One Team | Progetti Bim

Buone pratiche Bim: restauro e ampliamento di Palazzo dei Diamanti a Ferrara

Palazzo dei Diamanti è la galleria espositiva più importante di Ferrara. Il progetto in Bim di restauro degli spazi interni dell’edificio esistente e del padiglione d'ampliamento posto nel giardino è stata presentata da One Team come buona pratica a livello nazionale.

Il progetto di Palazzo dei Diamanti a Ferrara s’inserisce nell’ambito di un concorso di progettazione internazionale in due fasi, bandito dal Comune di Ferrara all’inizio del 2017.

Buone pratiche Bim | Restauro e ampliamento di Palazzo dei Diamanti a Ferrara.

L’obiettivo del Comune è quello di ottenere una fruizione organica dell’intero spazio, anche restaurandone una parte, e di arricchire gli spazi espositivi con la creazione di un nuovo padiglione.

Il concorso è stato vinto dal team di progettazione guidato da 3TI, e composto dallo studio Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori, dall’architetto Elisabetta Fabbri per i lavori di restauro e dalla societĂ  Vitruvio fondata da Antonietta Groia e da Luigi e Giovanni Di Vito per gli allestimenti.

La stazione appaltante, anche se non obbligata dalla vigente normativa, ha richiesto l’utilizzo del Bim come modello di progettazione, vista anche la complessità e particolarità del sito e delle opere da eseguire.

Tale scelta è stata fatta sin dalla fase iniziale, chiamando ad operare all’interno del team della stazione appaltante, anche un Bim manager, un Bim coordinator e creando spazi di condivisione delle informazioni ad hoc.

I tecnici del comune hanno costruito insieme a 3TI questo processo, con il sostegno dell’esperienza del gruppo di progettazione. La stazione appaltante si è dotata quindi di tutti gli strumenti, delle competenze necessarie e di un Bim execution plan, nonostante in fase di concorso non fosse previsto.

Fondamentale è stato il ruolo di capofila di 3TI, una societĂ  che opera in Bim giĂ  da diversi anni. Fino a oggi 3TI ha sviluppato molti progetti ed attualmente quasi la totalitĂ  vengono sviluppati in Bim, tra questi l’ospedale di La Spezia, il Palazzo dei Diamanti e, a livello internazionale, la Casa della Musica a Cracovia e la metropolitana di Doha, uno dei progetti piĂą grandi che la societĂ  ha gestito e sviluppato.

Palazzo dei Diamanti è la galleria espositiva più importante di Ferrara. Allo stato attuale presenta una discontinuità molto critica per quanto riguarda i passaggi tra le varie aree dell’edificio, attraversate da un giardino centrale.

Questa era proprio la richiesta del concorso: dare una continuitĂ  al percorso e creare un nuovo spazio espositivo da dedicare alle opere di arte contemporanea, che a volte richiedono spazi molto ampi.

Il progetto prevede due tipologie d’intervento: il restauro degli spazi interni dell’edificio esistente e il padiglione d’ampliamento posto nel giardino.

Il progetto del nuovo padiglione, sviluppato fino alla fase di progettazione definitiva, si relaziona piĂą con il giardino che con il palazzo, essendo posizionato oltre il muro di confine posto al termine della corte principale.

L’intervento sull’esistente nasce dalla necessitĂ  di eliminare gli interventi stratificati che, nel corso degli anni, si sono sovrapposti all’interno del palazzo in modo non organico, sia a livello di restauro che di di natura funzionale, sia impiantistica che strutturale.

Il progetto ha cercato di richiudere in maniera organica la riqualificazione di tutto il piano terra del palazzo. Le ali espositive sono state completamente restaurate, mentre alcune aree, in precedenza dedicate ai servizi di bookshop e caffetteria, sono state ripristinate come sale espositive, data la nobiltĂ  degli ambienti. Gli spazi di servizio saranno inseriti nella struttura ex Museo del Risorgimento.

La modellazione Bim ha permesso di definire in maniera molto puntuale tutti i dettagli, sia della parte impiantistica e strutturale, che delle decorazioni e degli arredi.

Per la parte impiantistica, in particolare, sono state individuate soluzioni innovative, date le particolari esigenze funzionali dello spazio: la garanzia di un controllo termo-igrometrico costante durante tutto l’anno, per la conservazione delle opere, il controllo della luce, il tutto senza cavi o strumentazioni a vista.

A livello di gestione finale dell’edificio da parte della Committenza, era necessario ottenere un sistema di controllo coordinato e connesso di tutte le strumentazioni per la verifica e l’intervento sui diversi impianti, per ridurre i costi di manutenzione e monitorare i consumi, e poter affidare come facility management tutta la gestione della struttura museale.

Il progetto è stato presentato anche in occasione del One Team Tour di Roma, presso il  Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura di Valle Giulia, come una delle best practice a livello nazionale dei progetti in Bim.

Francesca Salvador, Director Business Development Italy, 3TI Progetti

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