Il tema della riqualificazione delle periferie urbane è per l’edilizia italiana un terreno di sfida tecnologica e di crescita occupazionale. A sottolinearne l’importanza sia dal punto di vista mediatico sia concreto ci sono la voce e il lavoro che Renzo Piano sta sviluppando con il gruppo di lavoro «G124» al Senato, partendo dal presupposto che queste aree degradate rappresentano il futuro delle nostre città.

Non si contano i programmi e i progetti specifici, che vanno dall’adeguamento energetico al consolidamento e restauro degli edifici, dalla creazione di luoghi d’aggregazione al potenziamento dei servizi, fino all’avvio di processi partecipativi per coinvolgere gli abitanti nella riqualificazione del quartiere in cui vivono.
Non mancano programmi a livello europeo che hanno come obiettivo quello di restituire dignità a questi luoghi, attraverso azioni mirate che agiscono sia sul tessuto urbano sia su quello edilizio, riqualificandoli entrambi, attraverso l’uso di progetti di qualità, tecnologie e tecniche costruttive avanzate.

La riqualificazione del quartiere di Quattrograna ad Avellino rientra nel programma «6.1 – Città medie del Por Campania Fesr 2007-2013» e si basa una su una logica d’intervento trasversale (politiche di settore: urbanistica, trasporti, economia) centrata sul tema della «città sostenibile».
Il quartiere di Quattrograna Est è stato costruito a seguito del terremoto del 1980 ed è costituito da 16 edifici residenziali divisi in 220 alloggi, il tutto edificato facendo ricorso a sistemi di edilizia industrializzata (prefabbricazione pesante).

Inizialmente, il quartiere è nato con un carattere «di provvisorietà» e di precarietà e l’insediamento in forma stabile degli occupanti ha progressivamente fatto emergere problemi e malfunzionamenti delle strutture edilizie. L’area dove sorge Quattrograna si trova a sud del centro storico di Avellino, in linea d’aria a circa 1 km, ma di fatto vi è totalmente separata da un punto di vista viario e funzionale.

Adeguamento energetico con Isotec Parete. Uno dei punti cardine della riqualificazione edilizia è consistito nell’adeguamento energetico degli edifici esistenti del quartiere anche attraverso l’impiego di tecnologie innovative come Isotec Parete, il sistema messo a punto da Brianza Plastica >> per realizzare a secco un cappotto termoisolante e strutturale, funzionale alla realizzazione di facciate ventilate.

Le caratteristiche tecniche del prodotto contribuiscono in maniera determinante alla creazione di un elevato comfort abitativo negli ambienti interni e limitano gli scambi termici con l’esterno. Si riduce quindi la dispersone di calore nel periodo invernale, mentre nel periodo estivo si contiene l’innalzamento di temperatura, ottimizzando e risparmiando l’uso di energia per il riscaldamento e per il raffrescamento degli ambienti, con conseguente risparmio anche economico.
L’innovazione consiste nel coniugare, a queste elevate prestazioni tecniche, un’elevata versatilità: il sistema, infatti, consente una posa rapida e facile. Tutto ciò ottimizza le tempistiche di cantiere, fattore strategico per progettisti, imprese e committenza.

Negli edifici del quartiere, oggetto dell’intervento di recupero, i pannelli Isotec Parete sono stati posati utilizzando lo spessore di 80 mm. La posa è avvenuta in modo rapido e semplice: sono stati fissati direttamente sui tamponamenti esterni, mediante tasselli e, successivamente, sono state posate a secco, con l’ausilio di apposite staffe metalliche (morsetti) vincolati direttamente al correntino di Isotec Parete, le lastre in calcestruzzo facciavista, presso-vibrato, bisellato e bocciardato. La superficie interessata dall’intervento è stata di circa 6mila mq.

Isotec Parete è disponibile sul mercato in cinque spessori, 60, 80, 100, 120 e 160 mm e si applica sia a nuove costruzioni che in interventi di recupero e di miglioramento prestazionale di edifici esistenti. Il pannello è dotato di un correntino con ampio piatto di appoggio, che consente un’eccezionale flessibilità di applicazione, permettendo di fissare le più svariate tipologie di rivestimenti. Può essere posato sia in verticale sia in orizzontale, proprio per adattarsi alle esigenze di cantiere e ai diversi tipi di rivestimento (tavelle in cotto, doghe in legno, lastre in fibrocemento o lastre metalliche, lastre in gres). Isotec Parete fa parte dei prodotti di Brianza Plastica che sono stati mappati e classificati secondo i criteri Leed (Leadership in energy and environmental design) e ha una conduttività termica dichiarata λD di 0,023 W/(mK), secondo la normativa Uni En 13165:2013.

Chi ha fatto Cosa
Por Fesr 2007-2013 Asse 6 – Ob Operativo 6.1 Città medie
Intervento Ristrutturazione edilizia dei «prefabbricati pesanti» siti in località Quattrograna Est Edifici a-b-c-d-e, Avellino
Responsabile procedimento Ing. Luigi A.M. Cicalese
Progettista Arch. Pasqualina Carbone, Ing. Diego Mauriello
Direzione lavori Arch. Michelangelo Sullo
Impresa edile De.Sa.Ma Costruzioni srl