Edilizia residenziale | Getti e opere provvisionali

Calcestruzzi di ultima generazione per le torri delle Varesine a Milano

Nella riqualificazione urbana di Porta Nuova Varesine a Milano, i nuclei centrali e i solai delle torri Solea, Aria e Solaria, i solai degli altri 6 edifici e il podio sono tutti realizzati in calcestruzzo armato, studiato ad hoc per ogni tipologia di struttura dei fabbricati. Sono state impiegate casseforme dalle elevate prestazioni in termini di resa e facilità di movimentazione.

Tra i 9 edifici realizzati nell’intervento di Porta Nuova Varesine, le 3 torri (Solea con 70 m di altezza, Aria con 80 di altezza e Solaria con 145 m di altezza), hanno ciascuno un core centrale interamente in calcestruzzo armato e solai disposti rispettivamente su 15, 18 e 35 livelli.

I solai interrati sono in opera a getto pieno, con spessore e interpiano variabili, tutti di superficie complessiva pari a 11.000 mq.

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Tra i 9 edifici realizzati nell’intervento di Porta Nuova Varesine, le 3 torri (Solea con 70 m di altezza, Aria con 80 di altezza e Solaria con 145 m di altezza), hanno ciascuno un core centrale interamente in calcestruzzo armato e solai disposti rispettivamente su 15, 18 e 35 livelli.

Il piano terra e il podio di 4.700 mq, sempre in opera a getto pieno, hanno uno spessore di 50 cm, con un interpiano massimo di 645 cm.

La molteplicità di calcestruzzi impiegati hanno riguardato le differenti strutture presenti all’interno della realizzazione dell’intervento residenziale, nello specifico sono state fornite soluzioni ad hoc per ogni tipologia di struttura dei fabbricati, con materiali Holcim e opere provvisionali Peri.

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Per il getto delle strutture portanti e i solai sono state impiegate casseforme Peri. In particolare per i solai è stata impiegata la cassaforma Skydeck, che ha garantito un’elevata velocità di esecuzione.

Calcestruzzo a ritiro compensato

Il calcestruzzo a ritiro compensato Coésio (Holcim), formulato con l’aggiunta di selezionati additivi liquidi e/o in polvere espansivi, è stato studiato per agire sui meccanismi del ritiro dei calcestruzzi e quindi per ridurre l’insorgere di fenomeni di fessurazione.

L’uso di tale cemento ha ridotto fortemente il ritiro nelle brevi stagionature e l’azione si è esplica principalmente nelle porosità estremamente sottile nanometrica quando, nel percorso di idratazione con successiva essicazione del calcestruzzo, la tensione superficiale dell’acqua esercita fortissime tensioni sulle pareti dei nano capillari provocando il ritiro del calcestruzzo.

La composizione dei materiali della miscela Coésio stabilizzano i dipoli d’acqua riducendo la tensione superficiale e, di conseguenza, il ritiro del calcestruzzo.

Il calcestruzzo denominato Fibrèo realizzato inserendo fibre polipropileniche, senza rete metallica, nell’impasto è in grado di prevenire la propagazione delle fessure indotta dall’insorgere delle tensioni di trazione.

In relazione alle specifiche di progetto, sono state gettate in opera formulazioni che hanno previsto l’uso di due tipi di fibre diverse per composizione, forma e geometria.

Le fibre di polipropilene hanno offerto un valido contributo a contrastare il ritiro plastico superficiale riducendo il rischio di fessurazioni nelle strutture gettate, mentre le fibre di acciaio hanno consentito un sensibile incremento della resistenza alla flessione e agli urti contrastando inoltre il ritiro igrometrico.

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Tutti i nuclei ascensori realizzati in calcestruzzo armato sono stati gettati impiegando tecnologia Peri autorampante.

Calcestruzzo a basso calore di idratazione

Calcestruzzo a basso calore di idratazione Rck 40, 45 e 55 è stato impiegato per la realizzazione delle fondazioni, per rispondere alle fessurazione legate allo sviluppo delle alte temperature durante i getti massivi.

La stessa tipologia di calcestruzzo è stata impiegata per la tecnologia vasca bianca con caratteristiche di impermeabilità per contrastare l’acqua di falda che nella città di Milano hsi trova a ridosso del piano di campagna.

varesine_2_5Calcestruzzi leggeri

Il calcestruzzo (Legèrio Holcim) alleggerito con polistirolo densità 600 e 900 è stato messo in opera sotto la pavimentazione con finalità di isolamento termico. Grazie alle sue caratteristiche è stato pompato e lavorato in modo facile e rapido risultando così idoneo all’applicazione in altezza, mantenendo valori alti di resistenza a compressione.

Argèlio Lc 20/22 è il calcestruzzo utilizzato per i pannelli leggeri di tamponatura, questa scelta ha consentito di realizzare con maggior velocità e minor peso la stessa parete prevista in mattoni leggeri.

varesine_2_4RCK 85 ad altissima resistenza

Il calcestruzzo Rck 85 è stato impiegato per tutti i pilastri di sezione sia circolare che quadrata Hsc (high strength concrete) ad alta resistenza, la formula studiata ad hoc ha mantenuto l’omogeneità e la lavorabilità/pompabilità ad alta quota (fino a 160 mt di altezza).

Casseforme

Per il getto delle strutture portanti e i solai sono state impiegate casseforme Peri. In particolare per i solai è stata impiegata la cassaforma Skydeck, che ha garantito un’elevata velocità di esecuzione.

Il sistema Skydeck è modulare: i componenti principali sono pannelli con struttura in alluminio sulla quale è stato fissato un manto in legno multistrato a diretto contatto con il getto. Le pannellature sono sostenute da travi, a loro volta portate da puntelli dotati di specifiche teste di sistema posizionate alla loro sommità.

Pannelli, travi e puntelli, essendo in alluminio, risultano così molto leggeri e maneggevoli per le maestranze e il loro impiego non richiede l’utilizzo di gru.

varesine_2_6Il campo tipico utilizzato a Porta Nuova Varesine ha previsto soltanto un puntello ogni 3,45 mq lasciando libera l’area per il lavoro delle maestranze. Congiuntamente a Skydeck sono stati impiegati i puntelli Multiprop Mp 625 caratterizzati dalla notevole leggerezza, essendo in alluminio, estremamente versatili e studiati nei minimi dettagli.

Il metro a nastro incorporato consente di preimpostare con precisione la lunghezza d’estensione del puntello senza dover effettuare ulteriori misurazioni. Nell’edificio più alto il core è stato realizzato con la cassaforma a telaio per pareti Trio.

Questo sistema è disponibile con elementi a telaio di sole 6 differenti larghezze, (con incrementi di 30 cm) cui si aggiunge l’elemento jolly di 72 cm; questa razionalizzazione riduce l’attrezzatura presente in cantiere e ne aumenta il grado di utilizzo.

Elemento fondamentale è la morsa Bfd, che accosta allinea e serra ermeticamente tra loro i vari pannelli. Nel cantiere Porta Nuova Varesine è stata impiegata una particolare combinazione: la cassaforma Trio è stata sostenuta esternamente da mensole auto-sollevanti Rcs-c e internamente da piattaforme di ripresa Br, movimentate attraverso l’impiego della gru di cantiere.

È stato inoltre previsto un braccio di distribuzione del calcestruzzo collegato a una piattaforma auto-sollevante Acs. Il sistema Rcs è stato utilizzato anche per la realizzazione dei piani di carico forniti su ciascuna delle 3 porzioni di solaio in elevazione.

varesine_2_umberto-luccarelliUmberto Luccarelli | Direttore vendite Peri spa
«Come Peri abbiamo fornito ingenti quantitativi di casseforme, anche in breve tempo, e abbiamo dato un supporto qualificato e costante in cantiere. Fattore determinante per la buona riuscita del progetto è stata la grande collaborazione tra le parti. Questo ha permesso di gestire al meglio i lavori e gli imprevisti che, in un’opera così complessa e ambiziosa, sono inevitabilmente all’ordine del giorno».

Arch. Corrado Colombo

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