni dello stabilimento e alla sua particolare struttura, nonché per agevolare l’installazione della sua complessa facciata ci siamo rivolti a Kranpunkten, un importante noleggiatore scandinavo che offre un’ampia gamma di macchinari per il sollevamento e garantisce elevati standard di servizio con grande attenzione per la sicurezza».

Il noleggiatore ha consigliato di utilizzare tre bracci Genie: un braccio telescopico Genie Sx-180, che offre un altezza di lavoro massima di 57 m e uno sbraccio di 24,4 m, e due bracci articolati Genie Z-135/70, che mettono a disposizione un’altezza di lavoro massima di 43 m, uno sbraccio orizzontale massimo di 18,03 m e una straordinaria altezza di scavalcamento di 23,01 m.

Tempi stretti

Poiché all’interno della struttura erano già stati installati enormi serbatoi e posati chilometri di tubature, Sipral ha dovuto installare i componenti della facciata dall’esterno dell’edificio: oltre a tenere conto della singolare architettura della costruzione, in cui nessuna delle pareti è diritta e l’inclinazione del tetto varia da 14° a 20°, per i lavori all’esterno si è dovuto tener conto anche delle condizioni meteo, che in Danimarca possono essere molto rigide e ventose in particolare durante l’inverno.

Macchine su misura

Sipral si è affidata a un’esclusiva combinazione di sei ponteggi elettrici e due sistemi di paranchi monorotaia realizzati apposta, utilizzati assieme ai tre bracci Genie. Azionati e controllati da terra e dal tetto, la combinazione di macchine ha permesso di sollevare, abbassare e fissare in posizione sulla facciata il primo strato di sezioni da 1,5 t di rivestimento termico, acustico e impermeabile. L’operazione è stata seguita dalla seconda e ultima fase del processo: il posizionamento e l’installazione dello strato esterno decorativo, costituito da 3.250 cassette di alluminio in stile mattoni del peso di 80 kg ciascuna.

Per progredire con rapidità e completare il lavoro in tempo, Sipral sapeva di dover mettere a disposizione dei suoi addetti una soluzione di sollevamento efficiente e affidabile.

Michal Prokop ha riferito che la struttura di Amager Bakke è complessa e di enormi dimensioni: «i bracci Genie hanno avuto un ruolo chiave offrendo alla nostra squadra funzionalità di sollevamento ad alta precisione e di posizionamento uniforme su tutti i lati e le angolazioni della facciata, nonché la facilità di utilizzo e la stabilità necessarie a garantire la massima sicurezza».

2016-06-08 Amager Bakke Copenhagen, Denmark Photo: Tony Linkold
Un braccio Genie Sx-180 da 57 m all’opera su una delle sezioni da 10x 2,5 m della facciata. (Immagine gentilmente concessa da Scanclimber).

Caratteristiche dei bracci Genie

Dotati dello stesso design Genie X-Chassis che conferisce alle piattaforme Genie la loro stabilità ad altezze estreme e le compatte dimensioni per il trasporto, i bracci Genie Sx-180 e Genie Z-135/70 sono rimasti nel cantiere per un anno.

«Le caratteristiche comuni dei sistemi di comando a joystick delle diverse macchine, oltre a contribuire alla semplicità, alla precisione e alla fluidità dei movimenti, ha permesso agli operatori di lavorare con sicurezza ed efficienza con tutti i modelli di macchina che si trovavano a utilizzare, mantenendo un ritmo costante anche in condizioni di vento relativamente forte».

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Il braccio Genie Sx-180 esteso all’altezza di lavoro massima di 57 m assieme al sistema di paranchi monorotaia su misura forniti da Sipral sul tetto. (Immagine gentilmente concessa da Scanclimber).

Durante le operazioni di scavalcamento, grazie all’estensione uniforme e continua delle tre sezioni dei bracci articolati e al jib verticale con 110° di rotazione e estensione del jib telescopico Jib-Extend da 3,66 a 6,10 m.

Il braccio Genie Sx-180 ha permesso di eseguire con facilità le operazioni ad altezze estreme fino a 57 m, grazie alla spaziosa piattaforma da 2,44 m e 340 kg di capacità di carico, che offre anche 160° di rotazione della piattaforma e 360° di rotazione continua della torretta e spazio sufficiente per due persone e relativi attrezzi. La velocità delle funzioni telescopiche, che consentono di raggiungere l’altezza massima in soli cinque minuti, è stata a sua volta un fattore chiave che ha permesso di risparmiare tempo durante i lavori.

Sipral, specializzata anche in sistemi di accesso, sta già pensando alla prossima fase del progetto: la costruzione della rampa di accesso all’impianto, programmata per l’estate 2017.

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