Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha lanciato l’operazione #Sbloccascuole2017, prevista dalla legge di bilancio 2017, che stanzia 400 milioni di euro a disposizione per l’edilizia scolastica. In questo contesto s’inserisce l’intervento di recupero e riqualificazione che lo scorso anno è stato eseguito sulla scuola primaria di Salice Salentino (Lecce).
Manutenzione integrata e messa in sicurezza
Il complesso scolastico, edificato negli anni ‘80, comprende due corpi di fabbrica con strutture con telaio in cemento armato, collegati tra loro da un percorso coperto e sviluppati su due piani.
Il piano terra ospita la scuola dell’infanzia mentre la parte restante dell’edificio è riservata alla scuola primaria: nel secondo corpo di fabbrica trovano spazio la palestra e il refettorio con i relativi servizi.
Il complesso scolastico di via Roselli dalla data della sua realizzazione nella primavera del 2016 era stato sottoposto solo ad alcuni parziali lavori di efficientamento energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale, che avevano però interessato solo la scuola d’infanzia, interrompendo di fatto la continuità prestazionale e formale dell’intero involucro, isolando e disgregando le diverse aree interne ed esterne dell’edificio.
Era quindi necessario procedere a un intervento di manutenzione integrata e messa in sicurezza dell’intero complesso che non rispettava le prescrizioni normative in materia di sicurezza, contenimento energetico e funzionalità, presentandosi inoltre in un generale stato di degrado, sia per quanto riguardava le caratteristiche dell’involucro (impermeabilizzazioni, coperture, pavimentazione e infissi) sia per quanto riguardava le dotazioni impiantistiche sempre più inadeguate.
Lastre Xenergy per i sistemi a cappotto
Per garantire un maggiore comfort e benessere ambientale sono stati eseguiti diversi lavori di riqualificazione energetica tra cui la coibentazione delle pareti perimetrali esterne del plesso scolastico che inizialmente ha portato alla realizzazione di un cappotto termico con pannelli in lana di vetro ad alta densità, un sistema che però si è rivelato poco efficiente e per questo è stato sostituito con le lastre in polistirene espanso estruso monostrato Xenergy Etics a spessore 80 mm, soluzione Dow per i sistemi a cappotto.
Per il cantiere della scuola primaria sono stati utilizzati 2mila mq di lastre Xenergy Etics, applicate tramite fissaggio meccanico e incollaggio delle lastre con Insta-Stik Etics, adesivo in schiuma poliuretanico monocomponente indurente all’umidità. La progettazione e direzione dei lavori sono dell’ing. Giovanni Paolo Miglietta e arch. Angelo Colletta.
Salubrità
I pannelli Xenergy Etics sono caratterizzati da una superficie ruvida, ottenuta con tecnologia di fresatura e appositamente studiata per favorire la presa dell’adesivo nella parte a contatto con la parete e l’aggrappaggio ottimale degli strati di copertura esterna del cappotto. Le lastre sono inoltre dotate di profili a spigolo vivo sui 4 lati e sono esenti da Hcfc e Hfc e, quindi, libere da sostanze dannose per lo strato di ozono e conformi ai requisiti della direttiva europea Ec2037/2000, nonché espansa con anidride carbonica riciclata (Co2).
Resistenza
Espanso con sola aria nelle celle e additivato con un attenuatore d”infrarossi che ne incrementa la resistenza termica, pari a 2,60 mq·K/W per lo spessore 80 mm, il pannello Xenergy Etics consente di ottenere fino al 20% in più di potere di isolante, a cui si aggiungono altre importanti caratteristiche come l’elevata resistenza meccanica, resistenza alla compressione e resistenza all’assorbimento d’acqua e all’umidità (risolvendo così il problema delle fessurazioni e infiltrazioni d’acqua meteorica) oltre a un valore di conducibilità pari 0,031 W/m·k per lo spessore 80 mm secondo la En13164, metodo di prova En12667.
No a muffe e ponti termici
Proprietà queste che comportano numerosi vantaggi per gli edifici e i loro occupanti quali l’eliminazione dei ponti termici, la protezione delle strutture da sbalzi termici, la limitazione del rischio di condensazione e formazione di muffe, una maggiore durabilità delle facciate e un aumento del comfort sia estivo sia invernale e un maggiore risparmio energetico.
Dow Building Solutions
Dow ha realizzato l’Xps nel 1941: inizialmente il prodotto venne usato per le sue proprietà galleggianti dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, poi, scoperte anche le alte caratteristiche d’isolamento termico, nel 1944 venne registrato il marchio Styrofoam per la commercializzazione delle lastre in Xps prima sul mercato americano e poi in tutto il mondo.