L’intervista | Carlo Beltrami, Presidente di Ance Cremona

Edilizia motore del Pil? Se c’è la collaborazione del governo e stabilità

Carlo Beltrami, presidente di Ance Cremona: "Nel medio periodo vedo la possibilità di proseguire nell'incentivazione fiscale delle opere di efficientamento degli immobili al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e il risparmio energetico e auspico la collaborazione del Governo affinché i prezzi dei materiali, delle attrezzature e dell’elettricità ritornino a livelli sostenibili per le imprese e le industrie in breve tempo. La filiera dell’edilizia così può essere il motore che trascina il Pil del nostro paese".
Carlo Beltrami | Presidente di Ance Cremona.

Il rapporto Unioncamere sull’edilizia in Lombardia nel terzo trimestre 2021 indica la continuazione di una consistente crescita del volume d’affari delle imprese lombarde delle costruzioni: la variazione su base annua è pari al +16,9%, un incremento significativo considerato che l’analogo periodo del 2020, con il quale viene fatto il confronto, era stato caratterizzato da una intensa ripartenza dei livelli di attività dopo il blocco dei cantieri avvenuto durante il primo lockdown. Con i presidenti delle territoriali lombarde di Ance la situazione nelle diverse province, e con il presidente di Ance Lombardia, Tiziano Pavoni, tratteggiamo il quadro regionale. L’intervista a Carlo Beltrami, Presidente di Ance Cremona.

Presidente Beltrami, i dati cremonesi in termini di crescita del volume d’affari rispecchiano le indicazioni generali della regione lombarda presentate da Unioncamere nel suo recente Rapporto?

Sì, i dati della provincia di Cremona forniti dalla Camera di commercio territoriale, in termini percentuali, corrispondono a quelli forniti dal Rapporto di Unioncamere con un +0,6% sul II trimestre ed un + 16% su base annua. Le aspettative degli imprenditori per il prossimo trimestre, seppure non si possa ancora prescindere da alcune considerazioni riguardo l’andamento della pandemia che ha pesantemente condizionato le performance del sistema economico, sono in generale miglioramento rispetto a quelle espresse tre mesi fa: la maggioranza assoluta prevede stabilità, ma per tutti gli indicatori, si rileva una maggioranza da parte degli ottimisti (fonte Camera di commercio Cremona).

Qual è lo stato dell’arte in questa fase dell’edilizia cremonese?

Tutti gli indicatori economici evidenziano un segno positivo, aggiungerei finalmente, dopo anni di crisi economica; questo periodo, pur nelle difficoltà legate alla pandemia, risulta positivo per il nostro settore.

Cremona quali peculiarità territoriali presenta rispetto al resto della Lombardia?

La nostra provincia ha una vocazione prettamente agroalimentare sia per le caratteristiche del territorio che per tradizione, al quale si aggiungono il biogas e lo sfruttamento del bacino del fiume Po. Sempre in sviluppo risulta essere il settore siderurgico grazie alla presenza del Gruppo Arvedi e in netto incremento il polo della cosmesi sempre più affermato nel territorio cremasco.

Anche per la spinta del Superbonus, in questi mesi è cresciuto il numero di imprese del settore?

Dall’analisi dei dati del III trimestre del 2021 resi noti dalla Camera di commercio di Cremona, si evidenzia un leggero aumento (+ 0,7%) delle nuove imprese nel settore delle costruzioni, con un incremento più marcato per le imprese avviate da stranieri (+3,8%) e per quelle avviate ma senza dipendenti. Come evidenziato anche dal Presidente nazionale Buia, sarebbe necessario introdurre un sistema di qualificazione che attesti la capacità delle imprese edili, e altrettanto importante, sarebbe garantire l’applicazione della contrattazione collettiva, nazionale e territoriale, dell’edilizia a tutela dei lavoratori e delle imprese che rispettano le regole, così come recentemente auspicato dal ministro Orlando

E quelle del sistema Ance?

La presenza delle imprese edili associate si è consolidata rispetto ai dati del 2019 e 2020, con un leggero incremento delle nuove iscrizioni ad Ance Cremona.

Sul tema manodopera, quali sono i principali problemi, considerando sia i dipendenti diretti, sia l’apporto di professionisti esterni, immaginando che le attività spinte dal Superbonus, anche per la loro temporaneità, non sempre consentano di assumere, tanto meno a tempo indeterminato, figure tecniche e professionali?

Rileviamo un’assoluta carenza di manodopera sia generica che specializzata, dovuta sicuramente all’incremento dei lavori legati al superbonus 110 e agli altri bonus edilizi, ma anche al poco ricambio generazionale; il nostro ente di formazione, la Scuola edile Cremonese-Cpt contribuisce con i corsi organizzati per l’aggiornamento professionale e l’incremento delle specializzazioni dei lavoratori, ma in termini assoluti, il numero degli addetti del settore risulta alquanto insufficiente.

Presidente, in generale quali sono le principali criticità che emergono dalle imprese in questo periodo?

Se da una parte, possiamo commentare positivamente l’andamento del quarto trimestre, dall’altra esprimiamo preoccupazione per i costi dell’energia che inevitabilmente si ripercuotono sul nostro sistema imprenditoriale. Sul versante prezzi, pesano le dinamiche straordinarie evidenziate a livello internazionale sulle materie prime che hanno provocato un’impennata del costo dei materiali da costruzione. Inoltre, pesa la mancanza di manodopera, generica e specializzata già evidenziata. Per quanto riguarda i lavori pubblici, le imprese rilevano la quasi totale assenza di gare d’appalto, probabilmente in attesa delle specifiche legate al Pnrr.

E quali, invece, le specifiche opportunità?

Per quanto riguarda il settore dell’edilizia privata, siamo in attesa dell’annunciato emendamento al decreto Milleproroghe, che intende togliere i limiti alle cessioni di crediti maturati dalle imprese edili con i bonus, oggi ridotte dall’art. 28 del decreto Sostegni ter ad un unico “passaggio di mano” (ricordiamo che dal 7 febbraio è vietata l’opzione della cessione del credito a catena). In conseguenza dell’entrata in vigore del predetto decreto, Poste ha sospeso la piattaforma per l’acquisto dei crediti fiscali e Cassa Depositi e Prestiti e sta valutando l’opportunità di proseguire con l’acquisto di crediti fiscali. Il divieto di effettuare ulteriori cessioni oltre alla prima previsto dal Sostegni ter impedisce alle imprese di utilizzare i crediti per il pagamento delle forniture necessarie ai cantieri e di fatto ha bloccato completamente migliaia di interventi, rischiando di far fallire le imprese e di danneggiare migliaia di famiglie. Per il settore dei lavori pubblici, siamo in attesa dell’emanazione dei bandi legati ai fondi in arrivo dal Pnrr.

Cosa vede in prospettiva per il settore nel breve e nel medio periodo?

Nel medio periodo vedo la possibilità di proseguire nell’incentivazione fiscale delle opere di efficientamento degli immobili al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini e il risparmio energetico e auspico la collaborazione del Governo affinché i prezzi dei materiali, delle attrezzature e dell’elettricità ritornino a livelli sostenibili per le imprese e le industrie in breve tempo. La filiera dell’edilizia così può essere il motore che trascina il Pil del nostro paese.

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