Il Superbonus 110%, confermato con la Legge di Bilancio 2022 e monitorato dal ministero dello Sviluppo Economico tramite l’Agenzia delle Entrate, ma anche da Enea e dal ministero della Transizione Ecologica, rappresenta non solo una spinta necessaria alla ripresa economica di un comparto edile in stallo da 15 anni e in “profondo rosso” nel 2020 (-22,4 per cento di fatturato) ma l’occasione per riqualificare il patrimonio immobiliare esistente puntando alla sostenibilità di vecchie e nuove costruzioni.
Lo scorso dicembre oltre 11 miliardi di euro hanno costituito il totale investito per lavori conclusi ammessi alla detrazione e oltre 16,2 miliardi sono stati gli investimenti ammessi. La spesa media deducibile per intervenire sulla riqualificazione di strutture cruciali come condomini, e la loro creazione ex novo, ha superato i 541mila euro.
Incremento nel settore edilizio
La chiusura dell’anno ha coinciso con una “corsa” al fine lavori, ma è interessante notare come, almeno per gli ultimi quattro mesi del 2021, l’investimento medio ammesso in detrazione sia rimasto pressoché costante sui 570mila euro. L’Istat ha rilevato un aumento dei permessi di costruire nell’ultimo trimestre del 2021 per le nuove costruzioni, allungando un trend già positivo nel terzo trimestre del +47.2%.
È stato osservato un incremento per il settore residenziale: +17,7% per il numero di abitazioni e +17,5% per la superficie utile abitabile. Nel terzo trimestre 2021, il Superbonus 110% crea stabile capitalizzazione sulla riqualificazione e garantisce occupazione. Lo scorso luglio, ancora Enea, ha censito la presenza di 24mila cantieri sul territorio nazionale.
L’impegno dello Stato a farsi carico delle spese di riqualificazione ha incoraggiato anche i più scettici. Lo scorso dicembre in Italia sono stati maturati oltre 12 miliardi di detrazioni da lavori conclusi e 17,8 miliardi sono già stati messi in rendiconto per il rimborso a conclusione delle opere.
Le soluzioni abitative Cam in questo scenario
Cam realizza soluzioni abitative, con dotazioni immobiliari di ultima generazione, alla portata di persone con redditi bassi come giovani, famiglie monoreddito, pensionati o investitori.
Una scelta che si è rivelata premiante per il gruppo romano. Se i 100 appartamenti di Domus Tiburtina sono stati venduti in 6 mesi, a Nuova Bonelli, nuovo complesso con 180 unità immobiliari a due passi da Portuense e Testaccio, ne sono stati venduti due terzi in meno di quattro mesi.
Il Gruppo Cam ha in portafoglio diversi progetti per la realizzazione di immobili a uso residenziale, parcheggi, centri commerciali e ulteriori interventi di riqualificazione tutti concentrati nella Capitale.
Angelo Marinelli | Amministratore Cam spa
«I numeri sono chiari e confermano la necessità di continuare a puntare sull’incentivo in maniera stabile, senza che esso rappresenti, anche in futuro, un gigante dai piedi di argilla. Superbonus 110% e bonus affini restano molto convenienti sia per le imprese costruttrici che per gli acquirenti. Nel biennio difficile del Covid la grande propensione al risparmio degli italiani ha continuato a premiare il mercato immobiliare residenziale, rispetto ad altre opportunità di collocamento. Grazie all’utilizzo dei bonus e all’adozione degli incentivi previsti dal Decreto Sostegni bis, come il mutuo under 36, tutti gli appartamenti dei nostri complessi sono stati venduti ancor prima di averne terminato la costruzione. Il Superbonus ha favorito il raggiungimento del nostro obiettivo è ci ha permesso di rivolgerci, con prezzi accessibili, alle classi reddituali meno abbienti realizzando appartamenti che possono essere acquistati con mutui ultra-decennali ma con ratei mensili inferiori a 500 euro, meno del costo di una stanza in affitto. Un’opportunità unica per alcune fasce di acquirenti, molti dei quali penalizzati dall’emergenza, che possono guardare al futuro con fiducia e speranza».
