Edilizia residenziale | Altedo di Malalbergo, Bologna

Casa flessibile ed energeticamente indipendente

L’edificio s’innalza su un basamento costruito con pareti e fondazioni continue in cemento armato. Per l’involucro le scelte si sono basate sull’ottenimento delle prestazioni termiche sia per quanto concerne l’isolamento sia per l’inerzia termica. La copertura è composta dallo stesso sistema portante e dagli stessi isolamenti delle pareti oltre a un’intercapedine dedicata alla ventilazione e a una finitura superficiale sull’estradosso in zinco - titanio.

Le richieste del committente possono essere riassunte così: rendere l’abitazione energeticamente indipendente guardando ai futuri sviluppi energetici e contemplare la possibilità che l’attuale configurazione per due nuclei si potesse modificare nel tempo.

Dati dimensionali: superficie fondiaria di 600 mq e superficie lorda costruita di 350 mq.
Dati dimensionali: superficie fondiaria di 600 mq e superficie lorda costruita di 350 mq.

Volumetricamente lo schema di progetto, caratterizzato dall’incastro di due volumi a pianta quadrata, punta proprio a soddisfare i requisiti di flessibilità. Si è scelto di utilizzare un sistema costruttivo a pareti portanti e solai in legno lamellare tipo X-Lam per ottenere rapidità di montaggio, un’alta precisione realizzativa dovuta alla produzione di elementi a controllo numerico, alte prestazioni antisismiche e un ciclo di vita sostenibile.

Due volumi a pianta quadrata che soddisfano i requisiti di flessibilità familiare contemporanei, contemplando la possibilità che l'attuale configurazione per due nuclei possa modificarsi nel tempo. Le parti trasparenti sono state posizionate principalmente nelle parti protette dagli aggetti di copertura, dimensionate per proteggerle dall'irraggiamento solare diretto nei mesi estivi e per ottenere guadagno termico e illuminazione naturale nei mesi invernali. Queste pareti sono caratterizzate dal rivestimento in listelli di larice che le identificano in maniera materica come dei tagli alla volumetria solida principale.
Due volumi a pianta quadrata che soddisfano i requisiti di flessibilità familiare contemporanei, contemplando la possibilità che l’attuale configurazione per due nuclei possa modificarsi nel tempo. Le parti trasparenti sono state posizionate principalmente nelle parti protette dagli aggetti di copertura, dimensionate per proteggerle dall’irraggiamento solare diretto nei mesi estivi e per ottenere guadagno termico e illuminazione naturale nei mesi invernali. 

Questi obiettivi hanno fatto da filo conduttore per tutti i sistemi e i materiali utilizzati nell’edificio: gli isolamenti sono in fibra di legno, i trattamenti superficiali sono realizzati attraverso l’uso di materia organica e minerale naturale che non rilascia componenti nocive.

Le prestazioni dell’involucro. Tra le priorità le prestazioni dell’involucro, l’orientamento dell’edificio e il corretto posizionamento delle aperture trasparenti per ridurre il fabbisogno energetico e ottimizzare il rendimento impiantistico di produzione e di distribuzione. Le scelte relative all’involucro sono state svolte con l’obiettivo di ottenere alte prestazioni termiche, sia dal punto di vista dell’isolamento sia dell’inerzia termica.

Interni. Si è cercato di rendere leggibile la natura intima dell’edificio lasciando a vista pareti e solai in legno. Per i solai la parte in legno a vista sono i pannelli portanti multistrato, per le pareti sono lasciate a vista in parte materiali strutturali, in parte rivestimenti con contropareti in fibrogesso, in parte contropareti finite in legno multistrato.
Per gli interni si è cercato di rendere leggibile la natura intima dell’edificio lasciando a vista pareti e solai in legno. Per i solai la parte in legno a vista sono i pannelli portanti multistrato, per le pareti sono lasciate a vista in parte materiali strutturali, in parte rivestimenti con contropareti in fibrogesso, in parte contropareti finite in legno multistrato.

08Le pareti portanti, in legno lamellare di 15 cm garantiscono una buona inerzia, l’isolamento termico è realizzato con fibra di legno in due strati per un totale di 16 cm su cui è stato posato un ciclo di rasatura del sistema cappotto.

La copertura è composta dallo stesso sistema portante e dagli stessi isolamenti delle pareti, oltre a un’intercapedine dedicata alla ventilazione della copertura e a una finitura superficiale sull’estradosso in zinco titanio.

Le parti trasparenti sono state posizionate principalmente nelle parti protette dagli aggetti di copertura, il tutto dimensionato per proteggerle dall’irraggiamento solare diretto nei mesi estivi e per ottenere guadagno termico e illuminazione naturale nei mesi invernali. Queste pareti sono caratterizzate dal rivestimento in listelli di larice che le identificano in maniera materica come dei tagli alla volumetria solida principale.

Particolare cura è stata posta nella corretta sigillatura di tutte le giunzioni tra gli elementi per rendere il tutto impermeabile all’aria.
Particolare cura è stata posta nella corretta sigillatura di tutte le giunzioni tra gli elementi per rendere il tutto impermeabile all’aria.

casa flessibile

La climatizzazione. L’edificio viene climatizzato tramite un sistema di scambio geotermico di profondità (3 colonne da 100 m) che permette la climatizzazione estiva in free-cooling e il riscaldamento invernale attraverso le pompe di calore abbinate alla distribuzione radiante a pavimento che lavora coordinato a un sistema di deumidificazione automatico necessario in considerazione del clima continentale umido della bassa pianura bolognese. L’impianto di ventilazione e ricambio d’aria con recupero di calore ad alto rendimento è stato progettato per poter garantire un costante rinnovo dell’aria interna senza che questa venga ad incidere sui consumi energetici della casa. In copertura la falda che piega a sud è stata dimensionata per poter ospitare l’impianto fotovoltaico che la caratterizza, in grado di produrre tanta energia quanta ne necessita l’edificio e poter così soddisfare a pieno i desideri della committenza.

Il sistema costruttivo e le fasi di cantiere. Dal punto di vista costruttivo l’edificio s’innalza su di un basamento costruito con pareti e fondazioni continue in cemento armato che in parte si sviluppa anche al piano interrato per ospitare il vano tecnico e l’autorimessa. Lo scavo è stato effettuato in presenza di una falda superficiale attraverso l’uso di un sistema di drenaggio verticale tipo wellpoint e impermeabilizzato esternamente con una guaina bentonitica protetta dai micro movimenti da due strati di Tnt pesante.

Distribuzione impianti su solaio grezzo.
Distribuzione impianti su solaio grezzo.

L’attacco a terra del piano abitato è realizzato su di un vespaio areato compreso tra i setti delle fondazioni continue in c.a., prestando particolare cura all’impermeabilizzazione contro terra e di separazione con la struttura in elevazione. Una soluzione adottata per avere le massime garanzie di isolamento dall’umidità di risalita anche in considerazione del sistema costruttivo in legno da porre in opera per l’elevazione che richiede particolare cura nell’eliminazione di qualunque tipo di umidità di risalita. Nel vespaio sono state alloggiate le predisposizioni impiantistiche e la rete di scarico, su questo è stato realizzato un massetto in c.a. di 15 cm per la ripartizione dei carichi.

Sistema radiante a pavimento.
Sistema radiante a pavimento.

La parte in elevazione comincia con i cordoli in c.a., realizzati per poter permettere la posa delle pareti in legno in posizione elevata rispetto al filo del pavimento finito esterno. Questa fase ha richiesto una cura particolare nel tracciamento e nella realizzazione delle casserature, la precisione richiesta infatti era elevata perché le cordolature si dovevano sposare perfettamente con le pareti prefabbricate e realizzate a controllo numerico. Su questi setti è stata posata una striscia di guaina ad alto spessore con la funzione di ospitare l’appoggio dei setti in legno e di isolarli dall’umidità di risalita. Prima della posa il lato in appoggio delle pareti è stato protetto con una fascia di tessuto non tessuto fissata nella parte superiore con un nastro adesivo a tenuta d’aria per proteggere la testa del legno e sigillare eventuali infiltrazioni d’aria.

La posa delle pareti in elevazione e dei solai in legno ha richiesto 14 giorni al termine dei quali la volumetria dell’edificio era chiusa e riconoscibile. Particolare cura è stata posta nella corretta sigillatura di tutte le giunzioni tra gli elementi per rendere il tutto impermeabile all’aria (la traspirabilità è comunque garantita dai materiali posti in opera).

Le connessioni e i fissaggi sono stati realizzati in opera attraverso piastre e viti di grandi dimensioni della Rotoblaas, rivelandosi un sistema in grado di mantenere le promesse per tenuta e per rapidità di posa. La squadra che si è occupata del montaggio delle strutture in legno è stata scelta appositamente tra i carpentieri specializzati in questo tipo di posa per minimizzare gli imprevisti una volta portato il materiale in cantiere. Appena terminata questa fase si è dato immediato corso all’impermeabilizzazione della copertura con la posa della barriera al vapore che ha funto anche da protezione all’acqua delle parti in legno durante l’esposizione alle intemperie sino al completamento del manto di copertura.

Mentre all’interno si dava corso all’installazione degli impianti posandone le parti che sarebbero state inglobate nei massetti alleggeriti composti da granulato calcareo posato a secco, all’esterno veniva completata la copertura, gli isolamenti delle partizioni verticali e le relative rasature ove previste.

Scavo pozzo geotermico.
Scavo pozzo geotermico.

L’isolamento termico è stato realizzato in fibra di legno fornita dalla Naturalia Bau, le rasature di Röfix, con una stratigrafia che ha permesso di mantenere ottimi livelli di traspirabilità e di permeabilità al vapore. Questi livelli prestazionali sono stati ritenuti necessari per poter garantire durabilità al sistema portante e di tamponamento verso l’esterno, oltre a garantire la salubrità delle pareti.

Queste pareti sono caratterizzate dal rivestimento in listelli di larice che le identificano in maniera materica come dei tagli alla volumetria solida principale. Le connessioni e i fissaggi sono stati realizzati in opera attraverso piastre e viti di grandi dimensioni rivelandosi un sistema in grado di mantenere le promesse per tenuta e per rapidità di posa.
Queste pareti sono caratterizzate dal rivestimento in listelli di larice che le identificano in maniera materica come dei tagli alla volumetria solida principale. Le connessioni e i fissaggi sono stati realizzati in opera attraverso piastre e viti di grandi dimensioni rivelandosi un sistema in grado di mantenere le promesse per tenuta e per rapidità di posa.

Particolare cura è stata rivolta al controllo della forma dell’edificio in fase di progetto esecutivo. In funzione del dettaglio tecnologico definito per riuscire a ottenere la volumetria architettonica con tagli esatti e cambi di piano sempre coincidenti in tutte le direzioni ci sono stati continui passaggi tra il modello 3d e lo studio dei dettagli, per poi poter fissare la parte strutturale in legno la quale, una volta tagliata a controllo numerico, non avrebbe più potuto avere aggiustamenti o tolleranze.

La copertura è realizzata con lastre in lega di zinco – titanio fissate su pannello di legno tipo Osb con interposto un materassino anti rombo. Al di sotto della finitura è stato predisposto uno strato di ventilazione della copertura che ne permette il controllo termico limitandone il surriscaldamento quando colpita dall’irraggiamento solare e al tempo stesso consente di mantenere salubre il legno strutturale e d’isolamento sottostante.

Finiture esterne ed interne. Le parti con la finitura in legno esterna sono realizzate con righetti in larice naturale, non trattato, fissate con viti in acciaio inox a testa svasata su due orditure di righetti di abete che permettono la ventilazione della finitura e ospitano la fibra di legno isolante, protetta da un tessuto non tessuto nero per evitare che si spolveri e venga aggredita da insetti. All’interno si è voluto rendere leggibile la natura intima dell’edificio lasciando a vista pareti e solai in legno. Per quanto riguarda i solai la parte in legno a vista sono i pannelli portanti multistrato, per quanto riguarda le pareti invece sono lasciate a vista in parte materiali strutturali, in parte rivestimenti con contropareti in fibrogesso, in parte con contropareti finite in legno multistrato. Tali scelte hanno seguito i criteri della progettazione che prevedeva volumetrie e finiture miste e anche la necessità di coordinamento con l’impiantistica che trova i propri percorsi nelle intercapedini.

Nicola Rimondi | Progettazione e direzione lavori
Nicola Rimondi | Progettazione e direzione lavori

Arch. Nicola Raimondi | Il pavimento in listoni di larice
«
Il pavimento della Fiemme 3000 in listoni di larice, biologico, ci ha lasciti stupiti in fase di posa. Chi ha avuto l’occasione di frequentare cantieri e di assistere a un trattamento “tradizionale” di un pavimento in legno levigato sul posto sa quali odori ha dovuto subire, odori chimici, potenti, che si percepiscono a 30 metri dal luogo di posa con il pavimentatore protetto da una maschera che gli protegge tutta la testa. La nostra meraviglia invece è stata grande nell’apprezzare che le miscele di olii e cere che cospargevano sul pavimento posato avessero un piacevole odore di bosco, si aveva l’impressione di essere in una sauna nei paesi nordici, con odore di legno ed essenze balsamiche».

diverserighestudio: gli architetti Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti e Simone Gheduzzi.
diverserighestudio: gli architetti Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti e Simone Gheduzzi.

Chi ha fatto Cosa
Progetto e direzione lavori: diverserighestudio, architetti Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi, Gabriele Sorichetti
Collaboratori: Marco Ciavatti, Giuliana Gigante, Riccardo Castaldini, Simone Veronese, Alice Marzola
Progetto strutture: Lucio Fierro
Progetto impianti elettrici e meccanici: Enargo, Massimo Giunta, Stefano Donini, Guido Rossi
Impresa costruttrice: Proholz Emilia srl, Pier Paolo Povoledo
Impianti meccanici: FB Impianti, Salvatore Brigante
Impianti elettrici: Nuove Energie, Massimiliano Regazzi
Foto: Davide Menis

Chi ha fornito Cosa
Infissi: Schüco
Sistemi di fissaggio: Rothoblaas
Pavimenti in legno: Fiemme 3000
Pompe di calore geotermiche: Weishaupt
Coibentazioni: Naturalia Bau
Rasature: Röfix
Domotica: Easy Dom

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